Titolo: Necessaria morte di Charlie Countryman
Regia: Fredrik Bond
Anno: 2013
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
In seguito ad una visione di sua madre, morta recentemente di cancro, Charlie si reca a Budapest, dove la donna gli ha detto di andare per 'liberare la sua mente e il suo cuore'. Mentre si trova sul volo che lo porta a Budapest, un suo compagno di viaggio - che aveva appena conosciuto - muore, e Charlie si ritrova a dover mantenere un'altra promessa importante, quella di consegnare il bagaglio dell'uomo a sua figlia Gabi. Quando incontra la ragazza, se ne innamora perdutamente, ma la ragazza è già 'proprietà' di un narcotrafficante psicopatico e non ha certo intenzione di cederla ad un americano ignorante. Ma Charlie è seriamente determinato a proteggere Gabi e a dimostrarle il suo amore.
La necessaria morte di Charlie Countryman è una commedia surreale indipendente, passata in sordina al Sundance e che da noi forse non vedrà mai le sale.
Il film di Bond nasce probabilmente dalla voglia di fare un film in cui da una sofferta storia d'amore, si indaga sempre di più sulla natura del protagonista e la sua morale sovversiva e sugli incontri strampalati e le sue scelte bizzarre, folli e solo alle volte coraggiose.
Il fatto di usare spesso il flash-back e la voce narrante, di per sè, non sono nemmeno un'idea malvagia, se non fosse che soprattutto l'incipit iniziale, suona come una nota dolente, intuendo già dal titolo come Bond intende percorrere un'altra strada con il suo personaggio.
Un film molto colorato, in cui Charlie finisce a Bucarest (in realtà la madre prima di morire si è sbagliata e voleva Budapest) e forse da questo momento, quello che dovrebbe essere il fulcro e la matassa più solida del film, crolla dietro una scelta troppo convenzionale di elementi senza colpi di scena e un vero dramma alla base che giustifichi tutta una serie di azioni.
A partire da Bucarest disegnata come un città violenta e in cui i turisti vengono selvaggiamente picchiati dalla polizia mi è sembrata davvero banale e ridicola come scelta dal momento che non è così o forse si è rimasti un pò antiquati sulle città europee.
Purtroppo la voglia di esagerare crolla proprio quando cominciano ad esserci troppi ostacoli e forzature soprattutto con l'ingresso di organizzazioni criminali e personaggi mafiosi. In quel caso diventa difficile credere ad un "convincente" Shia la Beouf che noncurante del pericolo continua a prendere in giro i boss solo per ottenere la sua amata e soprattutto suona ancora più ridicolo quando questi guardandolo in faccia pensano che sia uno con le palle....
In più la forzatura sulla storia della cassetta circa il personaggio di Nigel è debole e sicuramente telefonata per far tornare i conti.
A parte il cameo di una manciata di secondi di D'Onofrio, và menzionato il ruolo da villain del sempre convincente Mikkelsen.
The Necessary Death of Charlie Countryman in più sembra ispirato a un episodio reale accaduto allo sceneggiatore Drake mentre insegnava in una piccola scuola della Romania: dopo aver avuto un breve flirt con la madre di uno studente, Drake ha visto chiudere temporaneamente la scuola dalla polizia a causa delle minacce dell'ex marito della donna di presentarsi a prendere il figlio davanti all'istituto con le armi spianate. Da quel momento, Drake ha cominciato a chiedersi cosa sarebbe successo qualora fosse venuto alla luce il flirt avuto con la donna e a quali conseguenze sarebbe andato incontro con un ex marito così pericoloso.
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