mercoledì 15 gennaio 2014

Lato Positivo



Titolo: Lato positivo
Regia: David O.Russel
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Pat esce dall'ospedale psichiatrico dopo otto mesi di trattamento con una sola idea in testa: rimettersi in forma e riconquistare la moglie Nikki. Un divieto di avvicinamento lo costringe, però, nel frattempo, in casa con la madre e il padre, che ha perso il lavoro e si è dato alle scommesse, e gli impone degli incontri settimanali con il dottor Patel. A questo punto, la già precaria autodisciplina di Pat viene sconvolta dall'incontro con Tiffany, giovane vedova con una recente storia di dipendenza da sesso e psicofarmaci. In cambio della sua intercessione presso Nikki, Tiffany vuole infatti che Pat le faccia da partner per un bizzarro concorso.

Hollywood non la finira mai di prendere in giro il suo pubblico. Per farlo le strade sono semplici e i mezzi sempre più agguerriti e furbetti tali da rendere temi seri e problematici una sorta di favoletta ironica sempre a lieto fine. Ed è proprio in questo modo che non si affrontano i problemi.
La metafora di Russel è quanto di più emblematico in questi ultimi tempi soprattutto contando il successo ottenuto e la fama raggiunta dal regista.
Il film è una commedia sentimentale classica vestita da dramma contemporaneo in cui soprattutto nella dispersività dei rapporti cerca di trovare il suo punto di forza. Pat è messo in scena in modo alle volte esageratamente forzato e Cooper non riesce sempre a dare realisticità al suo personaggio facendolo deragliare più volte nel corso del film.
Poi leggi che i critici usano termini come Equilibrio...Misura...Mancanza...ecco forse la mancanza più grossa e quella di avere delle note di intenti che possano significare qualcosa all'interno di questa cozzaglia di luoghi comuni e perbenismo becero.
Un film così tanto commerciale spesso e volentieri difficilmente manterrà delle promesse come ad esempio trovare qualcosa di non melenso e banale come ci si ostina a mettere in scena, magari con un pò di coerenza in più trattando argomenti di questo tipo.
Cercare poi la riposta in personaggi così contro le regole come vogliono farci sembrare (nel caso di Pat e Nikki) che cercano di risultare simpatici sulla base di scelte ovviamente omologate con quelle di tutti gli altri, non aiuta di certo.Anzi.

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