Titolo: Wolverine-L'Immortale
Regia: James Mangold
Anno: 2013
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Durante il bombardamento atomico di Nagasaki alla fine della II Guerra Mondiale, Wolverine salvò il soldato Yashida, diventato decenni dopo un anziano magnate della tecnologia. Il vecchio manda la fidata Yukio a recuperare Wolverine, autoesiliatosi nei boschi dopo gli eventi di X-Men : Conflitto finale. Yashida non mira solo a un addio: vuole anche offrire a Logan il dono prezioso della mortalità, la possibilità di porre fine alla sequela di perdite che Wolverine ha subito nella sua sempiterna esistenza.
Un film d'azione non dovrebbe annoiare. Un film poi con un noto super-eroe Marvel ancora di più dovrebbe essere monito di un'azione sfrenata e un alto tasso di effetti speciali.
Nell'ultimo Wolverine non è così. L'azione è centellinata e quasi tutto il film affronta, in una sorta di psicoanalisi interiore, il disagio e i dubbi di Logan. Jackman è bravo e muscoloso al punto giusto, sembra essersi fatto dare una dieta apposta da The Rock, ha voluto il film a tutti i costi e ci ha messo faccia e artigli. Il risultato però è lezioso e noioso pur con alcuni bei momenti come Logan che vendica la morte di un orso o la scena in Giappone.
Il finale però distrugge quel poco che il film, con molto sforzo,cercava di comunicare e l'immortalità e la filosofia che c'è dietro diventa quasi un elemento kitsc che piace tanto agli americani quando pensano all'Oriente.
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