Titolo: Piggy Banks
Regia: Morgan J.Freeman
Anno: 2005
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
John e Michael sono cresciuti dal padre, uno psicopatico che viaggia di città in città uccidendo casualmente persone incontrate sulla sua strada per impossessarsi del loro denaro e della loro casa. Mentre Michael prova piacere a torturare e uccidere giovani…
Come a riprova di quanto sia importante la storia e il filo logico in un film, l'errore più grande di Freeman J. È quello di fare un film senza ne capo ne coda, inseguendo percorsi introspettivi a discapito di una storia che vorrebbe essere molto malata ma invece finisce solo per annoiare.
Anche il titolo,”Piggy Banks”, risulta perfidamente sinistro. L’idea di associare il classico salvadanaio a forma di maialino alle vittime, utilizzate appunto come contenitori di porcellana da rompere e derubare, sembra promettere bene.
Purtroppo il taglio televisivo, gli attori incapaci in cui svetta il redivivo Sizemore non aiutano a un prodotto davvero senza un perchè e senza risucire a prendere mai una strada specifica deviando in tutte le direzioni e aumentando il non-sense generale della storia.
Io non so se il regista forse avendo girato AMERICAN PSYCHO 2, ennesima cagata, voleva portare a compimento un suo particolare sguardo sui serial killer e via dicendo cercando di giocare sulla psicologia e cercando di ispezionare la loro psiche. Secondo me dovrebbe lasciare perdere...
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