Titolo: Barracuda
Regia: Harry Kerwin, Wayne Crawford
Anno: 1978
Paese: Usa
Giudizio:2/5
Un giovane professore deve analizzare il grado di inquinamento delle acque marine di Palm Cove, ma le autorità non si fermano davanti a nulla, nemmeno all'omicidio, per impedirgli di fare correttamente il suo lavoro.
Diciamo che non capita spesso di trovare degli apparenti beast-movie che poi scopri non esserlo proprio per niente. Un particolare interessante soprattutto quando punta il dito contro l'inquinamento nei mari, le sostanze tossiche gettate nelle acque, qui l'elemento sociale ed ecologico incontra quello fantascientifico e purtroppo forse da questo strano sodalizio inziano le incongrueza del film.
Sicuramente con dei mezzi molto limitati rispetto a film come LO SQUALO e compagnia bella che almeno potevano puntare su effetti molto forti per l'epoca e su mostri marini costruiti ad hoc.
I due registi devono fare i conti dunque con queste ristrettezze cercando dunque di dare realisticità e forma ad un b-movie che non sembra nemmeno aver protagonisti ma insiste su questa emorragia del sistema che sembra colpire tutti. Qualcosa più grande di loro, un qualcosa che si muove nell’ombra d’accordo con multinazionali ciniche mentre la città vittima predestinata è ignara di tutto.
Un film dunque che diventa qualcosa di più complesso, meno commerciale dello SQUALO e di PIRANHA ma cercando di immergere gli intenti su un piano fanta-politico.
Il risultato è spesso inconsistente con le scene marine davvero debolucce e una musica sottotono che sembra trasmettere l'ineluttabilità degli eventi.
Il Barracuda da cui è tratto il titolo, più che dell'animale, sembra far riferimento ai denti aculei delle grandi multinazionali.
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