Titolo: Mio cugino Vincenzo
Regia: Jonathan Lynn
Anno: 1992
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Billy e Stan sono due bravi ragazzi che stanno viaggiando insieme in auto; ma a causa di uno spiacevole equivoco, i due giovani vengono arrestati con l’accusa di aver rapinato e ucciso il proprietario di un discount. Imputato per omicidio, Billy si rivolge a un suo cugino di New York, Vincenzo Gambini, affinché li difenda in tribunale; ma Vincenzo è un avvocato alle prime armi e senza alcuna esperienza…
Unisce il talento e la grazia di un perfetto e ispirato Joe Pesci che intuendo sin da subito le lacune del film spinge tutto su un’interpretazione molto spinta. Il film intreccia il classico italo-americano con quel doppiaggio spacchiuso+il solito trattamento di una piccola comunità nei confronti del forestiero rozzo e tamarro+il classico tema sulla giustizia e smascherare un tentativo di far finire sulla sedia due giovani innocenti. Alcune gag e alcuni dialoghi sono molto divertenti e pungenti ma purtroppo risulta essere eccessiva la scelta dello stile che a lungo andare diventa abbastanza noioso e poco innovativo. Il finale poi è ovviamente sdolcinato, esagerato e a lieto fine.
Ma alla fine ‘interpretazione di Pesci finalmente come protagonista vale da solo la sufficienza.
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