Titolo: Box Office 3d-Il film dei film
Regia: Ezio Greggio
Anno: 2011
Paese: Italia
Giudizio: 2/5
Il famoso professore di simbologia Frank Strong,
accompagnato da Liz Salamander (hacker chiusa in carcere a Parigi) segue le
orme della temibile setta del Lacryma Christi fino a scoprire, suo malgrado, il
terribile segreto del Codice Teomondo Scrofalo. Dalle violente battaglie di un
vampiro e di un lupo mannaro che si contendono l'avvenente Bellabimba, le
macchine truccate dell'episodio "Corri fast, che sono furios" alla
storia di un gladiatore che finisce per preferire i rischi mortali dell'arena
alla moglie giungiamo al pianeta di Panduro, dove gli azzurri abitanti, i
Viagratar, trascorrono le serate nel rito sacro del Bunga Bunga dopo essersi
saziati di misteriose pillole azzurre. Dopo il successo di "Old Old 70 -
l'ospizio può attendere" torna sugli schermi l'ormai invecchiato agente
segreto, alle prese con dentiere esplosive e pannoloni da combattimento. Non
mancano poi Erry Sfotter e gli amici Ronf ed Erniona, tre maghi ripetenti
tenuti segregati nella scuola di magia del "Castello dei Sequels"
dall'esigente Mago Silenzio.
Ammetto che nella scelta di guardare quest’ovvia
puttanata ho avuto le mie dovute ragioni. Ogni tanto capita, non certo per
farsi due risate perché spesso non è neanche così, di voler sondare come sta il
nostro cinema. Fatta eccezione per i cinepanettoni
che proprio non riesco a reggere, spesso mi ritrovo a guardare dai film di
genere, alle commedie, fino a esperimenti indipendenti o a horror recenti.
La satira sulla dura vita dei sequel, sull’inutilità di
aggiungere pezzi a un quadro ormai sazio, dalla necessità dei meccanismi
Hollywoodiani di cercare di spremere qualsiasi idea fino alla radice sono un
sonar che capta ormai in modo inesorabile la fine di una macchina che non ha
saputo reagire al passo con i tempi, continuando a vendere fumo anche quando la
nebbia aveva circondato tutto.
Greggio è uno di quei furboni che sapendo di non essere
registi ma uomini di televisione ha cercato di sposare al meglio le sue
caratteristiche. Decidendo di recitare e di sputtanare tutti i mega-blockbuster
di questi ultimi anni, ha sicuramente colto la vena commerciale e l’idea di
cogliere in chiave demenziale e comica alcuni master come il Gladiatore, Avatar
e Harry Potter.
Chiaro di originale in tutto il film non c’è
assolutamente nulla, però a dire la verità, speravo almeno di farmi qualche
stupida risata ma così non è stato e dunque il risultato finale del film di
Greggio se non ha saputo neanche raggiungere quell’unico obbiettivo che si
prefiggeva, è di un vuoto disarmante.
Peccato perché gli effetti speciali spesso non sono fatti
neanche male così come la c.g per le location e se si pensa all’opera
precedente IL SILENZIO DEI PROSCIUTTI allora il crollo è inesorabile.
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