martedì 24 aprile 2012

Battleship


Titolo: Battleship
Regia: Peter Berg
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 1/5

Una razza di alieni, i Regents, giunge sulla Terra per sfruttare una fonte energetica nascosta sotto l'oceano. Dovranno affrontare una flotta di navi terrestri, in una battaglia epica raccontata da entrambi i punti di vista.

Due attacchi propagandistici americani sono arrivati nel cinema in queste settimane. Uno in mare (BATTLESHIP) e l’altro sulla terra (ACT OF VALOR). Che culo a stelle e striscie!
Tenete le orecchie bene aperte perché lo spirito reazionario in questione è quanto mai pericoloso e desta non pochi dubbi sul bisogno di trasmettere e di omaggiare i reparti militari americani come capita in entrambi i film. Sembra quasi che per un ipotetico attacco mondiale, gli yankee siano in disperata ricerca di presunti “uomini di valore” che sacrifichino le loro vite per l’amor di patria. Proprio per questo i protagonisti delle pellicole rappresentano tutti quegli archetipi e i classici clichè del film d’azione con la quasi sempre redenzione del protagonista che guarda a caso e proprio il cazzone belloccio di turno. Hanno tutto, successo, ragazze fighe che gli amano perché “machi”, fratelli che si sacrificano per dare un segno di leadership e disciplina, quel carattere ribelle che alla fine riuscirà a salvare a tutti la vita…e che ancora una volta dimostra i valori su cui procede l’impero americano.
Ora non è la prima volta che vengano avviati espedienti politico-economici e se il pretesto era aggiungere qualcosa alla sceneggiatura che di per sé è uno stupido adattamento di un gioco da tavola allora si capiscono diverse cose.
Il film è brutto forte. Sembra la brutta copia del già bruttissimo TRANSFORMER. I dialoghi raggiungono vette di tale imbarazzo da chiedersi come mai il cast accetti queste porcherie e il fatto di sputtanarsi a questi livelli. I soldi non sono l’unica risposta.
E purtroppo è il caso di un grande attore come Tadanobu Asano sempre astinente dal prendere parte a questa cazzata su pellicola. Per il resto c’è l’imbranato e fascinoso Kitcher (attore lanciatissimo che sta prendendo parte come il vecchio Bloom a tutti i blockbuster odierni) e il già sputtanato Liam Neeson.
La cosa che poi più mi ha fatto incazzare e la questione circa le vittime invalide della guerra che pur di uccidere e salvare il paese sono pronti a fare incontri di wrestling improvvisati con alieni super-potenti e guarda a caso vincono. Un bel messaggio che seppure dovrebbe dare l’esempio di non arrendersi all’evidenza in questo caso l’evidenza è ben altra e lo spettatore spesso non arriva a capire la natura della scelta e dice yeah senza capire che l’assunto del tuo grido di gioia verrà strumentalizzato per portarti a condividere le scelte ovviamente sempre giuste del l’esercito.
Il culmine è la sterzata della nave e la contropartita.
Chissà se Berg è imparentato con Bay, forse si spiegherebbero molte cose…

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