lunedì 2 gennaio 2012

China Blue


Titolo: China Blue
Regia: Ken Russel
Anno: 1984
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Joanna Crane ha una doppia vita a schizofrenia libera: strapagata stilista di giorno, tutta casa e lavoro, al calar del sole si traveste da prostituta e va a battere i marciapiedi dell'infima Los Angeles..

Visionario,erotico, a tratti con tinte e gingilli molto moderni per l’anno in cui è stato girato il film.
Russel ha sicuramente girato di meglio ma questo girone infernale del fetish-sadomaso riesce a coinvolgere nonostante i difetti di sceneggiatura di Barry Sandler che non ha mai scritto niente di che.
Credo che i limiti maggiori dello script siano due:i dialoghi a volte troppo didascalici e il finale davvero confuso e banalotto(sembra quasi un omaggio a Hitchock facendo la parodia di PSYCHO,non a caso Perkins è il prete maniaco ). Infatti tutto si può dire di questo film tranne che dell’inizio che parte benissimo con le dovute provocazioni, un’anarchia di fondo anche se dalla seconda metà del secondo atto comincia piano piano a spegnersi chiudendosi in un’esagerazione gratuita che poteva essere meglio controllata in fase di scrittura.
Matrimonio/Sesso/Amore, tre storie che si intrecciano con due protagonisti di fondo, China Blue e Bobby.
Forse una delle scene in cui compare di più l’estro del regista è nella pubblicità sul sogno americano.
Alcune scene come quella della sodomizzazione del tipo legato con le manette per l’anno in cui è stato girato sicuramente valgono un encomio a parte.
E’stato definito come eccessivamente trasgressivo e in America alla sua uscita è stato bollato come l’Himalaya dell’oscenità.



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