martedì 13 dicembre 2011

Ritorno a Oz


Titolo: Ritorno a Oz
Regia: Walter Murch
Anno: 1985
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Dorothy Gale è tornata a casa dal fantastico mondo di Oz e non si è ancora ripresa. I genitori, preoccupati, la portano dal dottor Worley che le pratica un elettroshock. Il risultato è che la clinica va a fuoco e Dorothy si ritrova di nuovo nel mondo di Oz, ma questa volta tutto è cambiato

Murch è uno che sa il fatto suo. Ha vinto svariati oscar, montato l’impossibile e poi ha filmato la regia di un solo film che rimarrà un cult per tutta la vita. La questione era che un sequel era impresa alquanto difficile. Cercare di dare nuova vita a una delle opere fantasy cult per eccellenza poteva diventare rischioso invece Murch fa parte di quella piccolissima elite che è riuscita con il sequel a battere l’originale con l’odiosa Judi Garland
Il ritorno a Oz chiaramente ha la fortuna di essere un film degli anni ’80 in cui si scommetteva molto sugli effetti artigianali, l’Animatronic da il suo meglio(il film infatti vinse un oscar per gli effetti speciali) e più di tutto si assiste finalmente ad una favola gotica, ancestrale e con evidenti richiami all’horror(la parte poi iniziale nell’ospedale psichiatrico e del tentativo di lobotomizzare la protagonista è molto inquietante).
Affascinante e sinistro, il film sfoggia tutta la creatività del regista che ripropone sicuramente una storia più simile al libro da cui è trasposto(il concetto di Dorothy che immagina un Oz basato su persone che conosce nel mondo reale è mantenuto quasi intatto in Nel fantastico mondo di Oz)e ci mette tutta l’anima in questa sua opera tanto da farsi cacciare dalla produzione, arriverà poi Lucas(che finalmente dimostra di fare qualcosa di saggio nella vita) a salvare l’amico mettendoci la faccia.

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