martedì 5 luglio 2011

Mechanic


Titolo: Mechanic
Regia: Simon West
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Arthur Bishop è esperto, preciso e letale assassino professionista che, prossimo al ritiro, decide di addestrare al mestiere Steve Mckenna, il giovane figlio di uno dei capi dell'organizzazione per cui lavora. Ma una volta imparati tutti i trucchi di cui ha bisogno, Steve decide di fare a meno di Arthur per sempre.

Chi conosce Stathman sa come sono i suoi film quindi la parentesi potrebbe già chiudersi di per sé.
 Al sottoscritto il duro non dispiace nel senso che neanche a farlo apposta a me come attore fa ridere e mi diverte con quelle facce da duro monolitico e quel modo di fare da gangster n°1 ricordando i suoi fasti come lo spassosissimo CRANK 1 e 2 e ruoli come il santo in MEAN MACHINE.
In quest’ultimo film d’azione (genere oramai prediletto del nostro Bruce Willis di serie B) Stathman deve insegnare, al figlio del suo predecessore che ha ucciso, le regole per essere un buon “ meccanico”.
Il giovane in questione è l’ottimo Foster purtroppo sempre sprecato in ruoli da macchietta o da tossico o da criminale.
West che in quanto tarro sa il fatto suo, non ha capito l’enfasi di Stahman e infatti in qualche scena quando ad esempio il protagonista ha dei sensi di colpa raggiunge l’apice della cazzata e vedere Jason che soffre è la parodia di se stesso non può che creare un crescendo di risate a dismisura.
Il film è un remake della pellicola del ’72 con Charles Bronson.
Le differenze tra i due attori sono evidenti ma in questo caso, al di là di alcune scene d’azione particolarmente ben riuscite, c’è da fare i conti con la sceneggiatura veramente buttata lì mentre nel precedente almeno si erano sprecati un po di più.
La trama e lo sviluppo sono di un’inconsistenza notevole e alcuni buchi passano sopra come un trattore a degli errori madornali su cui il genere apparentemente non sembra mai dare giustificazioni(tanto alla fine a far dimenticare tutto c’è sempre un’esplosione).
Il finale poi è veramente di un’idiozia da primi della classe e senza remore capirete presto il perché sostenendo probabilmente come il sottoscritto che era meglio la soluzione A.


Nessun commento:

Posta un commento