Titolo: Surf Nazist must die
Regia: Peter George
Anno: 1987
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Giudizio: 3/5
Siamo in California in un prossimo futuro. Il grande terremoto è arrivato e ha lasciato dietro di sé una terra martoriata e devastata da un gruppo di improbabili nazisti che terrorizza la popolazione. Sulle spiagge un tempo dorate della California sta per svolgersi una battaglia all'ultimo sangue in nome della libertà
La Troma è stata importantissima a metà degli anni ’70 dando la possibilità di coniugare estri artistici low-budget e confezionando alcune pellicole memorabili come la saga di TOXIC AVENGER,CLASS OF NUKE ‘EM HIGH,RABID GRANNIES,MANIAC NURSES,SGT KABUKIMAN e molti altri ancora.
Surf Nazist, un cult del naxiploitation insieme all’OCCHIO DEL TRIANGOLO, diventato dopo must die per paura di poter essere frainteso è una pellicola come sempre eccessiva su molti piani e limitata sotto altri aspetti. Presentato al Festival di Cannes del’87, strano ma vero, il film in questione presenta una situazione anarchica come in molte pellicole della Troma, la scusa del terremoto, sembra solo un pretesto per dare enfasi alla storia, così come il motivo per cui non ci siano più forze dell’ordine. Le bande di surfisti che spadroneggiano sembrano usciti dalle mode di quei tempi, fichetti gay, motociclisti,coreani shaolin e infine proprio i nazi dove vanno annoverati alcuni personaggi tra cui il leader Adolf, Hook e lo spietato Mengele.
Il film è incentrato su due piani, quello dei nazi che devono conquistare la spiaggia e spadroneggiare e invece la parte più interessante verso il finale dove violenza chiama violenza e così una grassa donna nera che sembra perfetta per un film di Waters da la caccia ai nazi con pistole e bombe a mano. Dal punto di vista tecnico ci sono parecchi limiti, inquadrature aggiuntive per allungare la durata, vedi alcuni dialoghi improponibili e gli stacchi su veri surfisti che cavalcano le onde. Il piano attoriale è eccessivo ma efficace, il ritmo altalenante e la cosa migliore sono le musiche composte da un'unica pianola che ripete sempre lo stesso brano che montato sulle scene di violenza dei nazi ha un suo perché.
In conclusione un buon film per gli amanti della Troma e del trash puro, con slavate di violenza sanguinolenta e un finale con arti sparpagliati di ciò che resta della band.
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