Titolo: Machete
Regia: Robert Rodriguez
Anno: 2010
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Giudizio: 4/5
Il boss messicano Torrez fa fuori la famiglia di Machete e tenta di fare fuori anche l’uomo, che però si salva. Fuggito in Texas, Machete viene assoldato da Booth, uno spietato uomo d’affari, per uccidere un senatore. Non sa di essere caduto in una trappola che porterà a conseguenze sempre più grandi, in cui finirà anche l’ufficiale della squadra anti-immigrazione Sartana Rivera…
Il primo obbiettivo di Rodriguez era mantenere la parola e dare vita al trailer che anticipava Grindhouse e così è stato. Poi c'è da dire che Machete è il primo di una trilogia che trita l'action anni '80 con buone dosi di splatter e parodia.
In terza analisi c'è Rodriguez uno che non si accontenta e che ha bisogno di avere una filmografia prolifica senza mai fermarsi e cercando di togliersi tutti gli sfizi sui generi prediligendone comunque una piccola parte.
Un merito comunque Rodriguez regista se le guadagnato ed è quello di aver girato qualcosa di veramente eccessivo che mancava da molto tempo con tutti i limiti che gli si voglia attribuire ma l'exploitation, definizione che ha un suo perchè nella pellicola, non poteva arrivare ad eplodere come nella personale vendetta di Danni Trejo.
Machete a seconda di come lo si guardi può rivelarsi una leccornia accuratamente farcita in cui non manca nulla, una sceneggiatura solida anche se in parte parodistica ma d'altro canto attuale e drammatica e una sequela di scene d'azione perfettamente assemblate con sbudellamenti, e una serie di chicche quasi da universo nipponico di Miike Takashi(il cellulare nella figa, le budella lunghe 18 volte l’altezza di un essere umano… )e un ritmo che non sembra concedersi quasi mai una pausa.
Le ottime musiche dei Cingon sottolinenano il contesto aizzandone il potenziale grazie anche ad un montaggio che cerca di essere spietato tranciando alcune scene di netto sporcando la pellicola in più parti.
Diventa difficile analizzare i pregi e i numerosi difetti della pellicola. Ci si potrebbe anche chiedere come mai Rodriguez abbia voluto confrontarsi con il b-movie ancora più determinante rispetto a PLANET TERROR e DAL TRAMONTO ALL'ALBA quasi come se da fan del genere abbia voluto esplorarne le viscere marcando i limiti del genere e premendo l'accelleratore sull'azione sfrenata e a tratti eccessiva ed esagerata. Se di eccessi si vuole parlare Machete vince la palma d'oro, se invece lo si guarda aspettandosi qualcosa di serio deluderà sotto tutti i profili.
Un'ultima nota sul cast. Trejo è un caratterista e se anche ci prova a quello sguardo che rivela sempre il suo essere, De Niro si diverte pubblicamente in veste di governatore, Seagal è il fantasma di se stesso, Johnson recita con gli occhiali e immancabilmente svettano delle tope da brivido su cui padroneggiano la latina Rodriguez e la mai così bella Alba più un piccolo ruolo da troia per la Lohan convincente nelle vesti prima di diventare suora.
A livello tecnico il film è impeccabile curatissimo nel montaggio sporco e veramente eccessivo sotto tutti gli aspetti.
Rodriguez c'è la fatta creando un'altra opera libera anarchica e davvero divertente.
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