Titolo: Onda
Regia: Dennis Gansel
Anno: 2008
Paese: Germania
Giudizio: 4/5
Giudizio: 4/5
Per spiegare la genesi di una dittatura un professore mette in atto un 'singolare' esperimento. Una classe di una trentina di studenti viene indotta a forme di cameratismo attraverso l'uso della disciplina, dell'uniforme, e di un gesto di riconoscimento (l'onda per l'appunto. La situazione però gli sfugge di mano e si trova a dover arginare una vera e propria fazione di stampo nazista.
Un film più attuale di questo in un periodo in cui presunti neo-fascisti tornano alla ribalta è importantissimo quanto fondamentale. Ci riesce quindi Gansel al suo terzo film riuscendo a dare spessore e senza mai tradire le aspettative in un suggestivo film in cui in una settimana un professore con un passato da ex anarchico Rainer, spiegando il concetto di autocrazia prova un esperimento che negli anni 60 detto scalpore per opera di un omonimo professore in California.
L’onda è contestualizzato ai giorni nostri, mostra diverse classi sociali e ragazzi che pur non volendo uniformarsi non riescono a non entrare a far parte del movimento perché come diceva il grande Matheson “La normalità è un concetto di maggioranza, la norma di molti e non quella di uno solo” e quindi gli esclusi vengono visti come reietti e non ci vuole molto a farsi sfuggire le cose di mano da parte del loro leader.
Die Welle funziona come un meccanismo quasi perfetto, i giovani ragazzi sono assolutamente in parte, Jurgen Vogel sa essere molto carismatico e nel complesso tutti gli ingranaggi danno il meglio regalando un film sulla coscienza che andrebbe visto in tutte le scuole.
C’è tanto da imparare in un film del genere ed è l’obbiettivo che Gansel vince meritatamente.
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