Titolo: Ragazzi del massacro
Regia: Fernando Di Leo
Anno: 1969
Paese: Italia
Giudizio: 4/5
Giudizio: 4/5
Il fatto ha dell’incredibile. Il tutto ha inizio in una scuola serale, con il ritrovamento del cadavere di una giovane docente. A quanto pare, sembra che la professoressa sia stata aggredita e seviziata dall’intera scolaresca. Non una comune scolaresca come tutte le altre, ma un manipolo di ragazzi a dir poco turbolenti per la maggior parte con svariati problemi alle spalle.
Film assolutamente contemporaneo per fatti e circostanze e tratto dal romanzo di Giorgio Scerbanenco.
Un gruppo di studenti minorenni violentano e uccidono la loro maestra in classe apparentemente senza complici. L’ispettore intuirà che dietro c’è un disegno criminale ancora maggiore.
Cosa può fare dunque la magistratura con dei minorenni? Come può comportarsi un ispettore che ha già srotolato parte della matassa e intuito chi sta dietro a cosa, senza fare uso della violenza con tanta sfacciataggine?
L’unico modo per l’ispettore sarà proprio quello di smascherare l’organizzazione che sfrutta proprio “l’innocenza” dei minori.
Il film è basato su un interrogatorio sapientemente analizzato in tutte le sue fasi con un ritmo agganciante che non lascia respiro e interpretato magistralmente da Pier Paolo Capponi.
Le facce dei ragazzi sembrano uscite da un film di Pasolini.
Di Leo è sempre stato un predecessore degli eventi di cronaca così com’è stato uno dei più grandi registi per quanto concerne il genere poliziesco e da cui è stato plagiato e citato da molti registi famosi.
Il film venne vietato ai minori di 18 anni e come tanti film del regista distribuito dalla Raro Video.
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