Titolo: Borderland-Linea di confine
Regia: Zev Berman
Anno: 2007
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Giudizio: 3/5
La storia racconta di tre studenti universitari americani che alla vigilia della laurea decidono di fare un viaggio lungo il confine messicano, per un ultimo e selvaggio weekend di bevute, sesso e trasgressione. I tre s'imbatteranno in una sorta di setta di maniaci dedita ai sacrifici umani, in onore di un antico culto azteco.
I protagonisti dovranno superare le loro paure e dare il meglio di sé, per salvarsi da un incubo che potrebbe segnare la fine di tutti i loro sogni.
I protagonisti dovranno superare le loro paure e dare il meglio di sé, per salvarsi da un incubo che potrebbe segnare la fine di tutti i loro sogni.
Una setta che non si spaventa di fronte a niente e fa a pezzi agenti di polizia. Uno stato che non vede ciò che succede e quattro ragazzi che si addentreranno dentro un incubo.
La storia seppure aggrappandosi ai soliti pretesti, in questo caso la setta ha bisogno di un corpo da sacrificare per il loro dio di carne e per acquisire il dono dell’invisibilità, riesce seppur con un finale prevedibilissimo a intrattenere con la giusta dose di sangue. In questo caso la tensione maggiore è composta proprio dai fedeli adepti, che per il loro scopo arrivano ad uccidere a comando a colpi di macete chiunque cerchi di indagare sulla loro identità e le loro intenzioni.
In questo caso l'orrore si ispira a fatti realmente accaduti e a un killer sadico, Adolfo de Jesùs Costanzo, morto a 27 anni, che a Matamoros aveva dato origine a una setta dedita ad omicidi rituali
Le carte ci sono. Le scene truculente sanno essere particolarmente realistiche per un film che non lascerà a bocca asciutta gli manti del genere. Un film passato in sordina nei cinema, motivo appunto per cui possa essere apprezzato dagli annoverati dell’indie e delle produzioni meno megalomani.
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