Titolo: Feast
Regia: John Gulager
Anno: 2005
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
In un bar in mezzo al deserto, un
gruppo di personaggi vengono assediati da qualcosa di soprannaturale,
e restano rinchiusi nel locale per difendersi. Ingaggeranno una lotta
all'ultimo sangue contro un branco di mostri subumanoidi e feroci ma
solo pochi riusciranno a salvarsi.
Feast nasce da un buon progetto
collettivo per cercare di dare enfasi all'horror indipendente.
Il risultato in questione è un film
girato con 3 milioni di dollari tutto all'interno di un'unica
location dove gli ingredienti principali sono sangue, degrado, sesso
e violenza.
Creature nate da non si sa bene cosa,
investite per strada e in grado di riprodursi velocemente dopo aver
mangiato i loro stessi figli morti. Eroi e protagonisti che muoiono
male e subito come ci ricordano i simpatici freeze-frame con la
fantastica adv (aspettativa di vita dove spesso ci dicono chi
morirà). Ci sono numerosissimi clichè e omaggi al cinema di genere
per un montaggio forse troppo frenetico in cui non è sempre facile
riuscire a seguire in particolare le scene d'azione.
Ironia nerissima, colpi di scena,
assenza quasi totale di happy ending, un finale che lascia aperte
numerose strade, mostri con un make-up accattivante e crudeli fino
alla radice pronte a inchiappettarsi qualsiasi cosa anche delle
statue di animali imbalsamati appesi al muro.
E poi bambini che muoiono molto male e
oltre alle scene gore quel senso di non prendersi troppo sul serio e
spingere sull'accelleratore regalando azione e budella a profusione.
Primo di una trilogia, di cui questo è
certamente il migliore, Feast conserva quell'aura nostalgica e
artigianale degli anni '80 preferendo buttare nel calderone tutto ma
proprio tutto senza far mancare nessuna delle caratteristiche di un
horror come si deve.