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mercoledì 7 giugno 2023

Guardiani della Galassia 3


Titolo: Guardiani della Galassia 3
Regia: James Gunn
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

I Guardiani della Galassia continuano a rendere più ospitabile la loro base, la struttura spaziale chiamata Knowhere, dove tra le altre cose diffondono anche buona musica. Peter Quill è però inconsolabile per la perdita di Gamora, che è ancora in vita ma in una versione proveniente da una diversa linea temporale, dove non ha mai avuto alcuna relazione gli altri Guardiani. Il capo della squadra è così in preda ai fumi dell'alcol quando i Guardiani vengono attaccati da Adam Warlock, che riesce a ferire gravemente Rocket. I tentativi di curare il geniale procione falliscono, perché è stato installato in lui un sistema di sicurezza che ne impedisce ogni alterazione. Per salvarlo i Guardiani dovranno risalire alle origini di Rocket e affrontare il suo creatore: l'Alto Evoluzionario, un essere quasi divino deciso e creare una razza perfetta per popolare la propria utopia.
 
Perchè le cose belle devono finire. Perchè Gunn a differenza di Raimi può fare quello che vuole. Perchè abbiamo solo adesso il villain più cattivo e interessante mai visto prima? Perchè Warlock sembra passare così velocemente dalla parte del bene quando i fumetti e la sua storia narravano tutt' altro. Dopo il primo capitolo, questo è sicuramente il più bello. Tutti e due ricchi di personaggi caratterizzati molto bene, tanta azione ed emozione ma anche tanta tortura ed esperimenti sugli animali. Credo ci siano alcune delle sequenze più inquietanti di tutta la saga della Marvel e non parlo solo delle gabbiette. Sontuoso, sempre ispirato, senza mai un rallentamento se non forse la visita sul pianeta a casa di mamma pipistrello.
Ancora una volta Gunn ha dettato legge spiegando ai Marvel Studios come il pregio più alto nel cinema da sempre è quello per cui la tecnica e la tecnologia devono essere impiegate al servizio della storia, piuttosto che fare rumore in plot privi di qualsivoglia cuore, stupore, mistero o meraviglia. Cannando malamente quasi tutti gli ultimi film e sequel speriamo che per la Marvel vengano impiegate menti e sceneggiatori più spavaldi e intrepidi e magari con qualche libertà maggiore.

martedì 6 giugno 2023

Chainsaw Man-Season 1


Titolo: Chainsaw Man-Season 1
Regia: Ryū Nakayama
Anno: 2022
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 12
Giudizio: 4/5

Chainsaw Man narra della vita di Denji, un giovane disperato che cerca in tutti i modi di sopravvivere cacciando demoni. È un ragazzo solo e disagiato che si porta appresso Pochita, un piccolo demone-motosega con il quale ha stretto un forte legame. La vita di Denji cambia quando la yakuza lo trae in inganno e lo sacrifica ad un demone, in quel momento Pochita prende il posto del suo cuore e lo fa resuscitare donandogli i poteri del diavolo Motosega.
 
Era ora finalmente di vedersi una serie come si deve piena zeppa di violenza a profusione, splatter, torture, combattimenti di ogni tipo, inseguimenti, scene ironiche e trash, demenzialità, weird, orrore puro, atmosfere da incubo e molto altro ancora.
Con una storia che ricalca molto il folklore e la mitologia nipponica, gli episodi di Nakayama instillano ritmo ed energia dando una narrazione sempre fluida e mai così macchinosa o complessa come altri anime hanno fatto. Stupisce per la sua resa, per il perfetto bilanciamento dei suoi personaggi sempre a tratti molto folli. Per il disegno governativo nascosto dietro le azioni della nostra squadra caccia demoni e poi dei nemici che oltre ai combattimenti sanno creare delle trame angoscianti e bizzarre come nell'episodio dell'hotel.
I personaggi poi come spesso capita in prodotti come questo a differenza di alcuni soliti noti occidentali sono per lo più dei reietti, persone con alle spalle un mucchio di traumi, comportamenti al limite del disturbo mentale, qui come Denji costretto per la povertà a vendersi parti del corpo per poter sopravvivere. Sempre più spesso costretti a comportamenti sadici e poco dignitosi.

sabato 13 maggio 2023

Casa-Risveglio del male (2023)


Titolo: Casa-Risveglio del male (2023)
Regia: Lee Cronin
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Nella periferia di Los Angeles, in un grande e fatiscente condominio prossimo alla demolizione e quindi con lo sfratto incombente, Ellie è una mamma single - il marito se n'è appena andato via - che si arrabatta per tirare su i suoi tre figli: Danny, Bridget e la piccola Kassie. Beth, sorella di Ellie e tecnica delle chitarre per un gruppo rock, si è accorta di essere incinta e viene a far visita alla sorella per trovare consiglio. Pessima scelta del momento, però. Una scossa di terremoto di 5.5 gradi di magnitudo apre un buco sul pavimento del garage e permette a Danny di trovare una cassetta di sicurezza contenente alcuni dischi misteriosi oltre a un involto con un antico libro. L'edificio era infatti una banca e quanto Danny ha trovato è propedeutico alla liberazione di un'entità malvagia che prende possesso di Ellie con conseguenze terribili di cui non tardano ad accorgersi i malcapitati figli e la sorella, subito coinvolti in un sanguinoso turbinio di orrore.
 
Ennesimo remake che dopo quello di Alvarez, merita di nuovo un'insufficienza nonostante rimanga un pregevole lavoro tecnico da mestierante. Purtroppo la struttura è quanto di peggio si potesse immaginare. Spoilera fin da subito il finale del film solo per mostrare la catapecchia al lago e citare così i capolavori di Raimi. Interessante il background e la scelta di portare tutto in chiave post contemporanea dentro un appartamento e diramare lì tutta la vicenda ma la scena del terremoto e del ritrovamento con libro e vinile appresso è davvero troppo, così come la scelta del fanciullo di ascoltarlo. Anche qui un prete che al tempo stesso svela la frase propiziatoria per la possessione e poi subito dopo se ne pente dicendo che i monaci stanno morendo è quanto di più sbagliato in termini di drammaturgia. Nel finale poi con la trasformazione del demone e figli associati in quell'ibrido che sembra uscire direttamente dalle schifezze di RESIDENT EVIL e la motosega che per forza di cose viene inserita in maniera non lecita così come il camion per triturare i corpi anche lui fermo nel parcheggio ad aspettare lo scontro finale.

Winnie the Pooh-Blood and Honey


Titolo: Winnie the Pooh-Blood and Honey
Regia: Rhys Frake-Waterfield
Anno: 2023
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 2/5

Nel bosco denominato dei 100 acri, il piccolo Christopher incontra strani personaggi, via di mezzo tra esseri umani e animali: tra questi sono presenti l'orso Winnie Pooh, il maialino Piglet (Pimpi), il Gufo, il Coniglio e l'asinello Eeyore (Ih-Oh). Si prende cura di loro, nutrendoli e insegnandogli a parlare. Passata l'adolescenza, per proseguire negli studi Christopher si trasferisce ed abbandona al loro destino le creature che, durante un rigido inverno, per sopravvivere sono costrette a cibarsi di Eeyore. Trascorsi cinque anni, Christopher torna nel bosco, assieme alla fidanzata, per scoprire che fine hanno fatto i suoi "amici d'infanzia". Pooh e Piglet sono diventati aggressivi e violenti, odiano gli uomini e catturano Christopher dopo aver ucciso la sua compagna. Nel frattempo Maria - in terapia dopo una traumatica esperienza con uno stalker - assieme a cinque amiche si reca, per trascorrere una vacanza, in una casa vicino alla foresta dei 100 acri. Le ragazze finiranno inevitabilmente al centro di una spietata caccia, condotta da Pooh e Piglet, trasformati in aggressivi, violenti e sanguinari predatori di esseri umani.

Lo slasher di Waterfield nonostante sia un super low budget avrà sicuramente ottenuto successo al botteghino visto quanto ha fatto parlare. Il film è ahimè molto debole, se dobbiamo limitarci a trovare come unica scena perlomeno interessante il prologo animato dove scopriamo che visto l'abbandono di Robin, i suoi amichetti del bosco sono diventati cannibali mangiandosi a vicenda.
E' un film senza mordente girato in 10 giorni dove neppure le maschere dei presunti mostri sono ridicole e i momenti wtf in cui seguiamo le gesta disperate di un manipolo di ragazze sembra portare a esiti nefasti e assurdi. Come la ragazza trovata incatenata, una sorta di divertimento per Piglet che per vendicarsi comincia a sparare a destra e a manca, la stessa prigionia di Robin che liberato dalle ragazze non apporta quasi nessun aiuto e via dicendo in un film girato in due location dove visivamente più che torture e slasher con pessimi effetti come la scena del massacro dei bifolchi ad opera di Pooh.

venerdì 3 marzo 2023

Project Wolf hunting


Titolo: Project Wolf hunting
Regia: Kim Hong-sun
Anno: 2022
Paese: Corea del sud
Giudizio: 4/5

Mentre vengono trasferiti dalle Filippine alla Corea del Sud con una nave cargo, alcuni pericolosi criminali provocano una violenta rivolta, finché un mostro non identificato si risveglia dal suo sonno...

E finalmente torna un bagno di sangue con i contro cazzi. Uno di quei film assurdi, pulp, grotteschi, sanguinolenti dove dentro c'è tutto gore, torture, splatter a gogò, miserabili poliziotti, carcerati assassini stupratori e depravati. In tutto questo immette alcune postille prese dalla trama di PHILOSOPHY OF A KNIFE, PREDATOR e CON AIR. Il risultato è semplicemente una bomba a deflagrazione che farà letteralmente sbavare tutti quelli che come me amano alla follia il cinema di genere e che si sono lasciati incantare dalla finta voglia di gore di SADNESS. E i coreani ancora una volta palesando qualcosa di già detto mille volte lo sanno fare meglio e con più forza e spinta negli intenti, nel ritmo e soprattutto nella narrazione e nella messa in scena.
Sicuramente nel suo essere goliardico è uno dei film dell'anno, dichiaratamente fuori dagli schemi ma così inverosimilmente realistico e piacevole che vorremmo averne a centinaia di film così.
Ancora una volta Busan sembra irraggiungibile e ancora una volta usare quello strumento narrativo per cui non fai in tempo a simpatizzare per qualcuno perchè morirà è l'ennesima ciliegina sulla torta.

Venus


Titolo: Venus
Regia: Jaume Balaguero
Anno: 2022
Paese: Spagna
Giudizio: 4/5

Lucía è la ballerina di un nightclub che una notte decide di rubare un grosso carico di droga ai proprietari mafiosi del locale dove lavora. Tuttavia viene scoperta e, dopo una violenta collutazione – dove viene accoltellata a una gamba-, riesce a scappare. Non sapendo dove nascondersi, Lucía decide di rifugiarsi dalla sorella Rocío con cui non ha rapporti da anni e dove non è sicura di non essere cercata. Così approda al Venus, grattacielo popolare circondato da sinistre leggende metropolitane che si erige nei sobborghi di Madrid.
 
Venere è un mix di generi pazzesco che ancora una volta sottolinea il peso specifico di alcuni autori spagnoli davvero in grado di sorprendere con pillole sul cinema di genere originali e piene di forza.
Gangster movie, dramma, esoterismo, maledizioni, splatter, gore, torture, freaks e mostri, creature dell'orrore cosmico, Barker e quella sotto traccia che sembra riportare ai Cenobiti, lo stesso racconto di Lovecraft attualizzato e molto altro ancora.
Lucia è un'altra importantissima final girl forse tra le più affascinanti e cazzute con un dono che non sa di avere in una location che ricorda REC per certi aspetti dove cominciano a succedere cose pazzesche, dove le vecchie sembrano di nuovo come in diversi film dello stesso Iglesia, un mix tra streghe ed Erinni, dove ciò che entra nel palazzo quasi sempre è destinato a non uscire più e dove il ritmo è forsennato senza lasciare buchi o far sì che la struttura del film, più complessa di quello che si creda, possa avere sbilanciamenti o passaggi macchinosi. Il cast poi è stupendo riuscendo a dare quel tocco in più come sempre con l'aggiunta di alcuni personaggi vedi Magui Mira devastante, la stessa Ester Exposito e infine la ragazzina davvero sorprendente.
Uno dei migliori horror del 2022 senza alcun dubbio.

RRR


Titolo: RRR
Regia: S.S. Rajamouli
Anno: 2023
Paese: India
Giudizio: 5/5

Due leggendari rivoluzionari intraprendono un viaggio lontano da casa prima di iniziare a combattere per il loro paese negli anni '20.
 
Devo dire che pur essendo appassionato di cinema indiano e quindi bollywoodiano per la maggior parte, RRR è davvero qualcosa di faraonico e mastodontico nel suo prendersi esageratamente sul serio come dramma storico ma anche azzerando ogni etichetta e diventando di tutto e di più.
Comicità, musical, dramma, azione, politico e sociale, un film sulla disuguaglianza e la discriminazione, sull'amore l'amicizia, sul sacrificio e la crudeltà, sul viaggio dell'eroe, il revenge movie e molto altro ancora. La lotta per l'indipendenza contro l'oppressore britannico qui raggiunge i fasti per la messa in scena, per toni da romanzo, con intrecci da melodramma che pervadono la pellicola come se fosse una sorta di epopea dove anche la religione assume significati importanti come la scena finale dove i nostri due protagonisti incarnano le vesti di divinità indiane raggiungendo l'apoteosi del kitsch. Perchè in questo film tutto è doverosamente e incredibilmente kitsch però funziona perchè straborda ma allo stesso tempo frena e tiene le redini per spostare la narrazione su altri fronti e lasciando così una pluralità di sotto trame da narrare.
Tutti i sentimenti, in questo film, sono portati all’eccesso. L’amore è sconfinato, l’odio è totale, assoluto; l’amicizia virile assurge ai massimi livelli, l’amore per la patria è senza limiti, il sacrificio, anche, la decisione, la volontà, la perseveranza…non conoscono ostacoli. Non siamo più abituati a vedere in un film questi straordinari eccessi…ma questo film è una cosa sorprendente. I balli poi sono meravigliosi come quello di Nacho Nacho per mostrare agli inglesi come gli indiani abbiano balli locali ancora più eccentrici e complessi dei loro e sfidandoli apertamente ad una gara di ballo che è una delle più belle e insolite della storia del cinema.

giovedì 2 marzo 2023

Infinity Pool


Titolo: Infinity Pool
Regia: Brandon Cronemberg
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Lo scrittore in crisi creativa James Foster e sua moglie Em si recano in vacanza in un resort dell’immaginaria isola di La Tolqa. Sull’isola fanno amicizia con Gabi Bauer e suo marito Alban, più smaliziati degli altri due, che convincono la coppia a fare un giro fuori dai confini del lussuosissimo resort, un mondo in cui convivono violenza e orrore, l’ideale insomma per ricchi curiosi. Al ritorno, tutti ubriachi, James decide di mettersi alla guida dell’auto di Alban e investe un abitante del luogo. Dopo essersi lasciato convincere da Gabi a fuggire, il giorno dopo viene arrestato insieme alla moglie. La polizia però offre a James una via d’uscita: in cambio di una cauzione, lo cloneranno e gli permetteranno di assistere all’esecuzione del suo doppelgänger, praticata dal fratello minore della vittima. Un rito piuttosto usuale per chi può permetterselo, che si presenta presto come un’alternativa alla purificazione dal male e dal dolore.
 
Come sempre l'estetica di Cronemberg non si discute in questo suo terzo film che sembra portare avanti un'idea scifi apparentemente complessa ma in realtà più morbosa e articolata.
C'è anche da dire che il giovane e brillante autore rischia di schermarsi dietro star potenzialmente importanti, luci e location e giochi di macchina che a volte raccontano più della storia e mostrano più di quanto invece la narrazione debba fare. Ed è il caso di questo bellissimo film che pur non gridando al capolavoro lascia molti interrogativi. E' film di umiliazioni che in una politica d'autore più che mai denuncia il potere delle classi alte e il loro potersi permettere tutto ai danni di ogni cosa, soprattutto come in questo caso le copie di se stessi. E' per non soccombere all'agio e alla noia devono inventarsi modi crudeli e sadici di divertimento e di piacere. Tante citazioni diversi temi toccati in maniera blanda come l'insuccesso di James come scrittore e personaggi tutti in parte nel loro dare forma a personalità sgradevoli e patetiche risucchiati per forza di cose in un vortice vizioso.


lunedì 20 febbraio 2023

Soft and Quiet


Titolo: Soft and Quiet
Regia: Beth de Araújo
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Emily è un'insegnante elementare di una piccola cittadina di campagna, che si butta nel lavoro perché non può avere figli come vorrebbe. C'è anche un'altra attività che la impegna parecchio: quella di indottrinamento "ariano" di un gruppo di donne più o meno coetanee della città, attraverso un club da lei creato che si chiama "Daughters for Aryan Unity". E così, quello che inizia come un normale pomeriggio di riunione del club, finisce fuori casa, in un supermercato dove le donne rimangono coinvolte in un alterco con due giovani sorelle di origine asiatica.
 
Soft and Quiet è un altro pugno allo stomaco arrivato quest'anno dopo SPEAK NO EVIL.
Siamo su un terreno completamente diverso anche se sempre molto disturbante.
L'esordio di una giovane regista regista brasiliana, una metafora socio politica sul potere di un affresco al femminile, nel quale emergono tutte le paure, le insicurezze, le cattiverie e il sadismo gratuito.
Un film anti reazionario quasi fosse una pellicola alla Gus Van Sant, un piano sequenza di 90'
dove l'analisi penetra ancora più a fondo nella psicologia di questo gruppo di donne di cui la loro leader si presenta con una torta con disegnata una svastica e dentro un cuore di mela che sembra sangue come a sancire in una profezia drammatica ciò che avverrà di lì a poco.
Un film che riesce a caratterizzare molto bene alcuni personaggi svelando sia il carattere psicopatico che quello maggiormente manipolabile (per non dire fragile) delle varie protagoniste, in attesa di un epilogo meno straripante del previsto eppure altamente infame che vede anche il risibile ruolo del compagno di Emily, uno degli unici uomini che compaiono nella pellicola, che fino alla fine prova a farle ragionare sulla piega che sta prendendo la vicenda, sulle conseguenze inattese e gli effetti perversi a cui porteranno le loro azioni

Boy behind the door


Titolo: Boy behind the door
Regia: David Charbonier, Justin Powell
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Una notte di terrore inimmaginabile attende il dodicenne Bobby e il suo migliore amico, Kevin, quando vengono rapiti mentre tornano a casa da scuola. Riuscendo a fuggire dai confini, Bobby naviga nei corridoi bui, pregando che la sua presenza passi inosservata mentre evita il suo rapitore ad ogni angolo. A peggiorare le cose è l'arrivo di un altro estraneo squilibrato, il cui misterioso accordo con il rapitore potrebbe significare una condanna certa per Kevin. Senza mezzi per chiedere aiuto e chilometri di terre oscure in ogni direzione, Bobby intraprende una missione di salvataggio, determinato a scappare insieme a Kevin, vivo… o a morire provandoci.
 
Cosa non si fa per amicizia. Sembra di vedere Butch salvare Mascellus se non fosse che loro erano adulti e di certo non amici. Bobby e Kevin hanno siglato un patto, amici per sempre e questo li porterà a scontrarsi nell'antro della belva con alcuni insospettabili maniaci.
E' un ottimo esempio di film di suspance e tensione, un thriller rodato che riesce e dimostra buoni colpi di scena, attori in stato di grazia (i bambini sono straordinari) una tematica già vista ma mai morbosa e uno stile attento e infallibile nello sferrare alcuni pugni allo stomaco decisivi e spesso inaspettati. Sembra tante cose eppure una serie di tasselli lo pongono in maniera inusuale come ad esempio la scena della promessa iniziale e il fatto di non vedere i genitori o meglio gli unici adulti più tardi come carnefici. La scena in cui Bobby trova un vecchio telefono e una macchina che non riesce a guidare. Un assalitore che sembra per un attimo voler comunicare qualcosa al bambino prima della sua dipartita e così via...con dei bei twist narrativi e drammaturgici la coppia di registi grazie alla Shudder dimostrano al loro esordio di avere un certo talento contando che il tema dei rapimenti e la tortura sono elementi visti e rivisti ma qui hanno veramente qualcosa di notevole e mai gratuito.

Junji Ito Maniac


Titolo: Junji Ito Maniac
Regia: Shinobu Tagashira
Anno: 2023
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 12
Giudizio: 4/5

The Strange Hikizuri Siblings segue una coppia che studia i fantasmi e partecipa alle sedute spiritiche di una famiglia disfunzionale di sei fratelli.
The Story of the Mysterious Tunnel e Ice-Cream Bus sono incentrati su un laboratorio che indaga presenza fantasmagoriche radioattive e su un camioncino dei gelati che fa letteralmente squagliare di passione
Hanging Balloon è la cronaca dell’invasione di palloncini giganti assassini
Four x Four Walls e The Sandman’s Lair registrano i dispetti del diabolico Soichi nei confronti del fratello che cerca di studiare e la discesa nella follia di un uomo perseguitato dal suo alter ego di un’altra realtà
Intruder e Long Hair in the Attic sono ambientati in case dove Oshikiri sente misteriosi passi e Chiemi si trasforma in uno spirito di vendetta
Mold e Library Vision parlano di luoghi portatori di morte – la prima è divorata dalla muffa e la seconda è arredata con una libreria i cui libri ossessionano il proprietario.
Tomb Town segue Tsuyoshi e Kaoru raggiungere una cittadina dove le tombe sono erette nel punto esatto in cui si ritrovavano i morti al momento del decesso.
Layers of Terror e The Thing that Drifted Ashore narrano di Reimi, una donna fatta di strati di sé stessa come gli anelli di un albero e di una creatura marina con strani ospiti dentro di sé
Tomie indaga l’esistenza di una studentessa con un segreto spaventoso
Unendurable Labyrinth e The Bully sono incentrati su tre ragazze ospiti di un monastero buddista e di una ragazzina che bullizza un bimbo più piccolo
Alley e Headless Statue hanno per protagonisti un giovane che va a vivere accanto a un vicolo dove si è consumato un delitto e un artista che costruisce manichini senza testa
Whispering Woman e Soichi's Beloved Pet narrano di una donna incaricata di istruire una ragazzina su ogni singola azione e sul ritrovato Soichi alla prese con un adorabile gatto maledetto.

Per chi non conoscesse le opere di Ito, questa serie antologica potrebbe essere un primo valido approccio. Nonostante si sia detto peste e corna di questa ennesima serie targata Netflix, il risultato non è affatto male. Certo alterna cose molto buone con altre meno, ma rimane una carrellata generale sulla politica d'autore e sulle suggestioni che passano nella mente dell'outsider nipponico.
Abbiamo di tutto in quella che appare spesso con un'atmosfera grottesca, macabra e disturbante.
Maledizioni con tanto di evocazioni grazie a sedute spiritiche, spettri, fenomeni paranormali, vecchi personaggi che tornano come Tomie la femme fatale immortale e Soichi che a causa della sua carenza di ferro ama tenere in bocca dei chiodi e non ultimo Uzumaki. C'è tanto body horror, orrore cosmico, case infestate, j-horror, la muffa che corrode la casa, entità mostruose, teste a palloncino che terrorizzano e impiccano la gente, la famiglia di personaggi inquietanti, in tutto questo facendo un exursus che oscilla tra il grottesco, l'horror e il folclore giapponese.
Pur avendo una gestione diversa rispetto all'impatto della storia, alle vicende narrate, ad uno sbilanciamento di ritmo per quanto concerne la narrazione e la sensazione di un cliffhanger finale non proprio ben riuscito, la serie si dimostra più che valida. Una visione onirica, un incubo di qualcuno dei protagonisti, se non dell'autore stesso che propone spessissimo narrazioni in cui l'inquietudine sale col procedere delle vicende e dove violenza e orrore seguono spesso un'escalation folle e sanguinosa in grado di tenerci con gli occhi fissi sullo schermo fino all'ultimo secondo.

lunedì 2 gennaio 2023

Terrifier 2


Titolo: Terrifier 2
Regia: Damien Leone
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Il corpo privo di vita del sadico assassino Art the Clown, torna ad animarsi grazie all'intervento di una forza maligna. Art uccide il medico legale che indaga sul suo cadavere, si reca in una lavanderia automatica per pulire i suoi indumenti imbrattati di sangue dove incontra, entrandone in simpatia, una bambina spettrale, truccata anche lei da clown. È trascorso un anno dal massacro compiuto a Miles County. Il dodicenne Jonathan vive con la sorella maggiore Sienna e la mamma, ed è ossessionato dalla personalità violenta di Art, tanto da arrivare a passare ore ricercando su internet ogni particolare che riguarda la macabra vicenda. Per festeggiare Halloween, Sienna sta lavorando su un costume personale, ispirato dai disegni realizzati dal padre, un artista morto suicida. Art appare nei sogni turbolenti di Sienna, mentre contemporaneamente si manifesta a scuola al piccolo Jonathan. Uccidendo chiunque incroci il suo cammino, il pericoloso e diabolico pagliaccio prende di mira Sienna e le sue amiche, riuscendo a mimetizzare i suoi delitti grazie alle contemporanee rappresentazioni macabre di Halloween.
 
Terrifier 2 continua laddove sembrava terminato come ogni mostro o serial killer seriale insegna.
E riprenderà laddove sembrava finito con un finale anche abbastanza simpatico nel suo essere così esagerato e crudele mettendo insieme incesto e malattia.
Alla fine di clown parliamo e dopo Spaulding, il pagliaccio triste, Stitches, Fleck, Kent, Penniwyse e molti altri arriva Art the Clown che in fondo non fa neppure paura ma semplicemente è più sanguinario rispetto ad altri. La trama del film è pressochè la stessa di sempre se non caldeggiata da una durata esagerata per la tipologia di film e per come a volte strutturi contorni familiari che poco servono alla narrazione dal momento che dopo poco tutto verrà orribilmente massacrato.
Eppure tutta questa polemica sull'efferatezza dello slasher e dello splatter impiegato nel film mi sembra del tutto esagerato contando che ci sono alcune scene interessanti ma nessuna mai disturbante come un certa deriva di cinema horror che sfrutta a proprio piacimento. Anche il concetto stesso di violenza gratuita non ha senso poichè questi mostri serial killer in fondo non hanno una morale, uccidono e basta per cui non conoscono regole di cosa sia giusto o non giusto fare e alcune morti appaiono secondo me anche piuttosto originali per come vengono messe in scena. Certo rimangono lacune laddove questa sorta di bambina spettrale agisce in concomitanza con Art aiutandolo e alla fine rendendosi parte di un'unione che la porta a partorire lo stesso Art in un continuum orrorifico che al di là degli intenti sembra ricordare tra tutti Freddy Krueger.
E poi due parole sulla bellezza e la bravura di Wonder Woman alias Lauren LaVera vogliamo spenderla? Come per il fatto che venga letteralmente massacrata in ogni forma e presa addirittura a frustate da quello che sembra un gatto a nove code trovato da Art no si sa bene dove.
Sospendendo la credibilità, fattore intrinseco di questi film, Terrifier 2 è un ottimo sequel di un film che non si prende mai sul serio e mostra l'ennesimo clown sanguinario ed efferato.


domenica 27 novembre 2022

Hellraiser (2022)


Titolo: Hellraiser (2022)
Regia: David Bruckner
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Belgrado. Per conto del milionario Roland Voight, Serena, recupera la "Configurazione del Lamento", un rompicapo a forma di cubo consegnatole da Lorenz. Nella sua lussuosa villa, in Massachusetts, Voight tiene un festa durante la quale sacrifica il gigolò Joey, facendo uso del cubo maledetto, che permette a creature mostruose di accedere alla nostra dimensione.
Sei anni dopo. La tossicodipendente Riley, vive assieme al fratello Matt, il suo compagno Colin e la coinquilina Nora. Fidanzata con Trevor, Riley si lascia convincere a partecipare a un furto in un grande magazzino, ma quello che i due rubano è proprio il cubo in grado di evocare i Cenobiti. Riley riesce a completare una delle diverse configurazioni, diventando inconsapevole responsabile della scomparsa del fratello Matt, a sua insaputa torturato e ucciso dai Supplizianti. Nel tentativo di rintracciare Matt, Riley contatta Serena, attuale proprietaria del "cubo" rubato, e apprende di Voight, scomparso nel frattempo misteriosamente, senza apparente ragione. Riley decide di recarsi nella villa di Voight, venendo presto raggiunta da Trevor, Colin e Nora.

Che fosse difficile, che negli ultimi anni il progetto ha visto sfumare al timone nomi pretigiosi questo lo si sapeva e da un lato ce lo si poteva anche aspettare contando che a differenza di tante saghe, quella di Clive Barker è una delle più complesse da trattare contando che non ha una narrazione tradizionale e un mostro che va avanti uccidendo e così via. Qui da sempre come tutto ciò che concerne il prolifico autore siamo di fronte ad una perla di sadismo, sadomaso e body horror soprattutto nello sdoganamento di un capitolo che sembra come intenzioni voler assorbire i primi tre capitoli inserendo una galleria appunto di Cenobiti particolarmente suggestiva. Dove il sangue torna a scorrere a fiumi e dove l'horror diventa perverso e allucinante tutto votato in fondo alla ricerca del piacere che per gli umani è troppo limitato mentre per i Cenobiti assurge a qualcosa che potrebbe sembrare un martirio continuo. Da questo punto di vista è speculare il milionario Voight in quella sua spregiudicata ricerca del piacere, dell’ossessione di andare oltre ogni limite estremo attraverso il dolore cambiandola con una più vaga e “spirituale”, un raggiungimento verso una forma altissima di potere per arrivare ad un colloquio diretto col Leviatano che passa ovviamente per il raggiungimento e il superamento risolvendo tutte le configurazioni della scatola di Lemarchand che dovranno essere vergate con un sacrificio umano per passare alla successiva fase.
Il progetto targato Hulu sicuramente rispetto a quello del '87 ha diverse e svariate differenze tutte in un qualche modo legate anche ai tempi post contemporanei, ad un cast di giovani, ad un andare incontro a scenografie (il palazzo-cubo come trappola alchemica) ed effetti speciali molto più complessi (le torture a cui vengono confinati alcuni di loro in particolar modo Voight e lo sfasamento temporale quando si viene trafitti dalla scatola).
In più di due ore il film alterna comunque un ultimo atto molto più frenetico quando finalmente tutta l'azione viene, con i pro e contro, gestita dentro il palazzo-cubo, ad un primo atto quasi votato sul sociale dove conosciamo fin troppo bene Riley, i suoi problemi dalle dipendenze e la sua paranoia quando si impossessa della scatola.
Forse uno degli elementi che più mi ha lasciato basito, anche se il film mi è piaciuto pur senza farmi impazzire, è quello di aver infilato questa postilla per cui si possono anche sacrificare gli stessi Cenobiti alla Configurazione dei Lamenti, andando totalmente contro il meccanismo di “sacrificio” e di sangue che i demoni stessi chiedono. Allo stesso tempo però la scena finale è così crudelmente deliziosa da accantonare alcune ingenuità.

domenica 20 novembre 2022

V/h/s 94


Titolo: V/h/s 94
Regia: AA,VV
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Un misterioso nastro VHS conduce una squadra di polizia S.W.A.T. alla scoperta di un culto sinistro, che colleziona materiale preregistrato dall'aspetto inquietante. Ogni video nasconde una storia e ne vengono visionati quattro. In Storm drain la giornalista di Channel 6 - Holly Marciano - indaga, assieme al cameraman Jeff, sulla leggenda dell'Uomo Ratto, una strana creatura metà uomo e metà topo. The empty wake racconta di una giovane donna, Hayley, sola di notte in una sala di pompe funebri, decisa a condurre una veglia funebre. Il tempo passa, senza che nessun visitatore acceda al locale, sino a quando la sua attenzione viene attratta da rumori provenire dall'interno della bara. The subject, propone un'unità di polizia che irrompe nel laboratorio di uno scienziato folle, il Dr. James Suhendra, intenzionato a trasformare le persone in cyborg. Infine, in Terror assistiamo alle attività di un gruppo di estremisti armati, denominato "First Patriots Movement Militia", che sta pianificando di assaltare un edificio federale facendo ricorso a una mostruosa creatura.

V/h/s 94 come sempre è una piccola antologia sporca e cattiva, lurida e piena di cose che nessuno vorrebbe mai vedere per questo la trovo una delle antologie horror migliori degli ultimi anni. Semplicemente è libera da ogni freno inibitore che tante altre serie per problemi di distribuzione, target da rispettare, non hanno quella presunzione e quel wtf che in questa saga invece naviga libero da ogni regola e schema. C'è anche da dire che non sono proprio tutti riusciti, ci sono i soliti alti e bassi ma qui con Storm e Subject si naviga molto in alto mentre tutti gli altri rimangono comunque ben al di sopra della sufficienza. Insomma una bella sorpresa dopo l'ultimo VIRAL del 2014 una delusione totale. Sette, bifolchi estremisti alle prese con qualcosa più grande di loro, rituali per svegliare i morti, creature che vivono nelle fogne è vengono adorati come una divinità e infine esperimenti a danno di esseri umani per i piani folli di un medico sadico e pazzo. Tutto questo poi come sempre per i mockumentary sporcando ed elaborando le riprese in formato vhs deperito con sputinature e salti di immagine disturbandola e spesso falciandola di netto per poi riprenderla.

martedì 1 novembre 2022

Tuo sepolcro...la nostra alcova


Titolo: Tuo sepolcro...la nostra alcova
Regia: Mattia De Pascali
Anno: 2020
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Sconvolto e depresso per la scomparsa della fidanzata Iris, brutalmente massacrata da un ignoto assassino, Aristodemo acquista una bambola sessuale di dimensione umana, chiamata Persefone. Aristodemo sperimenta quindi un progressivo stato delirante, tale da arrivare a convincersi che Persefone abbia preso vita. Mentre sprofonda in un vortice di perversioni sessuali sempre più spinte con la bambola, il killer che ha ucciso Iris è di nuovo in azione.
 
Dopo McBetter che non mi era piaciuto, De Pascali, emergente regista horror italico del panorama indipendente tira fuori questo simpatico dramma grottesco mischiando sesso, violenza, magia, esoterismo e necrofilia con sequenze slasher ricche di elementi gore e splatter, fra pugnalate, motoseghe, strangolamenti e corpi fatti a pezzi praticamente tutti a opera del killer e dove gli FX artigianali sono un notevole valore aggiunto . Il tutto però senza mai prendersi troppo sul serio creando anche qualche momento trash delizioso (il club sadomaso ad esempio) e delle performance forse troppo fuori dagli schemi dove sicuramente Benedetta Rossi nel ruolo della sexy doll che si trasforma in ninfomane, quasi sempre nuda, è la visione che il pubblico apprezzerà di più.
Dicevo delle performance limitative dello stesso attore/regista Lepori, e Alex Lucchesi rese troppo eccessivamente surreali da dialoghi non proprio all'altezza soprattutto nei toni e nella banalità di fondo. Il film comunque entra di merito in quelle produzioni che ammiccano al cinema estremo europeo soprattutto Joe D'Amato (Aristide Massaccesi) e il protagonista Aristodemo, Buttgereit, Schnaas e simili ed entra nella galleria di quei registi indipendenti dediti all'horror italiano come Alemà, Bianchini, Boni, Bosermann, Cristofaro, D'Antona, De Falco, De Feo, De Feudis, Dejoe, Frison, Gualano, Lepori, Liguori, Lombardi, Longo, Misischia, Monti, Paoletti, Pavetto, Pesca, Picchio, Ranzani, Ristori, Rosson, Scafidi, Scargialli, Sfascia, Tagliavini, Torre, Visani, e Zagagnoli.
L'opera dal canto suo mischiando ironia e violenza esplora parafilie, feticismi prendendosi qualche licenza poetica se ad esempio la trasformazione della bambola in cadavere ambulante sia frutto di un sortilegio o della pazzia del protagonista

domenica 9 ottobre 2022

Speak no Evil


Titolo: Speak no Evil
Regia: Christian Tafdrup
Anno: 2022
Paese: Danimarca
Giudizio: 4/5

La famiglia danese composta da Bjørn, sua moglie Louise e la loro piccola figlia Agnes, durante una breve vacanza in Toscana, fa la conoscenza di un'altra famiglia olandese: Patrick, la moglie Karin e il loro piccolo Abel. Rientrati in Danimarca, Bjørn e Louise ricevono una lettera d'invito da parte di Patrick e Karin, per trascorrere un week-end come loro ospiti in Olanda. Inizialmente incerti, decidono di accettare. Giunti a destinazione, dopo un incontro cordiale, alcuni atteggiamenti di Patrick e Karin mettono a disagio Louise, al punto che la coppia poche ore dopo decide di ripartire, in piena notte, senza avvisare.

Speak no Evil è un pugno nello stomaco di quelli così forti da toglierti il respiro e lasciarti a terra ad annaspare rimanendo in apnea per decine di secondi. E' un film con uno dei finali più sporchi, meschini e cattivi che seppur nella sua semplicità, nel cosa in fondo vuole comunicare, usa un meccanismo di scene tali da irretire e obnubilare protagonisti e pubblico.
Il segreto del film è la scrittura e ancora una volta lo fa indagando l'animo umano e le sue sfaccettature per quanto possa essere il mostro peggiore di tutti in ogni sua forma e diramazione.
Per questo al pari di FUNNY GAMES colpisce proprio perchè attacca le nostre sicurezze, le smonta e le destruttura sfinendoci e umiliandoci, provando una tale empatia e una tale verità in quanto accade e come viene narrato da lasciarci frastornati e ammutoliti.
Uno dei calvari più tosti e grotteschi visto negli ultimi anni, un film che devasta ogni tipo di speranza e dimostra come in alcuni casi non possa esistere un happy ending e di come il male non cesserà mai di esistere, di come sia pericoloso parlare con gli sconosciuti e di come ancora una volta accettare un invito possa compromettere la stessa esistenza, la propria e di chi ti sta vicino.

giovedì 29 settembre 2022

Barbaque (2021)


Titolo: Barbaque (2021)
Regia: Fabrice Eboué
Anno: 2021
Paese: Francia
Giudizio: 4/5

Pascal e sua moglie Sophie gestiscono da circa vent'anni una piccola macelleria locale. Sophie riversa il suo affetto per i clienti alla cassa e Vincent taglia la carne accuratamente selezionata con altrettanto amore.

Barbaque aka Some like it rare è una commedia grottesca sul cannibalismo, il veganismo e tutte le connotazioni che può prendere una crisi di coppia quando la propria macelleria viene attaccata da attivisti e da colleghi/amici che fatturano milioni con allevamenti intensivi dando antibiotici agli animali. E allora arriva il maiale iraniano..
La commedia Di Ebouè è intrisa di humor nero, gag, slapstick favolose, condita da toni grotteschi e scene torture e splatter convincendo per la sua incredibile ironia e freschezza nella messa in scena e nella recitazione.
Ebouè riesce a imprimere nella sua opera tantissimi temi, destrutturando non pochi stereotipi sull'estremismo alimentare e riuscendo a regalare delle scene infallibili per quanto concerne l'originalità, il ritmo, l'adrenalina e la violenza. Tutto questo però mescolato ad una politica mai bigotta o melensa ma sempre pungente e contemporanea. Un film davvero delizioso dove da anni non vedevo il tema del cannibalismo trattato con tale ingegno e satira salvo pochissime eccezioni.

lunedì 19 settembre 2022

Roundup (2017)


Titolo: Roundup (2017)
Regia: Kang Yoon-sung
Anno: 2017
Paese: Corea del Sud
Giudizio: 4/5

2004, Seoul, Corea. Jang Chen viene da Harbin, Cina. Da solo prende il controllo di una pericolosa gang coreana e diventa il gangster più temuto della città. E assieme alla sua spietata banda di delinquenti è disposto a fare qualsiasi cosa per arricchirsi. Il rude detective Ma Seok-do però brandisce i suoi potenti pugni per mantenere la pace: quando vede che Jang fa sprofondare il suo distretto nel caos, è costretto a escogitare un piano assieme alla sua squadra per sbarazzarsi del malvivente e dei suoi uomini per sempre.

Dong-seok è quel tipico attore coreano che adoro così tanto da poter guardare qualsiasi suo film anche se dovesse fare solo una comparsa. Sembra una specie, è in questo film manco a farlo apposta lo è, una copia del nostro Bud Spencer in cui peraltro qui tira schiaffoni come se piovessero ai delinquenti delle gang locali. Roundup tra l'altro prende spunto da fatti reali successi in Corea dove a spadroneggiare arrivavano clan di altri paesi, in questo caso la Cina e dove se venivano rimpatriati erano condannati a morte. In questo caos prolifico vige ovviamente la legge del più forte ed è interessante che Jang Chen, il criminale venuto da Harbin, se ne vada in giro con due ceffi anzichè una gang come il resto delle bande. L'opera prima di Kang Yoon-sung è un poliziesco d'azione davvero ben calibrato che riesce ad essere un thriller quando vuole e spezzare i toni con molta ironia e qualche scena grottesca nonchè le tanto e sopraffine slaptick coreane.
Ne esce un film calibrato al meglio dove la violenza è potente e senza eguali, il dramma convince, i toni da commedia fanno il resto e l'indagine e i continui combattimenti nonchè le relazioni tra la banda di poliziotti incaricata di stanare la setta di Harbin chiude il cerchio per un film infallibile sotto molti punti di vista.

martedì 23 agosto 2022

Boys-Season 3


Titolo: Boys-Season 3
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 8
Giudizio: 5/5

E’ passato un anno dagli eventi della seconda stagione, e tra i The Boys ed i Sette sembra essere stata raggiunta una sorta di tregua. Butcher deve ancora riprendersi dalla morte della moglie Becca, uccisa da un attacco d’ira di suo figlio Ryan, che sappiamo avere come padre Patriota e di avere ereditato da lui i suoi poteri.

I The Boys, ora, continuano a monitorare le azioni dei Super, individuando i più pericolosi e consegnandoli alla giustizia. Del gruppo, però, non fa più parte Hughie, ora al lavoro che Vic Neuman donna del Congresso che abbiamo scoperto essere colei che ha il potere segreto di far esplodere le teste di chiunque si opponga alla Vaught. Un potere di cui Hughie, però, non sa nulla.
Il giovane, invece, è convinto di lavorare per una buona causa e, soprattutto, di essersi allontanato dai modi di fare non sempre leciti del gruppo di Butcher, ormai formato solo da lui,Frenchie e Kimiko: anche Latte Materno ha lasciato la squadra, per passare più tempo con la figlia.
Le cose, però, stanno per cambiare: lo stesso Patriota è sull’orlo di una crisi di nervi, costretto ad interpretare negli eventi pubblici il ruolo dell’uomo ferito dalla scoperta delle origini naziste di Stormfront, mentre Starlight -ormai in coppia fissa con Hughie- riceve un’offerta che la mette in difficoltà.
The Boys è una delle serie più interessanti di genere mai viste finora e questa terza stagione sembra la ciliegina sulla torta a coronare le imprese descritte da Ennis ma riscritte da Kripke, il quale si sta spingendo verso orizzonti che divergono anche se non di molto dalla storia principale.
Boys piace tanto perchè è una scheggia impazzita, scabrosa, torpida, eccessiva, trash, straripante, dove si riescono a delineare e caratterizzare molto bene tanti personaggi, rendendoli stimolanti, empatici e ognuno con i suoi obbiettivi e le sue fragilità. Ci sono tante new entry, il politically correct viene ancora una volta respinto a priori e tutto sembra sul punto di esplodere dal momento che il composto V entra nelle mani dei the Boys, dove si scopre che provoca il cancro portando Butcher in stato terminale e diversificando in questa maniera la storia di Ennis per arrivare al destino di Ryan che speriamo non distrugga le attese con un finale troppo prevedibile.
Questa terza stagione arriva come un fulmine a ciel sereno in un momento di stagnazione delle serie tv dove ormai l'offerta risulta eccessiva e dove i veri prodotti di qualità in grado di lasciare qualcosa nel pubblico sono scarsi e inefficaci. Da questo punto di vista l'ottimo lavoro con questa stagione pone il punto su una delle realtà più vive e innovative che seppur trattando la tematica del super eroe riesce a dargli ancora una connotazione originale e piena di idee da sviluppare.


sabato 18 giugno 2022

Sam was here


Titolo: Sam was here
Regia: Christophe Deroo
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Sam è un venditore porta a porta che viaggia attraverso il deserto della California in cerca di clienti, ma la zona sembra deserta. Nel frattempo sua moglie non risponda alle telefonate. E' come se tutti lo stessero evitando e il suo unico contatto con il mondo esterno è una stazione radio locale. Il conduttore, uno strano personaggio di nome Eddy, sta prendendo alcune telefonate che denunciano un assassino di bambini a piede libero, spingendo gli ascoltatori a dare la caccia all'uomo, senza esitare a ucciderlo. Ben presto, Sam realizza di essere considerato lui stesso il killer che tutti stanno cercando...
 
Sam was here è un film furbetto che riesce però nei suoi 100' a mettere insieme una bella atmosfera che per qualche strano motivo mi ha fatto venire in mente solo per qualche secondo uno dei miei cult di riferimento Wake in fright dove anche qui c'è una sorta di landa desolata che pur non essendo nelle outlands australiane si trova nel deserto americano tra case assemblate nel peggiore dei modi e camper lasciati a marcire al sole. Ed è qui che il nostro protagonista inizierà il suo calvario e la sua discesa all'inferno. Come diceva il buon Matheson in IO SONO LEGGENDA , il libro non quella schifezza di film moderno, la normalità è un concetto di maggioranza: la norma di molti è non quella di uno solo. Sam inizierà a delirare dopo la totale assenza di stimoli, di incontri, di umanità, ma presto scoprirà l'orrore di essere messo al patibolo come capro espiatorio e vittima sacrificale..il film gioca bene sul vero elemento ad effetto..sarà lui o non sarà lui il killer che tutti i redneck stanno cercando e a cui riserveranno un trattamento di riguardo sciogliendolo nell'acido?