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domenica 26 novembre 2023

Carrier (1988)


Titolo: Carrier (1988)
Regia: Nathan J. White
Anno: 1988
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Ferito da una misteriosa creatura (...forse un Big Foot) il giovane Jake Spear contrae una sconosciuta infezione la quale, pur non arrecando a lui alcuna conseguenza, infetta qualsiasi oggetto con il quale egli venga a contatto innescando uno spaventoso fenomeno di smaterializzazione ai danni delle altre persone che quegli stessi oggetti toccano o usano. A Sleepy Rock, il paese nel quale il ragazzo vive, si scatena la paura. La diffidenza e il sospetto fanno scattare una indiscriminata caccia all'uomo della quale sono - ovviamente - vittime gli innocenti.
 
Strano e bizzarro. L'unico film di White cerca di districarsi su numerose tematiche con un budget ridotto, tanti attori buttati al macello e una confusione generale da cui è difficile staccarsi per cercare di analizzare appieno cosa stia realmente accadendo. Un film narrativamente spezzato con evidenti buchi di una sceneggiatura delirante, dove il tema della diversità seppur con delle buone intuizioni non riesce a dare quella continuità per tutta la durata del film. I costumi sono sacchi dell'immondizia e tute di plastica improvvisate, le due fazioni che Jake per difendersi cerca di mettere contro sono i rossi contro i neri. Seppur la scena dell'infezione su Jake ai danni di questa strana creatura di cui non viene detto più nulla sia ottima, il film sembra continuamente mettere l'accelleratore sul non sense, dove non vengono dette un sacco di cose ad esempio sull'importanza dei gatti e perchè questa infezione sembra inglobare qualsiasi tipo di materia dai libri, ai vetri a molto altro ancora.

Maledizione della Queen Mery


Titolo: Maledizione della Queen Mery
Regia: Gary Shore
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Nel 1938, nella serata di Halloween, la famiglia Ratch - papà, mamma e ragazzina aspirante ballerina per il cinema - si intrufolano sotto falso nome alla cena della prima classe del transatlantico Queen Mary, pur viaggiando in terza. La ragazzina riesce a ballare con Fred Astaire, ma la cosa finisce in tragedia.

Si sono spese tante parole su questo horror passato velocemente in sordina nei cinema. Una mossa che dal punto di vista degli elementi lasciava suggerire un'operazione mastodontica e interessante dal momento che i film con location navi maledette non hanno mai avuto un grosso successo finendo sempre nel dimenticatoio dell'horror.
Queen Mery sposta tanti passeggeri e insegue diverse storie in più piani temporali, mostrando spesso e troppo alcuni elementi che dovevano essere funzionali per creare colpi di scena, maggiore pathos e atmosfera finendo invece per essere regalati allo spettatore senza i doverosi passaggi e strumenti narrativi. Seppur con un fascino visivo pregevole e creando una vicenda macabra purtroppo e soprattutto nel finale non c'è una conclusione appropriata che riesca a sorprendere e dare una giusta conclusione con quanto tra le vicende della famiglia d'epoca e odierna il film cercava di costruire



Changeling-Season 1


Titolo: Changeling-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

La storia d'amore di Apollo ed Emma è una favola, fino a quando Emma scompare misteriosamente. In preda al lutto, Apollo si ritrova in un'odissea che sfida la morte attraverso una New York di cui non conosceva l'esistenza.
 
Changeling è il perfetto esempio di una serie che inizia molto bene diramando il suo intreccio in un arco narrativo appagante per poi complicarsi la vita e immettendo soluzioni e imprevisti che ne snaturano l'essenza e la forza principale. Se la storia d'amore iniziale riesce ad essere poetica ed elegante, in soli cinque episodi ci si riesce a complicare la vita. Si parla di horror ma in realtà è un thriller metafisico dove qualcuno ha tirato in ballo il figlio del diavolo mentre qui, quello che mi aspettavo era proprio lavorare sul "changeling" come sostituzione del bambino mentre invece l'elemento viene appena accennato. Ci sono troppe incongruenze, Emma che perde troppo velocemente il senno non riconoscendo più suo figlio, uno sconosciuto che sembra seguire e far impazzire diverse madri instillando loro dubbi mai spiegati fino alla fine e poi nell'epilogo quella dimora sperduta e gestita da questo manipolo di donne che odiano gli uomini e che rivestono un ruolo purtroppo confuso su quelli che sembrano essere degli intenti senza senso.

domenica 19 novembre 2023

When Evil lurks


Titolo: When Evil lurks
Regia: Demian Rugna
Anno: 2023
Paese: Argentina
Giudizio: 4/5

In un villaggio sperduto, due fratelli si imbattono in un uomo posseduto da un demone che sta per partorire il male incarnato. Decidono di sbarazzarsi dell'uomo, ma finiscono involontariamente per aiutarlo a scatenare l'inferno.
 
Folklore sudamericano. Argentina e sette regole su come comportarsi con i demoni.
Se sgarri paghi, pagano tutti e soprattutto pagano a caro prezzo i bambini o diventando vittime come un vaso di miele da cui si strappano carne e organi per essere mangiati oppure diventando gli stessi carnefici.
Il tema di una maledizione che colpisca bambini e animali è molto conosciuta soprattutto nell'horror e nella narrativa di genere. In questo caso Rugna con un budget modesto e attori dotati di una disperazione inusuale è riuscito a dipanare un dramma con un ritmo straordinario regalando alcune scene macabre, grottesche e parecchio gore.
Che sia uno degli horror dell'anno è pressochè scontato. Perde qualcosa nel terzo atto, nel teatro quando i bambini prendono il controllo. Crea un climax finale micidiale senza risparmiare nemmeno l'autismo e mostra come ancora la stregoneria, le maledizioni e la procedura per esorcizzare alcuni mali incurabili siano nelle radici della comunità.
Un film brutale e robusto che non intende risparmiare nessuno. Rugna è una bella rogna da tenere sott'occhio. Aterrados non era affatto male ma qui ha saputo superarsi. Aspettiamo con la bava alla bocca SATANIC HISPANICS che dovrebbe uscire a breve

Nightsiren


Titolo: Nightsiren
Regia: Tereza Nvotová
Anno: 2022
Paese: Slovacchia
Giudizio: 4/5
Una giovane donna torna nel suo paese natale in montagna in cerca di risposte sulla sua infanzia tormentata. Ma, mentre prova a scoprire la verità, antiche leggende cominciano a invadere la realtà, portando i suoi compaesani ad accusarla di stregoneria e omicidio.
 
Nightsiren è un dramma horror slovacco poco folkloristico in termini di miti ma molto attuale in termini di violenza sulle donne e misoginia. Un dramma che accomuna due donne, una che ritorna dal passato ed un altra condannata a vivere in quel presente che sembra detestare come se fosse una favola del medioevo. C'è la credenza rituale nelle streghe che cerca di contaminare con sferzate dai toni sovrannaturali il film ma in realtà è una critica attuale sugli atti di violenza ultra realistici ai danni delle donne usando come scusa antichi riti patriarcali.
Una società che condanna e banalizza la diversità, che cerca di intrappolare la propria popolazione in una maledizione tesa a rimanere intransigente e che non sembra mai voler voltare pagina per cercare di evolversi. Due universi mentali quelli di Sarlota e Mira che dovranno difendersi da un intero villaggio dove si parla di stregoneria, infanzia tormentata, eredità come esca per attirare Sarlota nel villaggio, abusi e violenza sui minori nonchè violenza domestica e patriarcato.
Il tutto con un realismo magico e alcune scene esteticamente toccanti come quando la protagonista di fronte alla cascata si toglie quello che non vorrebbe mai mostrare perchè finalmente e solo nel suo elemento magico può rimanere finalmente nuda senza sentirsi addosso gli sguardi di una comunità.

Suitable Flash


Titolo: Suitable Flash
Regia: Joe Lynch
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una psichiatra diventa ossessionata da uno dei suoi giovani clienti con personalità multiple.

Point BlankEverlyKnight of BadassdomMayhemChillerama.
L'ex Troma boy Joe Lynch ama i b-movie, ama Lovecraft, ama gli effettacci, ama lo splatter, i grindhouse e molte altre cose ancora che piacciono a loro volta a quasi tutti gli amanti del genere.
Qui certo c'è un'ispirazione lovecraftiana, una parodia del ruolo del terapeuta che commette tutti gli errori professionali possibili e ci sono tante altre cose divertenti da renderlo un panettone con canditi presi da tanto cinema anni '80 e '90 da Carpenter a Yuzna a Gordon.
Alla fine ha un buon ritmo, non è ben chiaro cosa voglia dimostrare se non far sprofondare la protagonista nei meandri della follia dove tutto ciò viene raccontato in medias res e dove tutto il susseguirsi della parabola prevede corpi sfondati, teste mozzate ma ancora ciarliere, blasfemi incantesimi e, per non farci mancare proprio nulla, persino qualche bella sequenzia di petting spinto della nostra con il suo giovane e deviato cliente.

Sorella morte


Titolo: Sorella morte
Regia: Paco Plaza
Anno: 2023
Paese: Spagna
Giudizio: 4/5

Nella Spagna del dopoguerra, Narcisa - giovane novizia dotata di poteri soprannaturali - arriva in un vecchio convento trasformato in scuola femminile per lavorare come insegnante. Con il passare dei giorni, gli strani eventi e le situazioni sempre più inquietanti che tormentano Narcisa finiranno per portarla a dipanare una terribile matassa di segreti che avvolgono il convento e ne perseguitano gli occupanti.
 
Ogni paese europeo per fortuna ha i suoi outsider. Plaza e uno di questi. Porta a casa un'altra firma elegante e inquietante prendendo uno stilema abbastanza abusato dimostrando come quando si ha la classe si è in grado di fare ciò che si vuole. Qui ci troviamo di nuovo di fronte ad un'opera mistica, goticheggiante, assolutamente reale nel suo racconto del passato e come sempre alle prese con un male difficile da identificare e decifrare. La clausura come scelta e condizione dove sembra comunque impossibile poter nascondere certi misfatti e violenze sessuali. Plaza dimostra ancora nella sua maniera artigianale di fare cinema come si possa far paura con i vecchi strumenti avvalendosi di una ricostruzione storica e con scenografie e attori sempre di altissimo livello

Supermarket horror


Titolo: Supermarket horror
Regia: Jim Wynorski
Anno: 1986
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un gruppo di amici decide di rimanere tutta la notte in un centro commerciale per fare baldoria. Durante la notte dovranno fare i conti con i robot guardiani adibiti alla sicurezza dei negozi. I robot in questione smettono di funzionare a dovere e cominciano a uccidere i ragazzi.
 
Piccolo gioiellino degli anni '80 reperito solo ora. Chopping Mall ha i suoi estimatori e detrattori.
Di certo vantava un tema interessante come i robot tecnologici per stanare i ladri nei centri commerciali. Una di quelle intuizioni che è prevedibilissimo capire come andranno ad evolversi i fatti. In questo caso un temporale colpisce i circuiti facendo diventare queste sorte di guardiani senzienti e con una voglia matta di dettare legge e ordine uccidendo tutti quelli che capitano alla loro portata. Ci sono i soliti teenager che non pensano ad altro che al sesso. Una festa proprio all'interno del centro commerciale sapendo bene che i guardiani sono in circolo e poi una sorta di guerra teenager vs robot che seppur lenta e senza accennare mai a qualcosa di non prevedibile, riesce ad intrattenere. Possiamo definirlo una sorta di slasher, c'è la violenza con la ragazza bruciata e l'altro che muore prendendosi la scossa oppure quello a cui viene tagliata la gola, ci sono i nudi, ci sono i robot, i raggi laser rosa shocking, le musiche synth-pop, e per finire c'è pure Dick Miller
Jim Wynorski potrà non dire nulla ma il signore in questione, dal 1985 ad oggi, ha diretto più di settanta film horror, thriller, roba erotica e così via, tutti rigorosamente di serie B, C, fino ad arrivare alla Z.

Orafo


Titolo: Orafo
Regia: Vincenzo Ricchiuto
Anno: 2022
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Tre rapinatori si introducono nella casa di campagna di una coppia anziana per saccheggiare il loro laboratorio di oreficeria. Scopriranno sulla loro pelle che i due vecchietti sono tutt’altro che innocui e finiranno con lo sperimentare l’esperienza più terrificante della loro vita. 

Salviamo gli horror italiani indipendenti. L'Orafo sembra più un omaggio a tanta roba già vista che invece voler dire qualcosa di nuovo e provare a smarcarsi dalle solite strategie commerciali.
Purtroppo non ci riesce per evidenti difetti di sceneggiatura ma al contempo seppur in un tritatutto già visto dove vengono assemblati come per un puzzle pezzi di sceneggiature di altri film, riesce perlomeno ad avere un buon ritmo anche se le scene nel bunker diventano davvero soporifere per evidenti aspetti e per quel voler essere troppo vicino ad alcune vicende dei rapinatori di cui non frega niente a nessuno. In realtà poi soprattutto nel terzo atto il film fa un ulteriore step con un climax finale imprevedibile quanto poco utile ai fini della storia. Home invasion, vecchi psicopatici, splatter, se vogliamo qualche accenno di gore, tentativo di creare una final girls ma stanandola quasi sul nascere e poi quell'omicidio nell'officina che non aveva davvero nessun senso.
Contando che i mezzi ci sono, speriamo che Ricchiuto riesca ad evolversi perlomeno in termini di scrittura.

Five nights at Freddys


Titolo: Five nights at Freddys
Regia: Emma Tammi
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Perseguitato da un trauma infantile mai superato, Mike passa da un lavoro temporaneo all'altro andando incontro a ricorrenti problemi comportamentali. Dopo essere rimasto nuovamente disoccupato e rischiando quindi di perdere l'affido della sorellina Abi, si trova costretto ad accettare un posto come guardia di sicurezza notturna in una pizzeria, chiusa al pubblico dagli anni 80, di nome Freddy Fazbear. Di notte Mike ha degli strani sogni, collegati in qualche modo ai bizzarri pupazzi animatronic che caratterizzano il locale e che sembrano nascondere segreti letali.
 
Ancora una volta un film che perde la sua anima aggrappandosi troppo alla sue denuncia sul sociale con la sparizione dei bambini e il loro impiego per dare vita a esseri cattivi. Qualcosa di tanto già visto come la lotta per la zia a ottenere l'affido esclusivo della sorella di Mike arrivando peraltro a minacciare di ucciderlo che in questo caso, senza le dovute spiegazioni, rovina ogni premessa che invece nell'altra tamarrata Willy's Wonderland almeno non accadeva buttando tutto su scontri tra protagonista e Animatronics. Qui tutto quando viene messo in scena prende una piega diversa come se la sceneggiatura stessa fosse stata rielaborata e riscritta da più mani.
La storia del padre della poliziotta poi è a dir poco imbarazzante dando gli intenti su cui avvolgere tutto il dramma della storia e finendo per rendere gli stessi mostri degli aiutanti dei bambini quando sin dall'inizio erano chiari ben altri scopi


Esorcista-Credente


Titolo: Esorcista-Credente (2023)
Regia: David Gordon Green
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Angela nasce sotto una cattiva stella. Vittima di un terremoto ad Haiti quando è ancora nel grembo materno, il suo stesso concepimento è legato a una dolorosa scelta paterna. Tredici anni dopo sembra una ragazza serena e perfettamente integrata, ma in segreto coltiva la speranza di comunicare con lo spirito della madre e, insieme all'amica Katherine, compie un rito magico proibito. Anziché con la madre di Angela, le due ragazze entreranno in contatto con un'entità maligna che si impossesserà del loro corpo. Per comprendere quel che sta accadendo alle figlie, i genitori delle ragazzine si rivolgono a Chris McNeil, madre di Regan, oggetto 50 anni prima di un celebre caso di possessione demoniaca.
 
David Gordon Green mi sta simpatico. I suoi esordi prima di passare all'horror non erano davvero niente male. UndertowPrince AvalancheJoe avevano un'atmosfera e una direzione tecnica notevole e molto piacevole. Poi ha fatto come si dice il botto e allora sono arrivati i compiti più difficili e progetti che forse non ha potuto nemmeno scrivere o supervisionare.
Il Credente, prequel che non comprendo vista la natura dei temi che sciorina, è l'opera peggiore che abbia diretto nell'horror. Visto al cinema, mi aspettavo almeno qualcosa quando invece è un film che ci mette tantissimo a partire con un primo atto che poteva tranquillamente non esistere.
E poi questo calderone di religioni, preti e sciamani per condurre non uno ma ben due esorcismi assieme (non ci vuole un genio per capire che è una pessima idea e si da ancora più potere alle forze del male). Un film sbagliato negli intenti con un padre e il suo conflitto religioso interno, un'evocazione da parte delle due ragazzine con una catenina in mezzo al bosco davvero insignificante.

Nun 2


Titolo: Nun 2
Regia: Michael Chaves
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Tarascon, Francia, 1956. Un sacerdote trova la morte in circostanze terribili e misteriose all'interno della sua chiesa davanti agli occhi del suo chierichetto. Suor Irene, ancora turbata dalla lotta contro il demone avvenuta pochi anni prima e raccontata nel primo film della serie, vive adesso serenamente in un convento, ma riceve la visita di un prelato: oltre a quella a Tarascon, ci sono state altre strane morti di preti e suore. È chiaro che il demone è tornato e sta seguendo un suo percorso con un obiettivo sconosciuto. Dato che padre Burke è morto, solo lei può affrontarlo. Benché riluttante, suor Irene si mette in viaggio accompagnata da suor Debra. Scoprirà che nella vicenda è coinvolto Marcel, suo compagno di lotta nel primo film, adesso lavorante in un collegio femminile, e che la mira del demone è puntata su un'antica reliquia che lo renderebbe ancora più potente: gli occhi di Santa Lucia.
 
James Wan ha aperto un vaso di Pandora con ben tre saghe accomunate. Perchè Nun è il terzo spin-off della saga principale di Conjuring-L'evocazione(2013), che dopo i primi due film di ANNABELLE lanciandosi nelle origini del demone Valak, antagonista di Conjuring 2-Caso Enfield(2016) e di cui poco dopo l’uscita al cinema, si vociferava di un possibile spin-off sulla figura di questo demone.
Solo che se nel primo capitolo almeno qualche elemento insidioso c'era e la vicenda con le suore non era poi così male seppur in totally mainstream con un pubblico di giovani focalizzato sull'horror moderno da cinema fedele ai jump scare. Qui invece purtroppo non convince fin da subito la storia, il film non prova mai a fare paura, gli stessi personaggi del primo capitolo come il contadino Marcel qui caratterizzato peggio che mai e con dei pessimi ascendenti che non sono riusciti a riproporre nulla del primo capitolo, che seppur un filmetto da quattro soldi, almeno ci provava a mettere in scena qualcosa.

mercoledì 18 ottobre 2023

No one will save you


Titolo: No one will save you
Regia: Brian Duffield
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Brynn è una giovane donna vitale e piena di passioni. Trascorre le giornate in una casa isolata, la sua casa d'infanzia, dove scrive, si dedica al modellismo, balla e cucina. Quando però deve raggiungere il centro cittadino e relazionarsi con gli altri, qualcosa cambia: diventa improvvisamente impacciata, impaurita e tutti sembrano odiarla. Brynn torna così a rifugiarsi nella sua solitudine tra le mura domestiche, unico luogo in cui sembra trovare un po' di serenità. Almeno fino a quando una creatura misteriosa non fa irruzione nella sua casa e nella sua vita, rompendo definitivamente la sua tranquillità. Da questo momento in poi, Brynn non potrà che difendersi e tentare di fuggire a un invasore che sembra riuscire a raggiungerla ovunque.
 
Ormai la Disney sembra aver ampliato le sue vedute, percependo che l'horror è un genere prolifico che piace a tutti. Quindi perchè non scommetterci come per Barbarian.
Qui però si tratta di alieni, di una possibile invasione, di una final girl disposta a tutto pur di non vendere cara la pelle. Sembra un remake di un film degli anni passati e infatti già dall'atmosfera che da diversi elementi come la casa e le strade in mezzo alla campagna, il film sembra proprio suggerire un film con gli stessi elementi ma più moderno.
Chi è davvero il mostro sembra suggerire l'evolversi della storia come lo era per il sopracitato film.
Brynn è una macchina da guerra proprio perchè macchiata di un crimine orrendo e avendo così tutta la vita legata a questo tragico episodio. Per questo l'alieno in sè caratterizzato molto bene perchè nei suoi silenzi cerchiamo di capire davvero cosa voglia dal genere umano, di certo non deflagrarlo ma controllarlo facendogli vivere ciò che vuole senza sentimenti di rabbia o di odio, facendo diventare l'essere umano un automa che può provare solo piacere e fare del bene. Scenografie davvero mozzafiato come alcune creature e il controllo degli umani tramite il raggio delle navicelle aliene.
Il risultato ottimale è sicuramente dovuto al talento come sceneggiatore di Duffiel che aveva firmato Love and monsterUnderwater e Babysitter

Rosa di ferro


Titolo: Rosa di ferro
Regia: Jean Rollin
Anno: 1973
Paese: Francia
Giudizio: 4/5

Durante una passeggiata, una giovane coppia finisce per fare all'amore in un cimitero restando intrappolata, di notte, nel lugubre luogo.

"Morendo, mentre dormiva, avvertì l'esperienza viva in un sogno. Il suo sogno era un'onda, che si arrampicava sulla spiaggia. L'onda che si ritraeva. I tuoi occhi, nei suoi occhi. Le tue labbra, nelle sue labbra. È a te che dedico la fine della vita. A te che piangerai fino a dar voglia di piangere anche a me."
Ci si conosce ad un evento, ci si innamora subito e poi si decide di provare qualcosa di diverso, forse per stupire la partner, o forse semplicemente per ritagliarsi un momento intimo idilliaco all'interno di una cripta. Due protagonisti, quasi solo una location (il cimitero) se non contiamo quel rincorrersi vicino al treno e per finire poche comparse. E' un horror ma di quelli poetici, intellettuali, melodrammatici dove in fondo i nostri due scappano, litigano, si picchiano e fanno l'amore in un contesto in cui la realtà gli sta sfuggendo di mano in una storia drammatica di amore estremo.
Gli eventi appaiono in maniera bizzarra, questo perdere la bussola non sapendo orientarsi nel cimitero da l'incipit alla trasformazione della ragazza "Non temere, i morti sono nostri amici e qui troveremo il nostro cammino. Solo e soltanto qui." Da quel momento la sua totale perdita di controllo che finirà in maniera inaspettata. Francoise Pascal è di una bellezza tale da incantare lo spettatore senza contare le scene di nudo e in quell'intro e finale sulla spiaggia così evocativo e intenso.

Talk to me


Titolo: Talk to me
Regia: Philippou Brothers
Anno: 2022
Paese: Australia
Giudizio: 3/5

Un gruppo di amici apre per sbaglio un portale con il mondo degli spiriti mettendo così tutti in pericolo.

Talk to me visto al cinema, è quel film fatto dai registi che arrivano da youtube etc etc etc
Analizzato per quello che è il film secondo me è più che mediocre. Certo avercene di roba del genere che strizza l'occhio e immerge di nero le pupille di un pubblico teen. Ed è anche vero che di fronte ad un panorama come quello di quest'anno non così indimenticabile fa la differenza.
Parte anche molto bene, crea quell'atmosfera casalinga di questi giovani che non sanno più cosa inventarsi per divertimento. E badiamo bene, un divertimento come sempre portato all'estremo come a voler sfidare coraggio, volgarità, pudore e dignità. Così scopriamo quella che proprio tra le tante trovate sembra essere la meno originale. La paura di fatto arriva in pochissimi momenti, come la scena del cervo iniziale e le testate di Riley. Si poteva lavorare di più a livello antropologico sulla mano e soprattutto la parte finale prima del climax con lei che combatte contro suo padre non solo non funziona ma non si può proprio vedere.

Garbage pail kids movie


Titolo: Garbage pail kids movie
Regia: Rod Amateau
Anno: 1987
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Un antiquario custodisce, tenendolo ben chiuso, un misterioso bidone dell'immondizia che viene accidentalmente scoperchiato dal giovane assistente Dodger, liberando le strane e disgustose creature in esso contenute. Queste si rivelano tuttavia preziose nell'aiutare il ragazzo a sgominare un bullo di quartiere e la sua banda.

Negli anni '80 in diversi film fantasy weird c'è stato spesso un antiquario che all'interno del negozio teneva "cose preziose" e spesso e volentieri pericolose. Certo c'è da ammettere che non le nascondevano quasi mai bene, come in questo caso un bidone sopra un piano di un mobile quasi in bella vista. All'interno un blob verde che darà vita ad una selezione accurata dei tanto amati Sgorbions. Eh sì ho scoperto tardi e me ne pento l'esistenza di questo film che non ha mai avuto a quanto pare un doppiaggio in italiano. Infatti si trova solo sub ita. Abbastanza lento, si vede che alla regia non c'è un outsider come Dante. Seppur il film non si prenda troppo tempo prima di partire, c'è da dire che i personaggi sono il punto debole principale con Dodger che non convince e non ha quella spocchia che altri giovani attori come lui avevano in quegli anni in questo genere di film.
I bulli sono altrettanto ridicoli. Ma ora veniamo a loro a quelli che potevano essere i protagonisti senza di fatto esserlo mai. Animatronic interpretati da nani che indossano inquietanti maschere animate da John Carl Buechler. Sono pochissimi e soprattutto compaiono a sprazzi con una delle scene più trash in assoluto come quella in cui ballano. Il problema è che al di là di qualche movimento o battuta manca completamente la loro peculiarità ovvero l'essere grotteschi, volgari e sboccati senza violenza e irriverenza


Totally Killer


Titolo: Totally Killer
Regia: Nahnatchka Khan
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una ragazza rischia di rimanere bloccata nel passato: per tornare al presente dovrà sconfiggere un killer.
 
Totally Killer strizza l'occhio a diversi slasher che a loro volta devono tutto a SCREAM di Craven.
Abbiamo il killer mascherato, omicidi del passato mai risolti e una ragazza esageratamente tenuta sotto controllo dai genitori. Risultato. Quello che non ti aspetti almeno come incidente scatenante. Poi mischiamo tutto con una macchina del tempo e il risultato è un film che si sposta di circa trent'anni, prova delle soluzioni interessanti, non lesina con il sangue e prova a far ridere.
Anche se in alcuni dialoghi è abbastanza banale e la scelta degli attori non sempre funzionale, l'aspetto del film che più se la gioca è proprio questo sconvolgere il passato con degli effetti sul futuro che Jamie si ritroverà a dover sistemare senza avere il totale controllo di come saino andate le cose, banalmente seguendo tutto grazie al podcast dove nel presente venivano spiegate le morti del passato.


Nun


Titolo: Nun
Regia: Corin Hardy
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Abbazia di St. Carta, Romania, 1952. Una giovane suora, dopo essere stata a contatto con qualcosa di misterioso e terribile, si impicca chiedendo perdono al Signore. Città del Vaticano: l'esperto padre Burke è incaricato da alti prelati di investigare su quanto accaduto in Romania perché le cose non sono chiare e si sospetta che ci sia sotto qualcosa di sinistro. Dato che si tratta di un convento di clausura, il suo accesso avrà dei limiti e l'indagine sarà complessa. Perciò ad accompagnarlo c'è sorella Irene, una giovane novizia che, in un convento inglese, deve ancora prendere i voti. Irene è perplessa, non capisce perché è stata scelta, ma Burke la convince che se il Vaticano l'ha scelta è stato a ragion veduta.
 
James Wan ha aperto un vaso di Pandora con ben tre saghe accomunate. Perchè Nun è il terzo spin-off della saga principale di Conjuring-L'evocazione(2013), che dopo i primi due film di ANNABELLE lanciandosi nelle origini del demone Valak, antagonista di Conjuring 2-Caso Enfield(2016) e di cui poco dopo l’uscita al cinema, si vociferava di un possibile spin-off sulla figura di questo demone.
The Nun fa parte di quel filone di horror commerciali destinati a non fare paura ma richiamare più teenager possibili nelle sale. Anche perchè basti pensare che tutti gli horror davvero d'effetto non stanno più uscendo al cinema.
Però a differenza dei lunghi filoni con varie sotto trame di appartenenza, qui la storia è abbastanza curiosa, ci porta in un convento, in un posto isolato, mette assieme tre personaggi molto diversi, soprattutto il pastore. La tensione in questo film non manca di certo, i jump scare fanno il loro ma senza esagerare come ci si poteva aspettare e gran parte dell'atmosfera è proprio interna al monastero dove cominciano a capitare eventi soprannaturali e le suore che vi dimorano sembrano più tetre dello stesso Valak.
Un mistero da risolvere, alla fine The Nun si foraggia di creare una propria mitologia demoniaca forte intersecandola in parte con gli altri capitoli delle saghe puntando sugli esorcismi, la magia e molto altro ancora.

martedì 17 ottobre 2023

Let Us Prey


Titolo: Let Us Prey
Regia: Brian O'Malley
Anno: 2014
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 2/5

Un misterioso straniero viene fermato all'interno di una stazione di Polizia dove comincera' a controllare le menti di chi gli sta accanto.
 
Gli horror nelle prigioni sono sempre affascinanti, perchè hanno un'unica location dove sembra entrare il marcio che c'è in giro. DISTRETTO 13 su tutti, poi i vari Last Shift, EATER di Stuart Gordon. Ora trovandoci di fronte ad una produzione british mi aspettavo davvero molto di più.
E'un film sbagliato secondo me negli intenti dove il punto più debole per assurdo è proprio il misterioso straniero che non comunica e non riesce a empatizzare con lo spettatore.
Lo stesso discorso vale anche per la protagonista, per i suoi incubi, per il fatto di essere stata mandata lì dove trova colleghi che la scherniscono e dove il superiore ad un certo punto deraglia del tutto tale da diventare un villain quasi sotto certi aspetti improvvisato per la dinamica con cui si sviluppa la narrazione nel film. Le vittime fanno a gara per cercare di far più schifo e nascondere colpe inenarrabili come aver investito da ubriachi una povera fanciulla, aver massacrato di botte la propria moglie. In tutto questo con una coppia di agenti che appena può cerca di scopare il più possibile. L'uomo misterioso che all'inizio del film arriva direttamente dal mare con i corvi che sembrano vegliare su di lui e questa sua calma e capacità di leggere le menti altrui.
Un film pasticciato, vuoto e sterile per il fatto di ingranare marce nel nulla cosmico.

Pet Sematary-Origin


Titolo: Pet Sematary-Origin
Regia: Lindsey Beer
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Jud Crandall sogna di lasciarsi alle spalle la sua città natale di Ludlow, nel Maine, ma ben presto scopre degli inquietanti segreti sepolti al suo interno ed è costretto a confrontarsi con un'oscura storia familiare che lo terrà per sempre legato a Ludlow.
 
Il film dei wtf più grossi degli ultimi anni. Innanzitutto partiamo dall'incipit con David "cazzo c'entra" Duchovny in mezzo ad un bosco che porta a spasso il cane che ovviamente finirà male.
Da qui nascono i segreti sepolti, una vicenda che poteva tranquillamente spiaggiarsi su ottime e concrete possibilità di fare meglio vista la vasta gamma di contenuti del romanzo di King.
Invece tutto è puerile, c'è un villain tremendo che essendo stato sepolto dal padre David finisce per diventare una sorta di ghoul in cerca di vittime a metà tra l'essere cosciente e totalmente preda dei suoi impulsi. E' un film sbagliato nella sua evoluzione. Il padre pur sapendo che il figlio sta decimando Ludlow non sembra fare una piega avallando la sua causa come se fosse una sorta di vendetta dopo quanto subito in Vietnam. Se un minimo il film avesse attinto nella sceneggiatura dalle oscure leggende folkloristiche e mitologiche degli indiani o dai miti della frontiera ci saremmo trovati di fronte a un altro film di sicuro più suggestivo e con altri contenuti.