Titolo: Void
Regia: Jeremy Gillespie
Anno: 2016
Paese: Canada
Giudizio: 3/5
Nel bel mezzo di un giro di controllo
di routine, l'ufficiale Daniel Carter si imbatte in una misteriosa
figura intrisa di sangue in un tratto di strada deserto. Subito
accompagna il giovane nel vicino ospedale, scoprendo che qui gran
parte dei pazienti e del personale sta trasformandosi in creature
ultraterrene. In poco tempo, i due si uniscono con altri due
cacciatori, alla ricerca del responsabile di tutto. Ha inizio così
per Carter un viaggio infernale nei sotterranei dell'ospedale in un
disperato tentativo di porre fine a quell'incubo prima che sia troppo
tardi.
The Void è un film horror
maledettamente affascinante riuscito però solo a metà. Un omaggio
al cinema sci-fi degli anni '70 e '80 condito da formidabili scene
splatter e dal retrogusto "grindhouse".
Un film che scorre su più binari,
mettendo in scena diversi personaggi, tutti in un'unica location,
mischiando i generi e concentrandosi sulla spettacolarità e la
suggestività delle immagini come accadeva per Baskin.
Entrambi hanno l'unica pecca di trovare
una narrazione troppo macchinosa, in cui peraltro lo spettatore non
si concentra e non si appassiona più di tanto per lasciarsi cullare
dalle straordinarie creature e dal body horror che come in questo
caso confeziona creature e tentacoli a gogò per dare luce ad un
rituale che raggiunge il culmine in un'orgia gore devastante come
capitava per il film di Evrenol.
Debitori di Cabal,
Baskin
e tutta una cosmologia fantascientifica suggestiva quanto
apocalittica legata all'orrore cosmico.
The Void è stato scritto e diretto da
Jeremy Gillespie e Steven Kostanski, entrambi membri del collettivo
canadese Astron 6, fondato nel 2007 dallo stesso Gillespie insieme ad
Adam Brooks. Astron 6 ci ha regalato una serie di pellicole che
mischiano horror e humor impiegando toni sopra le righe: fra i titoli
sfornati da questa compagnia di produzione voglio ricordare almeno
Editor,
Father's
day ed'è stato prodotto
da Cave Painting Pictures, una compagnia da portfolio pressoché
inesistente, e JoBro Productions & Film Finance, che ha invece
all’attivo alcuni titoli riguardanti il genere horror:
Extraterrestrial
e VVitch.
Cominciando in media res, Gillespie non
perde molto tempo con le caratterizzazioni spingendo già
l'acceleratore e inserendo il tema della gravidanza e delle nascite
come concime per la trama.
L'assedio iniziale, il finale
suggestivo, gli omaggi che rimangono scollegati lasciando sempre di
più da parte l'originalità per puntare su scelte di fatto
funzionali ma un pò ridondanti, sono solo alcuni degli ingredienti
sfruttati nell'impianto narrativo.
Come esperimento esoterico rimane
comunque un gioiellino da ammirare per tutti i fan del genere.