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martedì 6 giugno 2023

Mandalorian – Season 3


Titolo: Mandalorian – Season 3
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Il Mandaloriano Din Djarin è in possesso della Darksaber, che ne farebbe il leader della sua gente, ma è anche caduto in disgrazia per essersi tolto l'elmo, infrangendo un dogma della sua fazione. L'Armaiola sostiene che esiste un solo modo di ritornare sulla Via, bagnarsi nelle acque di Mandalore, ma il pianeta è una distesa di rovine e secondo Bo Katan si tratta di un'impresa disperata. Accompagnato dal piccolo Grogu, Din Djarin si inoltra comunque tra gli abissi del pianeta perduto della sua gente e dà inizio a un percorso di redenzione, che investirà non solo lui ma tutto il suo popolo.
 
Sembra una maledizione quella dei sequel delle stagioni di una delle serie tv più belle degli ultimi tempi. Mandalorian purtroppo vittima in parte di un fan service sempre più invischiato commette sicuramente alcuni errori che poteva di certo risparmiarsi prendendo Vie di fatto sbagliate o poco funzionali in termini di narrazione. Si punta di nuovo e tanto sul rapporto tra Grogu e Din Djarin dopo la fine della seconda stagione per l'addestramento jedi del bambino con Luke Skywalker.
Si punta poco anzi pochissimo sulla vicenda Mandalore senza mai analizzarne i processi e le vicissitudini al suo interno, preferendo ripiegare su facilonerie che servono spesso e volentieri a dare solo minutaggio agli episodi. Mentre nelle prime due stagioni uno dei punti forti era la compattezza con il gusto per racconti più brevi e compiuti, qui spesso si deraglia arrivando a dare una continuità narrativa per poi spezzarla a metà inserendo episodi come quello dove Din e Bo Katan si recano su un pianeta in cui vengono impiegati come una coppia di detective alle prese con un personaggio che sta modificando le AI di alcuni robot facendoli disertare dalle loro mansioni.

Lair


Titolo: Lair
Regia: Neil Marschall
Anno: 2022
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

Quando il pilota della Royal Air Force, il tenente Kate Sinclair, viene abbattuta in Afghanistan, trova rifugio in un bunker sotterraneo abbandonato dove vengono risvegliate armi biologiche create dall'uomo, metà umane e metà aliene.
 
Sembra che qualcuno si stia dimenticando dell'autore inglese che ci ha dato tanta manna dal cielo negli ultimi anni sapendo consolidare con le sue doti e i suoi elementi di genere l'action horror.
The Lair è il film sicuramente costato meno, dove anche i nomi all'interno sono quasi tutti sconosciuti e la trama è quanto di più irrilevante possa esserci. Però come tutte le opere del maestro (di cui rimango uno degli unici al mondo a preferire il suo Hellboy(2019) a quello di Del Toro) Lair si fa apprezzare per essere un b movie. Mostri fatti molto male, scene posticce, un'insieme di clichè dai laboratori sotterranei, ai cattivi terroristi, ai russi e i loro esperimenti sugli afgani, ai mostri chiusi in capsule da decenni che aspettano solo di essere risvegliati e via dicendo.
The Lair vive nel bisogno dei regista di continuare a confrontarsi con gli scenari e le trame a lui più congeniali. Certo questo sembra veramente un prodotto che se non lo sapevamo mai avremmo detto che fosse di Marshall ma ultimamente è così, sperando di rivederlo presto cavalcando idee più ispirate e con un maggiore budget.

sabato 13 maggio 2023

Deadstream

Titolo: Deadstream
Regia: Winter Brothers
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Shawn Ruddy, influencer caduto in disgrazia e schiavo dei suoi follower, decide di riguadagnare la popolarità perduta con lo stunt più esagerato possibile. Promette di passare la notte nella casa infestata più celebre della zona senza mai scappare - pena l'annullamento del contratto con lo sponsor - e promette di registrarsi in diretta streaming mentre esplora la villa abbandonata. Il suo arrivo, però, risveglia uno spirito malvagio in cerca di vendetta.
 
Deadstream è un mockumentary di quelli che potevano se non altro avere ottimi spunti per rendersi simpatici. Il fenomeno degli youtuber (così come molte altre piattaforme e social più recenti) ormai pur di fare visual e cercare nuovi iscritti sono capaci di fare qualsiasi cosa arrivando a perdere la dignità come in tanti hanno già fatto o continuano a fare. Shawn Ruddy il protagonista, che poi è lo stesso Winter attore e regista, fa di tutto per stare antipatico e in questo il film ci aveva visto bene con delle belle premesse dando però troppo per scontato il fatto che andrà a bussare alla porta sbagliata.
Il personaggio di Chrissy non funziona in termini di fedeltà alla materia narrativa e poi i jumpin scare nel finale, per fortuna almeno old school, non riescono a infondere un'atmosfera di tensione al ritmo e alla trama. Bisogna anche riconoscere ai Winter Brothers dopo l'ottimo segmento To Hell And Back di V/H/S/99
di provare almeno ad essere dissacranti e politicamente scorretti mandando in vacca e all'inferno questi personaggi scriteriati che ora più che mai inquinano la rete in cerca di un ascolto per sedare le loro lacune mentali.

Tank


Titolo: Tank
Regia: Scott Walker
Anno: 2023
Paese: Nuova Zelanda
Giudizio: 2/5

Dopo aver misteriosamente ereditato una proprietà costiera abbandonata, Ben e la sua famiglia liberano accidentalmente un’antica creatura, da tempo dormiente, che ha terrorizzato l’intera regione – compresi i suoi stessi antenati – per generazioni.
 
Tank è quel tipico horror sconosciuto che parla di mostri, creature feature, e per questo è doveroso da parte mia guardarlo a priori al di là di quello che sarà il risultato. E' la risposta è un ni, un film con una bella atmosfera, un incipt scandaloso che anticipa tutta la mistery che tutto il primo atto cerca di raccontare anche abbastanza bene se non con qualche momento di noia in cui il ritmo fa fatica a procedere. Ho apprezzato la scelta di mostrare i mostri il più tardi possibile, non ho apprezzato come sono stati realizzati anche se almeno non sono poi così esagerati e la final girl finale che per difendere la family massacra come se non ci fosse un domani non è credibile.
La parte però tra il cottage e la spiaggia prima che l'invasione rettile abbia inizio ha qualcosa di interessante e ammorbante, quasi come se solo da molto lontano richiamasse qualche eco di quell'orrore cosmico che tanto ci entusiasma.

Winnie the Pooh-Blood and Honey


Titolo: Winnie the Pooh-Blood and Honey
Regia: Rhys Frake-Waterfield
Anno: 2023
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 2/5

Nel bosco denominato dei 100 acri, il piccolo Christopher incontra strani personaggi, via di mezzo tra esseri umani e animali: tra questi sono presenti l'orso Winnie Pooh, il maialino Piglet (Pimpi), il Gufo, il Coniglio e l'asinello Eeyore (Ih-Oh). Si prende cura di loro, nutrendoli e insegnandogli a parlare. Passata l'adolescenza, per proseguire negli studi Christopher si trasferisce ed abbandona al loro destino le creature che, durante un rigido inverno, per sopravvivere sono costrette a cibarsi di Eeyore. Trascorsi cinque anni, Christopher torna nel bosco, assieme alla fidanzata, per scoprire che fine hanno fatto i suoi "amici d'infanzia". Pooh e Piglet sono diventati aggressivi e violenti, odiano gli uomini e catturano Christopher dopo aver ucciso la sua compagna. Nel frattempo Maria - in terapia dopo una traumatica esperienza con uno stalker - assieme a cinque amiche si reca, per trascorrere una vacanza, in una casa vicino alla foresta dei 100 acri. Le ragazze finiranno inevitabilmente al centro di una spietata caccia, condotta da Pooh e Piglet, trasformati in aggressivi, violenti e sanguinari predatori di esseri umani.

Lo slasher di Waterfield nonostante sia un super low budget avrà sicuramente ottenuto successo al botteghino visto quanto ha fatto parlare. Il film è ahimè molto debole, se dobbiamo limitarci a trovare come unica scena perlomeno interessante il prologo animato dove scopriamo che visto l'abbandono di Robin, i suoi amichetti del bosco sono diventati cannibali mangiandosi a vicenda.
E' un film senza mordente girato in 10 giorni dove neppure le maschere dei presunti mostri sono ridicole e i momenti wtf in cui seguiamo le gesta disperate di un manipolo di ragazze sembra portare a esiti nefasti e assurdi. Come la ragazza trovata incatenata, una sorta di divertimento per Piglet che per vendicarsi comincia a sparare a destra e a manca, la stessa prigionia di Robin che liberato dalle ragazze non apporta quasi nessun aiuto e via dicendo in un film girato in due location dove visivamente più che torture e slasher con pessimi effetti come la scena del massacro dei bifolchi ad opera di Pooh.

martedì 18 aprile 2023

Dungeon & Dragons-L'onore dei ladri


Titolo: Dungeon & Dragons-L'onore dei ladri
Regia: John Francis Daley, Jonathan Goldstein
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Edgin e Holga si trovano in una prigione nelle lande innevate della Valle dal vento gelido, a Nord della catena montuosa del Dorso del mondo. A Sud dei monti si trova la più mite Costa della Spada, dove si ergono le più grandi città del mondo di Faerûn. Edgin e Holga sono finiti in galera dopo un colpo andato male, a cui Edgin ha partecipato per rubare la tavoletta del Risveglio, necessaria a resuscitare la moglie uccisa con una lama di Thay. Troveranno presto il modo per evadere e ricongiungersi alla figlia di Edgin, che però è ora accudita dal loro ex alleato Forge, un astuto truffatore che, alleatosi alla maga rossa Sofina, ha ottenuto una posizione nobiliare nella città di Neverwinter. Per sventare i piani dei due la banda si mette alla ricerca di un elmo capace di annullare i sigilli magici, ma non è un'impresa semplice, tanto che avranno bisogno dell'aiuto del paladino Xenk.
 
Forse sono l'unico nel multiverso a non aver amato questa trasposizione del gdr. Sarà perchè non sono un particolare amante delle parodie. Sarà perchè pur essendo un nerd atipico ho una difficoltà ad approciarmi a questo stile di recitazione che pur di non prendersi sul serio, gioca spesso sugli stereotipi più blandi sembrando SHREK (con tutto il rispetto) in chiave farsesca e con meno stimoli e colpi di scena. Gli eroi che anzichè mostrare polso, carattere e muscoli sono degli adolescenti, il guerriero fiero di sè di colore, il buffone di turno (ormai Hugh Grant sembra avercelo stampato addosso negli ultimi film) e un bestiario di creature che non vediamo mai ma che sembrano servire per giustificare azione becere per poi uscire di scena. Al contempo anche il linguaggio nel suo essere pretenzioso e troppo spinto nel cercare di rendersi poco serio per provare a suscitare anzichè ilarità per lo più imbarazzo. E così il film continua ad avvalersi di questo impianto narrativo nei dialoghi senza contare che si passa da una location all'altra con un velocità impressionante lasciando spesso la sensazione di aver seminato senza raccoglierne nulla di fatto.


Devil Conspiracy


Titolo: Devil Conspiracy
Regia: Nathan Frankowski
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il laboratorio biotecnologico più potente del mondo è finalmente riuscito a clonare grandi personaggi storici con una sola goccia di DNA. Da allora organizza aste clandestine per cloni di Michelangelo, Galileo e Vivaldi. Questo laboratorio è nelle mani di un culto satanico che ha appena rubato la Sacra Sindone di Torino. In altre parole, hanno appena rubato il DNA di Cristo. Rapiscono anche Laura, una studentessa americana di storia dell'arte, e uccidono un prete. Quest'ultimo, prima di esalare l'ultimo respiro, supplica l'arcangelo Michele di usare il suo corpo per impedire l'indicibile: l'inseminazione di Laura affinché partorisca il clone di Cristo. Un clone che servirebbe come ultima offerta al diavolo in modo che torni sulla Terra.
 
Davvero una trashata sorprendente l'operazione milionaria che ha portato alla luce tale abominio.
Quando uno pensava di averle viste tutte, invece arriva sempre quel prodotto pronto a spiazzarti in questo caso poi essendo in alcune scene girato a Torino, la mia città, sono rimasto ancora più sorpreso e basito. Un'opera bizzarra, esageratamente ostinata nel suo cercare di credere in un assunto già di per sè fuori da ogni logica pur per un film horror sovrannaturale con rimandi alla fantascienza e alla biotecnologia. L'unico aspetto interessante è questa pratica divinatoria da parte dei seguaci della setta di riuscire a clonare personaggi storici. Una follia ma che almeno non si era mai vista.
Tutto il resto è un disastro immondo dal furto della sindone dove Liz, l'inviata di Lucifero, ruba la spada di un'opera per cominciare a uccidere i guardiani del tempio. Si passa ad un finale con tanto di sparatoria nell'azienda biotecnologica dove vengono seviziate donne nelle gabbie e dove creature dell'altro mondo sembrano obbedire a Lucifero uccidendo membri della setta con tute e mascheroni da b movie anni '90. Ma la perla è l'Altro Mondo dove vediamo Lucifero incatenato prima che venga liberato, dove l'arcangelo viene fatto precipitare e dove anime di donne e bambini vagano in un limbo senza un perchè, sperando di essere liberati in una location che non perviene mai di fatto ma facendo solo un confuso lavoro in c.g dove non vediamo e non capiamo niente.


Shazam-Furia degli dei


Titolo: Shazam-Furia degli dei
Regia: David F. Sandberg
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 1/5

Dotati dei poteri degli dei, Billy Batson e gli altri membri della famiglia adottiva con cui vive stanno ancora imparando a destreggiarsi tra la vita adolescenziale e quella di supereroi adulti. Si ritroveranno però a fronteggiare le Figlie di Atlante, un vendicativo trio di antiche divinità giunte sulla Terra alla ricerca della magia che è stata loro rubata molto tempo prima. Così Billy, alias Shazam, e la sua famiglia, torneranno in azione per impedire loro di usare un'arma che potrebbe distruggere il mondo.
 
Il primo Shazam era stata una mezza sorpresa per un film di fronte a cui non avevo nessun tipo di aspettativa ma che con ironia e gusto si era conquistato la vetta tra l'olimpo Dc costipato da progetti fallimentari e flop. Sapendo ma mai come in questo caso che sarebbe stato difficile eguagliare la sorpresa del primo, mi sono sparato come sempre al cinema il sequel. Ora se dovessi partire con cosa non mi è piaciuta potrei scrivere pagine e pagine. Non funziona niente.
La scelta di buttare tutto sul melenso, sulla famiglia e sui sentimenti è diventata un'impresa che anzichè titanica lascia pensare al trash ma quello brutto dove tutto è buttato in caciara.
I protagonisti sono odiosi, gli antagonisti pure dove Lucy Liu riesce a fare ancora peggio del previsto. Ci sono effetti in c.g davvero orribili e parlo ovviemente del drago ma come tutto il resto dagli orchi, alle banshee fino a degli unicorni nel quale il film cerca pure di dare una spiegazione sul loro vero ruolo quello di "spietati killer di mostri".
C'è un pulmino con i componenti della famiglia che scappa da un orda di creature dove i nostri unendo l'amore riescono a superare gli ostacoli, e poi le prime cotte adolescenziali, il mago imprigionato che nel finale scoprirà la post contemporaneità e il consumismo becero. Non saprei come continuare, mi sono pure vergognato al cinema mentre lo guardavo volendo sparire altro che Shazam. Speriamo l'abominio finisca qui.

lunedì 20 febbraio 2023

Junji Ito Maniac


Titolo: Junji Ito Maniac
Regia: Shinobu Tagashira
Anno: 2023
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 12
Giudizio: 4/5

The Strange Hikizuri Siblings segue una coppia che studia i fantasmi e partecipa alle sedute spiritiche di una famiglia disfunzionale di sei fratelli.
The Story of the Mysterious Tunnel e Ice-Cream Bus sono incentrati su un laboratorio che indaga presenza fantasmagoriche radioattive e su un camioncino dei gelati che fa letteralmente squagliare di passione
Hanging Balloon è la cronaca dell’invasione di palloncini giganti assassini
Four x Four Walls e The Sandman’s Lair registrano i dispetti del diabolico Soichi nei confronti del fratello che cerca di studiare e la discesa nella follia di un uomo perseguitato dal suo alter ego di un’altra realtà
Intruder e Long Hair in the Attic sono ambientati in case dove Oshikiri sente misteriosi passi e Chiemi si trasforma in uno spirito di vendetta
Mold e Library Vision parlano di luoghi portatori di morte – la prima è divorata dalla muffa e la seconda è arredata con una libreria i cui libri ossessionano il proprietario.
Tomb Town segue Tsuyoshi e Kaoru raggiungere una cittadina dove le tombe sono erette nel punto esatto in cui si ritrovavano i morti al momento del decesso.
Layers of Terror e The Thing that Drifted Ashore narrano di Reimi, una donna fatta di strati di sé stessa come gli anelli di un albero e di una creatura marina con strani ospiti dentro di sé
Tomie indaga l’esistenza di una studentessa con un segreto spaventoso
Unendurable Labyrinth e The Bully sono incentrati su tre ragazze ospiti di un monastero buddista e di una ragazzina che bullizza un bimbo più piccolo
Alley e Headless Statue hanno per protagonisti un giovane che va a vivere accanto a un vicolo dove si è consumato un delitto e un artista che costruisce manichini senza testa
Whispering Woman e Soichi's Beloved Pet narrano di una donna incaricata di istruire una ragazzina su ogni singola azione e sul ritrovato Soichi alla prese con un adorabile gatto maledetto.

Per chi non conoscesse le opere di Ito, questa serie antologica potrebbe essere un primo valido approccio. Nonostante si sia detto peste e corna di questa ennesima serie targata Netflix, il risultato non è affatto male. Certo alterna cose molto buone con altre meno, ma rimane una carrellata generale sulla politica d'autore e sulle suggestioni che passano nella mente dell'outsider nipponico.
Abbiamo di tutto in quella che appare spesso con un'atmosfera grottesca, macabra e disturbante.
Maledizioni con tanto di evocazioni grazie a sedute spiritiche, spettri, fenomeni paranormali, vecchi personaggi che tornano come Tomie la femme fatale immortale e Soichi che a causa della sua carenza di ferro ama tenere in bocca dei chiodi e non ultimo Uzumaki. C'è tanto body horror, orrore cosmico, case infestate, j-horror, la muffa che corrode la casa, entità mostruose, teste a palloncino che terrorizzano e impiccano la gente, la famiglia di personaggi inquietanti, in tutto questo facendo un exursus che oscilla tra il grottesco, l'horror e il folclore giapponese.
Pur avendo una gestione diversa rispetto all'impatto della storia, alle vicende narrate, ad uno sbilanciamento di ritmo per quanto concerne la narrazione e la sensazione di un cliffhanger finale non proprio ben riuscito, la serie si dimostra più che valida. Una visione onirica, un incubo di qualcuno dei protagonisti, se non dell'autore stesso che propone spessissimo narrazioni in cui l'inquietudine sale col procedere delle vicende e dove violenza e orrore seguono spesso un'escalation folle e sanguinosa in grado di tenerci con gli occhi fissi sullo schermo fino all'ultimo secondo.

Crawl beneath


Titolo: Crawl beneath
Regia: Dale Fabrigar
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Dopo che un terremoto lascia Danny intrappolato, il suo incubo claustrofobico peggiora e qualcosa orribile emerge dalle fessure del terreno, costringendolo a impegnarsi in una brutale lotta per la sua vita e la sua sanità mentale
 
Volevano fare Tremors ma senza il budget e gli attori. Allora prendono un garage e girano tutto lì dentro con alcuni vermi fatti piuttosto male e l'escamotage che il protagonista per un scossa di terremoto è rimasto intrappolato con una gamba sotto un auto.
Crawl beneath è questo. Poi succede che una scienziata scopre che questi vermi prima che crescano sono pericolosi ma ovviamente viene punita dalle creature. C'è la ragazza del protagonista che lo ama ma lui rischia di farsi ammazzare visto che è un poliziotto e allora lei fino all'ultimo non si fida. C'è lo zio di Danny che lavora anche lui nel garage/officina e muore male ma nascondendo in tasca una foto dove in realtà Danny scopre che è suo padre.
Terrore dal profondo non si addentra mai, non mostra mai i vermoni se non quando è necessario e a volte con scelte di montaggio discutibili. E'un film di serie b che non fa paura e che su alcune scelte drammaturgiche sembra uscito da una soap opera però bisogna ammettere che si lascia guardare nella sua semplicità senza lesinare alcune doverose risate.


sabato 28 gennaio 2023

Munster


Titolo: Munster
Regia: Rob Zombie
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

La storia di una normale famiglia americana del ceto medio, con padre lavoratore e madre casalinga, con un piccolo particolare: sono tutti mostri. Herman Munster è una creatura di Frankenstein, la moglie Lily è una vampira come il nonno, il figlio Eddie è un lupo mannaro, mentre la nipote Marilyn è una ragazza apparentemente normale.
 
Sinceramente non capisco perchè appena uno degli outsider dell'horror si allontana dal genere provando a fare qualcosa di diverso come lo era stato per HAUNTED WORLD OF SUPERBEASTO bisogna subito andargli contro. Munster è un omaggio di una serie per me nemmeno così bella, facendo in modo di farmene riscoprire alcuni aspetti peculiari con un lavoro visivo e di scelte di fotografia, costumi, ricostruzione, colori e montaggio molto interessanti e suggestive. Munster non ha la pretesa di colpire allo stomaco come quasi tutti i Rated R visti finora dall'immenso Zombie. Chiama come sempre dalla sua scuderia quel cast che ormai siamo abituati a vedere, scambiando i ruoli, omaggiando tutto il possibile e puntando su scelte meno commerciali come poteva essere invece puntare sulla Famiglia Addams molto più famosa e favorevole ad un certo pubblico.
Invece Zombie sceglie ciò che lui vuole fare prendendosi sempre la responsabilità di non piacere ma non aderisce mai alla logica del fan service. Come per la famiglia Firefly anche qui torna la politica d'autore del regista descrivendo la tendenza, tra diversi, a creare muri sociali e a non riuscire ad abbatterli, portandoli dai favolosi mostri della Transilvania ai mostri umani nelle casette apparentemente perfette, vicini di casa che nella loro apparente normalità incutono ancora più paura di qualsiasi altro mostro. Tra le citazioni che si rincorrono una dopo l'altra, l'impronta di Mel Brooks e della Hammer vola più in alto di tutte.

giovedì 15 dicembre 2022

Resurrected (1991)


Titolo: Resurrected (1991)
Regia: Dan O'Bannon
Anno: 1991
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Un investigatore privato viene contattato da una donna che è molto preoccupata dagli strani atteggiamenti del marito. Quest'ultimo, brillante scienziato, si dedica ossessivamente a misteriosi esperimenti che sembrano coinvolgere cadaveri animali ed umani. Isolatosi in una decadente mansione, fuori città, l'uomo non vuole avere contatti con la moglie e intensifica i suoi esperimenti, coadiuvato da un misterioso ed inquietante figuro. L'investigatore, scettico inizialmente, si mette ad indagare ma ciò che scoprirà andrà ben oltre i suoi peggiori incubi.
 
Dan O'Bannon era un caro amico di Carpenter e nella sua carriera ha diretto solo due film a cui rimango molto affezionato. Questo in particolare perchè oltre ad essere una trasposizione di uno dei celebri racconti di Lovecraft sembra incontrare nel finale le porte dell'inferno di Barker regalando liquami, mostri e un nugolo di creature amorfe gelatinose, putride e viscide a non finire. Dan O'Bannon predilige in questo caso un tipo di narrazione in soggettiva, portata avanti dall'investigatore che racconta di fatti accaduti in passato a Providence riguardanti il sig. Ward e i suoi contatti con l'Aldilà, sfruttando una tecnica che era stata adottata in maniera allora geniale nel cult NOMADS. Senza soffermarsi troppo sulla trama che segue in maniera pedestre il racconto, il film cerca in tutto e per tutto di dare enfasi ad un atmosfera, alle luci spesso lugubre e una recitazione che funziona in quasi tutti i reparti. Soprattutto negli effetti speciali sporchi sfruttando materiali con un budget più che decente sfruttando molto bene le maschere, passo uno (o stop motion) sangue e liquami a volontà soprattutto nelle trasformazioni a parte la scena finale nell'ospedale psichiatrico.


Troll (2022)


Titolo: Troll (2022)
Regia: Roar Uthaug
Anno: 2022
Paese: Norvegia
Giudizio: 3/5

Nel profondo del monte Dovre, qualcosa di gigantesco si risveglia dopo mille anni di prigionia. La creatura distrugge tutto sul suo cammino e si avvicina rapidamente a Oslo.
 
Troll è puro intrattenimento senza provare a sforzarsi di aggiungere nulla dal punto di vista folkloristico e quando ci prova crolla rovinosamente come nella grotta dove la dinastia reale teneva le ossa dei Troll tutti massacrati in passato e di cui l'unico sopravvissuto e ovviamente incazzato nero. E'strano digerire tutta una serie di momenti decisamente indigesti del film, soprattutto quando la butta sull'ironia, sugli inseguimenti, mancando di vista l'obbiettivo e i contenuti soprattutto dal secondo atto in poi semplicifandosi la vita scegliendo le ingenuità più eclatanti finendo come molti suoi simili per diventare una semplice opera derivativa.
Ed è un peccato perchè il budget e le risorse c'erano. Alla fine è King Kong..staccandosi molto dagli intenti mitologici e culturali che si potevano inserire e far asserire alla pellicola.
Fa rimpiangere TROLL HUNTER per rimanere in materia dove almeno quel mockumentary centrava pienamente il suo obbiettivo seppur con un budget limitato.
Troll è la tipica situazione in cui immettendo così tante cose (l'attacco a Oslo invece richiama Godzilla dove però il Troll pur facendo schiantare elicotteri salva i bambini) finisce e forse voleva più di tutto essere una fiaba post contemporanea ambientalista dove però manca il coraggio nel delineare l'identità del progetto.


Slapface


Titolo: Slapface
Regia: Jeremiah Kipp
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Dopo la morte di sua madre, Lucas, un ragazzino solitario che vive in una casa in rovina assieme a suo fratello Tom, cerca regolarmente conforto nei boschi vicini.
Con i suoi unici “amici” che sono un gruppetto di ragazzine prepotenti, sta sulle sue per la maggior parte del tempo. Ma, dopo uno strano incontro con un mostro non umano, Lucas inizia ad allontanarsi ulteriormente dagli altri.
Quando i due raggiungono un’incerta fiducia, nasce allora una bizzarra amicizia e Lucas viene coinvolto in una serie di avventure primordiali.

Slapface è un altro di quegli horror sconosciuti che da noi arrivano solo grazie a Shudder.
Una pellicola indipendente e low budget dove dal titolo si evidenzia uno strano gioco che fanno i due fratelli quello grande e quello piccolo prendendosi a schiaffi. Ovviamente è una lotta impari contando che uno è molto più grande dell'altro. A parte questa scena che verrà messa in scena più volte durante la visione, devo dire che il film è abbastanza sconclusionato e noioso, con questo bambino che perdendo la madre ed essendo accudito solo dal fratello è in evidente stato di disagio. Non lo aiuta certo questa creatura che vede solo lui e che sembra aiutarlo quando è in difficoltà. Rimangono diversi dubbi che non esercitano però quel fascino del non detto per creare l'atmosfera e porre dubbi allo spettatore, qui sembrano proprio buchi di sceneggiatura così come nel fatto che i danni procurati dalla creatura è più che evidente vista anche la forza, che non possano essere compiuti da Lucas che diventa come per magia il capro espiatorio.

domenica 20 novembre 2022

V/h/s 94


Titolo: V/h/s 94
Regia: AA,VV
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Un misterioso nastro VHS conduce una squadra di polizia S.W.A.T. alla scoperta di un culto sinistro, che colleziona materiale preregistrato dall'aspetto inquietante. Ogni video nasconde una storia e ne vengono visionati quattro. In Storm drain la giornalista di Channel 6 - Holly Marciano - indaga, assieme al cameraman Jeff, sulla leggenda dell'Uomo Ratto, una strana creatura metà uomo e metà topo. The empty wake racconta di una giovane donna, Hayley, sola di notte in una sala di pompe funebri, decisa a condurre una veglia funebre. Il tempo passa, senza che nessun visitatore acceda al locale, sino a quando la sua attenzione viene attratta da rumori provenire dall'interno della bara. The subject, propone un'unità di polizia che irrompe nel laboratorio di uno scienziato folle, il Dr. James Suhendra, intenzionato a trasformare le persone in cyborg. Infine, in Terror assistiamo alle attività di un gruppo di estremisti armati, denominato "First Patriots Movement Militia", che sta pianificando di assaltare un edificio federale facendo ricorso a una mostruosa creatura.

V/h/s 94 come sempre è una piccola antologia sporca e cattiva, lurida e piena di cose che nessuno vorrebbe mai vedere per questo la trovo una delle antologie horror migliori degli ultimi anni. Semplicemente è libera da ogni freno inibitore che tante altre serie per problemi di distribuzione, target da rispettare, non hanno quella presunzione e quel wtf che in questa saga invece naviga libero da ogni regola e schema. C'è anche da dire che non sono proprio tutti riusciti, ci sono i soliti alti e bassi ma qui con Storm e Subject si naviga molto in alto mentre tutti gli altri rimangono comunque ben al di sopra della sufficienza. Insomma una bella sorpresa dopo l'ultimo VIRAL del 2014 una delusione totale. Sette, bifolchi estremisti alle prese con qualcosa più grande di loro, rituali per svegliare i morti, creature che vivono nelle fogne è vengono adorati come una divinità e infine esperimenti a danno di esseri umani per i piani folli di un medico sadico e pazzo. Tutto questo poi come sempre per i mockumentary sporcando ed elaborando le riprese in formato vhs deperito con sputinature e salti di immagine disturbandola e spesso falciandola di netto per poi riprenderla.

Cabinet of Curiosities


Titolo: Cabinet of Curiosities
Regia: Guillermo del Toro
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Waiting the mountain of madness, Del Toro prende un manipolo di registi per niente sconosciuti se pensiamo a Jennifer Kent (BABADOOK, NIGHTINGALE), Panos Cosmatos (MANDY, BEYOND THE BLACK RAINBOW) Vincenzo Natali (CUBE, SPLICE) Ana Lily Amirpour (A GIRLS WALKS HOME ALONE AT NIGHT, BAD BATCH) e David Prior (EMPTY MAN) per gestire quattro diverse tematiche.
Insomma nomi non proprio sconosciuti per un prodotto tutto sommato dignitoso con alcune episodi decisamente in vetta come AUTOPSIA e MODELLO DI PICKMAN, delusioni come BRUSIO per un episodio troppo lento e già visto così come SOGNI DELLA CASA STREGATA dove nonostante buone premesse che partono dai fratelli Grimm si sconfina troppo nel fantasy. Infine episodi divertenti e modesti come LOTTO 36 e RATTI NEL CIMITERO che mi ha ricordato la creatura del cimitero e APPARENZA e prodotti allucinati e alternativi ma fini a se stesso come lo schizzatissimo VISITA in un'estetica che rimanda ai b-movie.
Un'operazione che piace perchè riporta all'attenzione ciò che gli amanti dell'horror più bramano ovvero i mostri, i cultisti, i libri maledetti, alieni imprecisati, prodotti in grado di trasformare anima e individualismo e corpo e bellezza, universi paralleli, quadri maledetti. Tutto questo con maestria, con episodi che pur non essendo mai eccessivi riescono comunque a colpire ed essere incisivi mantenendo una coerenza di fondo con scelte a volte più visive che concettuali.
La camera delle meraviglie se vogliamo è un divertissement a volte intricato e singolarmente sorprendente sapendo coniugare bene i sotto generi dell'horror riuscendo a miscelare spaventoso e triste, violento e disgustoso, oppure tutto insieme all'interno di un'esperienza sensoriale profonda e sfaccettata.

martedì 1 novembre 2022

Werewolf by night


Titolo: Werewolf by night
Regia: Michael Giacchino
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Ulysses Bloodstone, patriarca di un'illustre dinastia di Cacciatori che da secoli si occupa di tenere il mondo al sicuro dalle amenità che strisciano nelle ombre, è appena passato a miglior vita. La sua arma, una pietra magica dagli incredibili poteri mistici, dev’essere tramandata a un nuovo leader che possa guidare i Cacciatori nel prossimo futuro assicurando. Per farlo, la vedova Verusa raduna i più prolifici assassini di mostri, tra cui lo stesso Russell e la rinnegata figlia di Ulysses, Elsa, presso la tenuta Bloodstone in modo da indire una caccia mortale nel suo labirintico giardino il cui vincitore assumerà le redini della millenaria Crociata contro i mostri dell'universo Marvel.
 
Quando non ci si aspetta nulla e si rimane piacevolmente sorpresi. Trovo Werewolf by night uno degli arrangiamenti più originali e divertenti dell'universo Marvel. Primo perchè dura poco, secondo perchè osa, terzo perchè cita i classici anni '30 e '40 miscelando dramma e commedia nera in b/n e poi per la scelta perfetta del casting e la promozione di nuovi mostri come appunto Werefolf ma anche il suo compagno di merende Man-Thing. Ci sono poi tanti accorgimenti, citazioni, dalla pietra Bloodstone in tinta rosso sangue che per alcuni aspetti lascia pensare al cult Scuola di mostri, sul come la produzione riesca sempre a individuare un target universale ma sviando leggermente dal teen movie, regalando un prodotto maturo, violento e con tanto sangue allargando quindi i confini in casa Disney come ha da poco fatto con Barbarian.
E poi il ritmo, una riunione, una caccia, lo scontro e la cerimonia. Tutto questo in pochissimo tempo senza perdersi in lungaggini varie e lasciando i dialoghi asciutti per proferire quel tanto che possa servire allo spettatore.

Giant god warrior appears in Tokyo


Titolo: Giant god warrior appears in Tokyo
Regia: Shinji Higuchi
Anno: 2012
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Sembra una giornata normale nella frenetica Tokyo, una giornata come tante altre: il traffico fluisce caoticamente lungo la rete stradale, la popolazione vaga per le vie armeggiando con tablet e cellulari, del tutto ignara del pericolo che incombe imminente sulle loro teste. Nell’indifferenza generale fra i monumentali grattacieli edochiani inizia a delinearsi la figura di un gigantesco meccanoide intenzionato, una volta sceso a terra, a cambiare per sempre il volto della metropoli.
 
Prodotto dallo studio Ghibli, questo corto di 10 minuti molto scifi e live action sembra portare ormai all'imminente catastrofe e fine del mondo da parte dei guerrieri invincibili, coloro che come per il tempo della creazione, in quella stessa settimana distruggeranno pianeti e poi chissà..
Con la voce narrante di una ragazza che racconta come sia stata una profezia annunciata dal fratello, dell'arrivo dei giganti, questo omaggio ai mostri kaiju non poteva che avere le sigle e le influenze del creatore di NEO GENESIS EVANGELION, GAMERA e gli stessi guerrieri di NAUSICAA NELLA VALLE DEL VENTO. Dimenticate qualsiasi tipo di redenzione, missione salvifica, qualche eroe che subentra a combattere la minaccia. Niente di tutto questo. Arrivano e purgano il genere umano con raggi potentissimi e nel giro di poco il mondo è ko.

domenica 9 ottobre 2022

Mostro dei mari


Titolo: Mostro dei mari
Regia: Chris Williams
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

La vita di un leggendario cacciatore di mostri marini viene sconvolta quando una giovane ragazza si nasconde sulla sua nave e fa amicizia con la bestia più pericolosa di tutte.

Il mostro dei mari è una bella proposta d'animazione come ultimamente se ne stanno vedendo tante da parte del mercato occidentale e orientale. Qui ci sono oceani infestati da creature giganti, pirati disposti a tutto, leggende in cui credere, piccoli protagonisti che inseguono sogni di gloria e un Regno dispotico.
Il film scritto e pensato da Chris Williams ha tutti i preliminari e gli elementi narrativi per renderla un'opera matura, adatta a tutti i generi, piena di avventura, crudeltà e amore, senza infarcirla esageratamente di momenti melensi e stereotipi ma rendendola interessante con i suoi molteplici connotati sul sociale e una funzionale dinamica di amicizia e affetto paterno sulla natura umana ancora una volta molto più complessa e spaventosa di quella dei cosiddetti "mostri".
Un film che non dimentica di definire un arco narrativo che accompagna un’animazione a tratti strepitosa nel suo realismo, infarcendola di chiari riferimenti letterari e cinematografici (Crow alla fine è un Achab mancato)


Nope


Titolo: Nope
Regia: Jordan Peele
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

OJ e Emerald Haywood, fratello e sorella, hanno ereditato un ranch ad Agua Dolce, non lontano da Hollywood, dopo la morte del padre Otis sr., avvenuta in circostanze difficili da spiegare scientificamente. L'attività di famiglia riguarda l'addestramento di cavalli selvaggi per l'industria del cinema, ma gli Haywood vantano origini ben più nobili e sostengono di discendere dal fantino bahamense immortalato da Eadweard Muybridge nella sequenza di fotografie del 1878, nota come la prima successione di immagini in movimento (in sostanza il primo film) mai girata. Mentre OJ cerca di vendere i propri cavalli a Jupiter, ex attore divenuto proprietario di un parco dei divertimenti western ad Agua Dolce, avvengono fatti sempre più strani e inspiegabili al ranch degli Haywood, tanto da far pensare a una presenza extraterrestre e ostile.
 
Nope è una sfida importante per uno dei registi della new horror più osannati da critica e pubblico. E c'è un perchè enorme visto il talento dimostrato nei due film precedenti in particolare in Get Out
Nope è la sfida più ambiziosa, quella con il più alto budget, sul creare un'atmosfera per tutto l'arco del film cercando di tenerti incollato con la suspance a cercare di capire cosa si nasconda in quel cielo terso sopra la tua testa. E' un film che sviluppa una storia con una metafora alla base su di un fatto di cronaca e su quanto i sentimenti e le emozioni degli animali possano contrastare con le nostre. 
Peele però si cimenta in questa sfida creandosi da solo alcuni ostacoli farlocchi in termini di scelte narrative, senza stare ad elencarle tutte, perchè c'è ne sono diverse, deraglia da un ritmo tutto sommato buono nel primo atto per affogarlo nel secondo e fargli riprendere atto alla fine del terzo e nel climax finale. Un film importante per il coraggio e il talento dimostrato ancora una volta. Impreciso e altalenante per quanto concerne ritmo, scelte narrative, dialoghi e alcuni wtf.