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venerdì 15 novembre 2019

Batman: Bad Blood


Titolo: Batman: Bad Blood
Regia: Jay Oliva
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

In seguito ad uno scontro con il misterioso Eretico, Batman sparisce nel nulla. Dick Grayson decide di sostituirlo ed indossare il manto del Cavaliere Oscuro mentre Damian Wayne torna nel ruolo di Robin. Nella loro crociata per proteggere Gotham City e scoprire che fine ha fatto Bruce Wayne, avranno al loro fianco due nuovi alleati: Batwing e Batwoman.

Jay Oliva al suo attivo è uno dei più prolifici registi d'animazione della Dc. Justice League-The Flashpoint paradox e Justice League-War sono solo alcuni esempi di una fase che ha saputo negli anni riconsolidare un genere, quello d'animazione, trattando i famosi super eroi in maniera tutt'altro che banale. I film in questione hanno una sceneggiatura e una descrizione dei personaggi molto caratterizzata e variopinta, mescolando i generi, senza tralasciare la violenza o le scene di sangue e schiacciando il pedale sull'azione senza renderla eccessivamente priva di senso come è capitato per i film di Sneyder.
Grant Morrison che scrisse la storia, ha subito centrato alcuni punti fondamentali nell'osare, nell'aggiungere co-protagonisti e villain interessanti e completamente avversi a quelle che potevano sembrare le modalità standard degli eredi o i compagni d'avventura del cavaliere oscuro.
C'è tantissima azione, una galleria di personaggi funzionali, una trama complessa e avvincente, un dramma consolidato, tanti colpi di scena e i combattimenti che ancora una volta rimangono uno dei punti fondamentali per Oliva, Geda, e tanti altri, che si rifanno ad uno stile grafico minimalista e una regia ormai fluida e perfettamente congruente con alcune sequenze e piani interessanti.
I villain poi hanno trovato una nemesi speciale, dove abbiamo una sorta di Bane forse ancora più micidiale negli scontri corpo a corpo. Bad Blood non fa mai un passo indietro, osa e sfrutta abilmente il soggetto e la storia di Morrison, si piazza come una sorta di sequel di BATMAN VS ROBIN e continua la strada del successo rimanendo ad oggi una delle storie più belle sul paladino di Gotham.

giovedì 24 ottobre 2019

Batman Hush

Titolo: Batman Hush
Regia: Justin Copeland
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Batman deve entrare in azione per salvare un bambino sequestrato da Bane. Scoprirà che è solo la punta dell’iceberg di un enorme complotto che coinvolge molti dei suoi avversari. Coadiuvato dai suoi alleati e da Catwoman, il Cavaliere Oscuro deve scoprire chi si cela dietro le bende del misterioso mastermind che si fa chiamare Hush.

L'ultimo lavoro della Dc e della Warner sul paladino della Dc è il 13esimo film del DC Animated Movie Universe. Un risultato che non accenna a fermarsi, una nutrita filmografia, dove già da tempo la Dc ha investito molto sull'animazione con risultati altalenanti ma per lo più notevoli e interessanti per quanto concerne Batman e la Justice League.
Hush già dalla trama ha tutti gli elementi per riuscire ad emergere, intrattenere e mostrare un sacco di personaggi, buoni e cattivi, con un Superman stranamente passato al lato oscuro e tutta una serie di inseguimenti, combattimenti e colpi di scena inaspettati anche se la love story con Catwoman a tratti smorza l'atmosfera del film ( in una scena tagliata che si trova su youtube i due fanno sesso).
Rimane di fatto una delle operazioni migliori dove il fan dovrà confrontarsi con una delle graphic novel più amate di sempre, con i testi di Jeph Loeb e i disegni di Jim Lee e Scott Williams infatti per tutti gli amanti sono un fattore molto funzionale. Ormai in tutti gli ultimi film usciti, abbiamo avuto modo di conoscere sempre loro gli instancabili Sam Liu e Jay Oliva che seppur con dei meriti innegabili e alcuni ottimi risultati hanno finito leggermente per cadere nel manierismo e nella monotonia (d'altronde facevano quasi tutto loro).
Copeland ci prova con delle sequenze potenzialmente più epiche e cercando di approfondire di più i personaggi ma è la concezione artistica di base ad essere troppo debole nonchè il fatto di aver sintetizzato alcune storie in troppo poco tempo.

lunedì 21 ottobre 2019

Batman ninja

Titolo: Batman ninja
Regia: Junpei Mizusaki
Anno: 2018
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Mentre sta combattendo con Gorilla Grodd all'Arkham Asylum, Batman finisce inghiottito da una macchina del tempo creata dal suo avversario e si trova trasportato nel Giappone feudale. Qui viene affrontato da dei samurai alle dipendenze del Joker, anch'esso finito con l'inseparabile Harley Quinn in quell'epoca passata.

Batman ormai è stato portato al cinema in tutte la salse possibili e immaginabili.
Senza contare i film veri e propri e parlando solo dell'animazione, i lavori sono stati molteplici con tanti profili diversi arrivando spesso a cambiare i generis.
In questo caso ancora una volta si è arrivati ad un passo decisivo, cambiando e ritrasformando un universo, quello del celebre super eroe, dove ancora una volta è innegabile il talento e l'impronta degli orientali.
Siglando un accordo con la Dc comics e la Warner, Mizusaki, autore della celebre saga d'animazione LE BIZZARRE AVVENTURE DI JOJO e grazie all'animazione di Takashi Okazaki AFRO SAMURAI, riesce a mescolare sapientemente canoni e stereotipi grazie ad un estetica, vera padrona del film, che lascia basiti per la sua cura, per il suo proporre dei temi e uno stile del tutto nuovo, ridisegnando i cattivi più bizzarri di Gotham City, che si sono spartiti il Giappone feudale e unendoli al personaggio di Gorilla Grodd, la ciliegina che mancava.
Questa società segreta dei super criminali è stata riscritta, amplificata in maniera quasi sempre funzionale, una pellicola folle ed esagerata, sempre spettacolare anche quando scivola in alcuni trappoloni lasciando quasi da parte la storia per puntare tutto sui combattimenti mirabolanti. Si vede che c'è stata molta libertà in tutte le fasi del progetto, la sceneggiatura nella parte finale mischia troppi elementi, il film d'altra parte inserisce davvero tantissimi personaggi con il rischio di non riuscire a far quadrare tutto ma lo sforzo reso resta comunque innegabile.
I richiami su un certo tipo di cinema d'animazione nipponica sono evidenti ma mai disfunzionali, questo nuovo Batman potrà risultare antipatico per certi versi, ma per il sottoscritto, nonostante i limiti che ci sono e gli scivoloni che la storia prende, è un innegabile prova del fatto che questa sperimentazione ha fatto bene, regalando un'opera nuova, anarchica, originale e piena anzi straripante di azione e coinvolgimento.

mercoledì 23 gennaio 2019

Aquaman


Titolo: Aquaman
Regia: James Wan
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Arthur è figlio di Tom, guardiano di un faro, e Atlanna, nientemeno che regina di Atlantide. L'unione dei due è però clandestina, tanto che per salvare il figlio Atlanna accetterà di farsi giudicare nella città subacquea, che la giustizierà consegnandola al più feroce dei popoli sottomarini. Arthur cresce imparando in segreto da Vulko, consigliere del re e di suo figlio Orm, i segreti di Atlantide, ma da adulto preferisce stare lontano dalla città sommersa e si limita a compiere gesta eroiche in mare, come salvare un sottomarino da un team di pirati. Qui finisce per lasciare morire uno di loro e il figlio giura vendetta, tanto da allearsi con il fratellastro di Arthur, Orm. Nel mentre la figlia di Re Nereus, Mera, cerca di convincere Arthur ad abbracciare il suo retaggio di regale atlantideo per scongiurare una guerra, ma per riuscire in questo piano sarà necessario ritrovare il perduto tridente di Atlan.

Ormai la maggior parte dei film sui supereroi assomiglia sempre di più ad un parco divertimenti.
Una giostra che ti piace, se la cerchi bene, puoi quasi sempre trovarla.
Dopo gli scempi di Snyder, almeno una mossa furba quelli della Dc l'hanno fatta, cambiando capitano e mischiando le regole.
Wan è uno da sempre avvezzo a regalare fumo in grosse quantità, diventando quel mestierante funzionale per le grosse produzioni.
Aquaman non è un bel film, è un videogioco new-age, con tanti fronzoli ed effetti kitsch come non mai (la scena di Pinocchio in Sicilia è indimenticabile in quanto in una battuta riassume tutto il film dove Momoa dice di non aver letto il libro ma di aver visto il film) ed è tutto una rincorsa dall'inizio alla fine passando per tanti mondi diversi, alcuni visivamente interessanti, altri meno.
Il merito forse è solo questo. Un film che intrattiene, quello doveva fare, risultando assai stupido e tamarro ma finendo per diventare uno dei film più visti in tutto l'anno e facendo diventare la star l'uomo più bello del mondo in una delle tante classifiche cretine.
Momoa è un fisic du role che riesce a tenere testa e a far ridere e mettere a tacere donne e bambini.
Con un cast costosissimo, il film è un concentrato di creature, personaggi, allegorie, metafore, doppi sensi, con una battaglia finale che cerca di essere più epica possibile aiutata da una creatura finale che ruba la scena al Kraken del film sui titani.
Alla fine si esce basiti, piacevolmente sorpresi che non sia stata una schifezza e con il pensiero che forse questa moda della durata infinita ormai sta sfuggendo di mano, come a voler dire che da quando sono arrivate le serie tv il target è cambiato, 20 o 40 minuti per un episodio e 143' in media per i film.

martedì 25 settembre 2018

Suicide Squad-Un inferno da scontare


Titolo: Suicide Squad-Un inferno da scontare
Regia: Sam Liu
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Amanda Waller, la direttrice del penitenziario Belle Reve assembla nuovamente una Squadra Suicida con il compito di recuperare a ogni costo un potentissimo oggetto mistico. Nella squadra, oltre a Deadshot, Captain Boomerang e Harley Quinn, vi sono anche i nuovi arrivati Copperhead, Killer Frost e il maestro delle arti marziali, Bronze Tiger.

Di nuovo prendo atto che la Dc e la Warner dovrebbero continuare a fare solo film d'animazione.
SUICIDE SQUAD nasce forse con l'esigenza di far luce su un film molto brutto uscito con attori in carne e ossa che non riesce nemmeno a scalfire la corazza di questo intenso e violentissimo film.
Anche se qui il protagonista per certi versi è Deadshot e tanti altri anti eroi non vengono presi in esame, il film dalla sua ha una storia molto interessante, con diversi colpi di scena, un'adrenalinicità intensa e un ritmo che dall'inizio alla fine non si ferma mai regalando uccisioni a gogò, arti e teste che esplodono e carneficine come non abbiamo mai visto e non vedremo mai nei film in carne e ossa.
Anche questa è una peculiarità su cui l'animazione può prendersi delle libertà che spesso i film che escono al cinema non hanno.
Soprattutto il villain di turno per assurdo sembra essere proprio Amanda Waller che tiene in ostaggio i nostri con un ordigno capace di far esplodere la testa (per certi versi sembra il ricatto che il presidente degli stati uniti fa a Jena Plissken anche se lì è un veleno) e come a voler dire che spesso i cattivoni sono quelli che stanno al vertice del potere e non invece i criminali.


giovedì 14 dicembre 2017

Justice League


Titolo: Justice League
Regia: Zack Snyder
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 1/5

Dopo la morte di Superman, l'umanità è sola e impaurita. Una minaccia antica torna a far sentire la sua apocalittica presenza. Batman prova a radunare individui speciali, dotati di superpoteri, per formare una squadra di protettori della giustizia: l'amazzone Wonder Woman, l'atlantideo Aquaman, il velocissimo Flash e il mutante Cyborg.

Che vergogna! Ormai la Dc dopo che ha scelto "Snyder il reazionario" come leader maximo sembra aver fatto una scelta che purtroppo sta pagando caro. Di certo non al botteghino.
In tempi di super eroi dove la Disney/Marvel ha guadagnato più di 5 miliardi solo con l'ultimo abominevole Thor, bisogna pensare che le cifre contano e non poco.
La Dc dal canto suo ha Batman, Superman, Lobo... e la sua filmografia a differenza della Marvel non è mai stata legata e con un senso compiuto nelle scelte (basti pensare a quanti Batman inutili e tremendi sono stati fatti) prima di arrivare alla saga di Nolan che è tutt'altra cosa superando pure i canoni Marvel).
Ora dimenticando GREEN LANTERN con quel cane di Reinolds, tornato stranamente di moda con il DEADPOOL della Marvel (si cambia velocemente scuderia pur di tornare in auge), dimenticando quel poco di buono che poteva esserci nel primo atto di Wonder Woman (il resto è davvero da dimenticare) e per non parlare dei successivi capitoli Snyder con Superman-Man of Steele che voleva probabilmente citare Dragon Ball visti i combattimenti stile sayan e quella fetenzia totale di Batman V Superman-Dawn of Justice.
Ora però parliamo di JUSTICE LEAGUE che ho avuto l'onore di vedere al cinema.
Prima di tutto pur essendo una tamarrata fatta e finita, il film sembra prendersi pure sul serio da quando torna in vita Superman, in una scena tra il trash e il vattelapesca.
Tutti ma proprio tutti sono sopra le righe eccetto Ben Affleck che secondo me non era presente sul set ma con la testa da un'altra parte. Manca un leader e si vede, Miller cerca di divertire non riuscendoci, Momoa scimmiotta, Gadot è fica e basta, Cavill recita assieme ad Affleck con la mascella e alla fine il negro/cyborg Fisher è l'unico che prova a fare una bella figura almeno non sembrando un tamarro fatto e finito.
Un film tremendo a partire dalle devastanti citazioni che vanno dalla grande battaglia di mezzo dove anzichè nani, elfi e umani vediamo atlantidei, amazzoni e lanterne verdi.
Un nemico fatto così male che sembra una comparsa fatta con quello che avanzava della c.g de IL Cacciatore di giganti, tutte le donne nel film non ci fanno assolutamente una bella figura e la Heard è solo la ciliegina sulla torta quando ci addentriamo negli abissi e nella voragine del campato in aria. Sempre a proposito dell'antagonista "Steppenwolf" (un nome una garanzia) e delle sue temibili armate aliene, alle porte succhia sangue, con un finale che mi ha lasciato così basito che volevo piangere sperando che almeno il finale non buttasse via tutto in modo così vergognoso.
E poi la trama, queste scatole che servono assieme a riportare l'oscurità è davvero di una povertà che nemmeno gli sceneggiatori dell'Asylum conoscono (qui è stata scritta a 14 mani praticamente ognuno ci ha buttato dentro qualche avanzo e idiozia) come a siglare una volta per tutte il poco e scarso interesse a scrivere qualcosa di almeno decente ma che invece mostra ancora una volta tutti i limiti di un progetto artistico incoerente, frettoloso e privo di una direzione artistica ben precisa.
Dal primo minuto all'ultimo sappiamo con certezza che niente andrà preso sul serio e soprattutto che a differenza degli studi Marvel estremamente epici e strappalacrime, qui si va verso il balordo.
A questo punto mi chiedo perchè? Perchè Snyder continua a fare film? E perchè mentre scrivo queste righe lui diventa sempre più potente e pieno di soldi? Perchè le scatole? Perchè ho paura che vedremo ancora sequel? e vi dico già da ora che prima o poi finiremo nella tamarria doverosa che si chiamerà Marvel vs Dc.

domenica 30 aprile 2017

Justice League-Dark

Titolo: Justice League-Dark
Regia: Jay Oliva
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

In tutto il mondo si verificano terribili fatti di sangue scatenati da invisibili forze sovrannaturali che la Justice League non è in grado di fronteggiare. Batman decide quindi di riunire alcuni mistici ed esperti di occultismo che possono affrontare l’avversario sul piano esoterico: John Constantine, Zatanna, Deadman, Etrigan il Demone e Swamp Thing. La Justice League Dark.

L'ultimo lungo d'animazione della Justice League conferma la buona salute con cui gli studios della Dc stanno facendo del loro meglio. Justice League Dark è il 28esimo film dei DC Universe Animated Original Movies e costituisce l’ottava pellicola del nuovo Universo Animato DC Comics rebootato nel 2013 con Justice League-The Flashpoint paradox diretto da Jay Oliva.
Questi prodotti hanno il merito di contribuire a raccontare storie e personaggi dell'universo dei super eroi e allo stesso tempo riesce nel difficile compito di costruire trame per un pubblico maturo e non solo di affezionati.
In questo caso entrano in scena i personaggi di altri universi narrativi uniti e assemblati a quello del paladino della Dc che conferma anche in questo film di essere sempre un leader carismatico ma anche un anarchico e un contestatore.
Il film poi utilizza uno stile ormai consolidato da ben 7 capitoli adattando varie storie dedicate alla Justice League Dark per creare un qualcosa di più inedito rispetto agli altri film dello stesso universo, come per esempio il primo arco narrativo dell’omonimo fumetto e di Forever Evil Blight, che vede una trama molto simile oltre che un nemico comune: Felix Faust.
Justice League Dark è un buon film per chi vuole approcciarsi con questo gruppo di eroi un po’ più dark e cupi, ma è perfetto anche per chi vuole rivivere la loro storia in modo un po’ più alternativo e non solo per mostrarci Swamp Thing e Costantine ma perchè analizza i demoni e le difficoltà con cui questi eroi devono fare i conti con la società rispetto ad altri super eroi meno strani e riconosciuti e amati dall'opinione pubblica.





venerdì 13 gennaio 2017

Batman Unlimited-Fuga Da Arkham

Titolo: Batman Unlimited: Fuga Da Arkham
Regia: Curt Geda
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Il Cavaliere oscuro e’ tornato a fare quello che gli riesce meglio: proteggere i cittadini di Gotham City. Quando il malvagio scienziato Mr.Freeze attiva la sua ultima invenzione su due dei piu’ pericolosi criminali di Gotham – Killer Croc e Bane – le cose vanno di male in peggio…

L'ultimo Batman animato è un prodotto davvero divertente e pieno di ritmo e azione.
La Dc continua a scommettere sui lunghi d'animazione in una galleria di prodotti pregevoli e quasi tutti apprezzabili.
L'avventura in questione ha il pregio di chiamare in cattedra svariati personaggi che soprattutto tra gli avversari storici di Batman non vedevamo da tempo e antipatie tra gli stessi come Killer Croc e Bane. A due anni di distanza da Batman-Assault on Arkham ritorna il paladino più amato dalla Dc aiutato dai suoi omonimi e compari tra cui spicca un Freccia Verde particolarmente ironico.





martedì 8 novembre 2016

Suicide Squad

Titolo: Suicide Squad
Regia: David Ayer
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

E se domani Superman decidesse di rapire il Presidente degli Stati Uniti? Spaventati dal non saper rispondere a questa domanda i più alti ufficiali del governo americano accettano il folle piano di un agente dell'intelligence: costituire una squadra di metaumani, cioè umani con poteri, da tenere sotto il loro giogo e utilizzare per l'ordine interno ed estero. I prescelti sono necessariamente criminali, pericolosissimi ma anche manipolabili, soggetti a cui poter promettere qualcosa e da poter ricattare senza remore. L'evento di prova è l'inatteso (ma non immotivato) arrivo di un'antica e inarrestabile divinità sulla Terra. Con poco allenamento, nessun piano, vaghe promesse in caso di vittoria e una capsula esplosiva in corpo che li convince a non disertare, la squadra che si autodefinisce suicida è così mandata sul campo.

Suicide Squad è uno di quei film che non avendo ne capo ne coda finiscono per essere dei puri prodotti commerciali che non dicono e non dimostrano niente di fatto.
Caratterizzazioni lasciate da qualche parte nello scantinato, azione a gogò ma in alcuni casi ridicola dal momento che i nemici dei super criminali all'interno della città assumono una forma amorfa che non vuol dire niente.
Suicide Squad non riesce mai ad essere figo come dovrebbe.
La trama di affidarsi ad alcuni super criminali per sconfiggere un altra super criminale, sembra l'idea che Carpenter aveva messo giù con il suo eroe Jena Plissken. Qui il ritmo è così accellerato e ci sono così tanti personaggi che alla fine nessuno lascia l'impronta, in particolar modo il Joker di Leto che sembra un hipster troppo colorato.

Un peccato perchè con un'occasione e un budget simili le idee e le risorse avrebbero potuto essere tante e diverse giocando su un mix di generi e sfruttando la creatività e un buon plot, tutti elementi assenti in questo pasticciato film.