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martedì 6 giugno 2023

Chainsaw Man-Season 1


Titolo: Chainsaw Man-Season 1
Regia: Ryū Nakayama
Anno: 2022
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 12
Giudizio: 4/5

Chainsaw Man narra della vita di Denji, un giovane disperato che cerca in tutti i modi di sopravvivere cacciando demoni. È un ragazzo solo e disagiato che si porta appresso Pochita, un piccolo demone-motosega con il quale ha stretto un forte legame. La vita di Denji cambia quando la yakuza lo trae in inganno e lo sacrifica ad un demone, in quel momento Pochita prende il posto del suo cuore e lo fa resuscitare donandogli i poteri del diavolo Motosega.
 
Era ora finalmente di vedersi una serie come si deve piena zeppa di violenza a profusione, splatter, torture, combattimenti di ogni tipo, inseguimenti, scene ironiche e trash, demenzialità, weird, orrore puro, atmosfere da incubo e molto altro ancora.
Con una storia che ricalca molto il folklore e la mitologia nipponica, gli episodi di Nakayama instillano ritmo ed energia dando una narrazione sempre fluida e mai così macchinosa o complessa come altri anime hanno fatto. Stupisce per la sua resa, per il perfetto bilanciamento dei suoi personaggi sempre a tratti molto folli. Per il disegno governativo nascosto dietro le azioni della nostra squadra caccia demoni e poi dei nemici che oltre ai combattimenti sanno creare delle trame angoscianti e bizzarre come nell'episodio dell'hotel.
I personaggi poi come spesso capita in prodotti come questo a differenza di alcuni soliti noti occidentali sono per lo più dei reietti, persone con alle spalle un mucchio di traumi, comportamenti al limite del disturbo mentale, qui come Denji costretto per la povertà a vendersi parti del corpo per poter sopravvivere. Sempre più spesso costretti a comportamenti sadici e poco dignitosi.

Deer King-Re dei cervi


Titolo: Deer King-Re dei cervi
Regia: Masashi Ando,Masayuki Miyaji
Anno: 2021
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Van e i suoi uomini lottano contro l'impero Zol e vengono sconfitti, mentre si diffonde una pestilenza diffusa dai Lupi Neri, che sembra colpire solo gli zoliani e lasciare illese le popolazioni indigene. In prigione Van salva una bambina, Yuna, dalle fauci di un lupo nero che però lo azzanna. Anziché contrarre la malattia, Van acquisisce dei poteri speciali e fugge insieme alla bambina, che adotta come una figlia. Gli imperiali si mettono sulle loro tracce, così come Hossal, sacro cerusico in cerca di un antidoto contro la pestilenza.
 
Deer King della coppia nata sotto l'influenza dello studio Ghibli è un lungometraggio d'animazione complesso con parecchie sotto trame, svariati personaggi che sembrano fare a braccio di ferro per chi debba essere il protagonista e tanti influssi e derive simboliche biomediche, spirituali e religiose.
Il tutto sempre senza avere quella trasparenza o chiarezza solita di altri cugini nel trattare determinate tematiche. Un film che nutre di grosse suggestioni di una parte tipica di quel folklore che narra insolite leggende ma la fluidità del racconto e della narrazione paga un prezzo alto a volte infarcendo di troppe spiegazioni a volte non dicendo nulla e lasciando degli irrisolti in una trama molto più complessa del dovuto. L'infezione fuori controllo da cui tutto sembra nascere lascia poi delle derive e delle divisioni su chi vorrebbe semplicemente accettarla e chi sembra fare di tutto per combatterla alla stregua dei Vax e No Vax che negli ultimi anni abbiamo conosciuto molto bene.

One Piece-Red


Titolo: One Piece-Red
Regia: Gorō Taniguchi
Anno: 2022
Paese: Giappone
Giudizio: 2/5

Uta, la cantante più amata del mondo, decide di svelare la sua vera identità durante un concerto. Il concerto inizia e il pubblico scopre che l'eccezionale potere della voce di Uta nasconde un pericolo che potrebbe cambiare il mondo.
 
Tra gli ultimi One Piece-Stampede (il migliore) e One Piece Gold, questo ultimo sembra essere in assoluto il meno ispirato nonostante qualche elemento positivo ma con una storia già di per sè tediosa e noiosa.
Purtroppo manca un vero antagonista, manca una galleria di personaggi che possano condire la vicenda alimentando linee e trame narrative aggiungendo spessore e carattere.
Red purtroppo si concentra troppo su un personaggio minore ed è esageratamente cantato con un mix da musical che anzichè avvalorare la causa la rende pesante e mai suggestiva.
Un'occasione purtroppo mancata a tutti gli effetti dove la tecnica e il budget non mancavano di certo. Dove si è arrivati ad un livello messo a confronto con l'anime dove ci sono tanti nuovi personaggi interessanti e dove già soltanto sfruttando l'1% della storia si poteva scrivere qualcosa di sontuoso e invece per qualche strano motivo si è affondati in questa storia fine a se stessa, boriosa e che di sè non dice e mostra nulla.

sabato 13 maggio 2023

Super Mario Bros (2023)


Titolo: Super Mario Bros (2023)
Regia: Aaron Horvath, Michael Jelenic
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Mario e Luigi sono due fratelli idraulici italoamericani. Si sono da poco messi in proprio lasciando un'altra impresa e hanno lanciato il loro business con uno spot Tv davvero cringe, ma che piace molto alla mamma. Quando Brooklyn si allaga per un guasto i due si avventurano nella rete fognaria e... vengono risucchiati da un tubo fino a un regno magico. Nel tragitto sono divisi e mentre Luigi finisce in un tenebroso luogo dominato da tartarughe guerriere e scheletri, Mario arriva invece in un regno magico popolato di adorabili funghetti, con una principessa umana dal misterioso passato. Il regno però è in pericolo: il terribile Bowser vuole a tutti i costi sposare la principessa e se lei rifiuterà metterà il suo regno a ferro e fuoco
 
Senza infamia e senza lode. Con un budget faraonico per essere un film d'animazione, il famoso personaggio dei videogiochi prende vita in un adventure molto spinto in termini di ritmo frenando ogni ambizioso e facendo il suo compitino accontentando in questo caso particolarmente i fan dai 5 ai 10 anni. Tanti colori, luoghi magnifici, inseguimenti su piste d'arcobaleno e combattimenti all'ultimo "sangue" per cercare di avere aiuto da un esercito contro il male maggiore.
Bowser sicuramente è il personaggio che emerge di più assieme alla principessa dove invece i nostri due protagonisti per assurdo vengono a mancare in termini di personalità.
Si ride ma mai sul serio, ci si accoda ad una cozzaglia di stereotipi tipici del viaggio dell'eroe senza prendersi nessun rischio e portando tutto alla goliardia più sfrenata.

martedì 18 aprile 2023

Record of Ragnarok-Season 2


Titolo: Record of Ragnarok-Season 2
Regia: Masao Ōkubo
Anno: 2022
Paese: Giappone
Stagione: 2
Episodi: 10
Giudizio: 3/5

Al Concilio del Valhalla che si tiene ogni mille anni, gli dèi hanno votato all'unanimità per l'estinzione della razza umana. Le uniche a opporsi sono le Valchirie, la cui leader, Brunilde, ricorda loro che in casi del genere è concessa all'umanità un'ultima possibilità, rappresentata dal torneo del Ragnarok: tredici combattenti umani e tredici combattenti divini devono darsi battaglia fino alla morte in un'arena. La prima fazione a ottenere sette vittorie è considerata la vincitrice. Il destino dell'umanità è dunque in bilico tra l'estinzione e l'esistenza per altri mille anni. Comincia così una serie di combattimenti dove grandi uomini della storia affrontano gli dei per la salvezza dell'umanità

Due combattimenti in dieci episodi. Sembra poco e in parte lo è. Però qui abbiamo molto più back ground sulla storia di alcuni personaggi, sulla loro crescita, i disagi e gli abusi subiti.
Viene enfatizzato di più l'aspetto emozionale e psicologico dove però al contempo stesso non manca certo l'azione, vero motore ed elemento determinante della serie.
Sicuramente l'aspetto tamarro è inverosimile così come il taglio ironico e quella sensazione di guardare tutto con estrema arroganza, uno degli aspetti peculiari della serie che potrà dividere come al contempo rivelarsi una scelta coraggiosa quanto deleteria almeno per come vengono caratterizzati alcuni personaggi in seconda linea.
I quattro veri sfidanti invece convincono nelle loro diverse sfumature, nella loro complessità e al contempo fragilità e crudeltà nonchè spietatezza.
Ancora una volta l'esagerazione dell'intera operazione opta per far sì che gli Dei che partecipino a questo torneo appartenendo ai pantheon più disparati dalle mitologie cristiana, induista, greca e norrena. Nella lotta tra gli uomini e le divinità, queste ultime appaiono sempre in vantaggio grazie alla loro incredibile forza. Tuttavia, gli uomini possono avvalersi del preziosissimo aiuto delle 13 Valchirie, capitanate da Brunhilde, sorella maggiore dove nel corso degli scontri, ogni uomo è sceso in campo con al suo fianco una Valchiria. Il potere delle Valchirie, trasmutato attraverso il Völundr, in armi o particolari abilità, ha portato gli uomini a combattere allo stesso livello delle divinità stesse.

giovedì 2 marzo 2023

Lupin III vs Occhi di Gatto


Titolo: Lupin III vs Occhi di Gatto
Regia: Hiroyuki Seshita, Kôbun Shizuno, Keisuke Ide
Anno: 2023
Paese: Giappone
Giudizio: 2/5

Sheila, Kelly e Tati sono tre sorelle e gatte-ladre. Nell'intento di trafugare un dipinto in un museo, incontrano Lupin III che sta per rubarne un altro. Entrambi fanno parte della serie "La Ragazza e i Fiori" di Michael Heinz. Ma quando, tra una lotta e un'altra, scoprono di essere accomunati dallo stesso obiettivo, si accende una scintilla.
 
L'unione fa la forza. Alla fine è sempre così. Prima trovano il modo di metterli contro e poi quando si scopre che lo stesso informatore è il capo della setta segreta che vuole le pietre magiche, il trio delle cats e il trio di Arsenio collaborano per stanare l'organizzazione nemica ricicla i soldi grazie alle opere d'arte. Pochi colpi di scena, l'azione a volte è decisamente troppo irreale, per fortuna le slapstick a parte le interazioni tra i due ispettori (Toshio e Zenigata) non emerge molto (ed è un bene) ma nel complesso è una storia troppo già vista dove alla fine per assurdo manca proprio un vero protagonista dove sembrano tutti gregari di qualcosa aspettandosi almeno un confronto tra personaggi iconici, amatissimi e, soprattutto, potenzialmente complementari. Ci siamo invece trovati di fronte a un lungometraggio che spesso perde il filo, ulteriormente penalizzato da un character design assolutamente non all'altezza della situazione che si regge unicamente su alcune riuscite e roboanti scene d'azione

lunedì 20 febbraio 2023

Junji Ito Maniac


Titolo: Junji Ito Maniac
Regia: Shinobu Tagashira
Anno: 2023
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 12
Giudizio: 4/5

The Strange Hikizuri Siblings segue una coppia che studia i fantasmi e partecipa alle sedute spiritiche di una famiglia disfunzionale di sei fratelli.
The Story of the Mysterious Tunnel e Ice-Cream Bus sono incentrati su un laboratorio che indaga presenza fantasmagoriche radioattive e su un camioncino dei gelati che fa letteralmente squagliare di passione
Hanging Balloon è la cronaca dell’invasione di palloncini giganti assassini
Four x Four Walls e The Sandman’s Lair registrano i dispetti del diabolico Soichi nei confronti del fratello che cerca di studiare e la discesa nella follia di un uomo perseguitato dal suo alter ego di un’altra realtà
Intruder e Long Hair in the Attic sono ambientati in case dove Oshikiri sente misteriosi passi e Chiemi si trasforma in uno spirito di vendetta
Mold e Library Vision parlano di luoghi portatori di morte – la prima è divorata dalla muffa e la seconda è arredata con una libreria i cui libri ossessionano il proprietario.
Tomb Town segue Tsuyoshi e Kaoru raggiungere una cittadina dove le tombe sono erette nel punto esatto in cui si ritrovavano i morti al momento del decesso.
Layers of Terror e The Thing that Drifted Ashore narrano di Reimi, una donna fatta di strati di sé stessa come gli anelli di un albero e di una creatura marina con strani ospiti dentro di sé
Tomie indaga l’esistenza di una studentessa con un segreto spaventoso
Unendurable Labyrinth e The Bully sono incentrati su tre ragazze ospiti di un monastero buddista e di una ragazzina che bullizza un bimbo più piccolo
Alley e Headless Statue hanno per protagonisti un giovane che va a vivere accanto a un vicolo dove si è consumato un delitto e un artista che costruisce manichini senza testa
Whispering Woman e Soichi's Beloved Pet narrano di una donna incaricata di istruire una ragazzina su ogni singola azione e sul ritrovato Soichi alla prese con un adorabile gatto maledetto.

Per chi non conoscesse le opere di Ito, questa serie antologica potrebbe essere un primo valido approccio. Nonostante si sia detto peste e corna di questa ennesima serie targata Netflix, il risultato non è affatto male. Certo alterna cose molto buone con altre meno, ma rimane una carrellata generale sulla politica d'autore e sulle suggestioni che passano nella mente dell'outsider nipponico.
Abbiamo di tutto in quella che appare spesso con un'atmosfera grottesca, macabra e disturbante.
Maledizioni con tanto di evocazioni grazie a sedute spiritiche, spettri, fenomeni paranormali, vecchi personaggi che tornano come Tomie la femme fatale immortale e Soichi che a causa della sua carenza di ferro ama tenere in bocca dei chiodi e non ultimo Uzumaki. C'è tanto body horror, orrore cosmico, case infestate, j-horror, la muffa che corrode la casa, entità mostruose, teste a palloncino che terrorizzano e impiccano la gente, la famiglia di personaggi inquietanti, in tutto questo facendo un exursus che oscilla tra il grottesco, l'horror e il folclore giapponese.
Pur avendo una gestione diversa rispetto all'impatto della storia, alle vicende narrate, ad uno sbilanciamento di ritmo per quanto concerne la narrazione e la sensazione di un cliffhanger finale non proprio ben riuscito, la serie si dimostra più che valida. Una visione onirica, un incubo di qualcuno dei protagonisti, se non dell'autore stesso che propone spessissimo narrazioni in cui l'inquietudine sale col procedere delle vicende e dove violenza e orrore seguono spesso un'escalation folle e sanguinosa in grado di tenerci con gli occhi fissi sullo schermo fino all'ultimo secondo.

lunedì 2 gennaio 2023

Pinocchio di Guillermo Del Toro (2022)


Titolo: Pinocchio di Guillermo Del Toro (2022)
Regia: Guillermo Del Toro
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Durante la Prima Guerra Mondiale, sulle colline toscane, Geppetto e suo figlio Carlo vivono serenamente, finché una bomba non si abbatte accidentalmente sulla chiesa del paese finendo per uccidere Carlo. Passano gli anni e Geppetto, ormai alcolizzato, una notte in preda al delirio ricrea suo figlio in forma di burattino di legno. Una creatura fatata interviene a dargli vita e offre a un grillo con aspirazioni da scrittore di fargli da spirito guida e aiutarlo a essere buono: se ci riuscirà esaudirà per lui un desiderio. L'Italia però è nel mentre precipitata nel regime fascista e il burattino, visto con sospetto dai cittadini, sembra al gerarca padre di Lucignolo un potenziale soldato perfetto. L'impresario del circo Volpe vuole invece farne una star e cerca di legarlo a sé con un contratto di ferro...
 
La metafora di Del Toro è forse una delle forme più alte d'arte nella rivisitazione di un grande classico. Trovare le giuste coordinate per aggiungere metafore storicamente importanti volte ad aderire in maniera semplice e funzionale alle sorti del film dopo tutte queste rivisitazioni non era certo facile ma l'autore più di tutti gli altri in termini di metafore ci è riuscito.
Qui si parla quasi ed esclusivamente del contesto storico, di quel fascismo che come tutti i regimi e le dittature, e Del Toro nel suo cinema ha sempre dimostrato di volerci spendere due parole, diventa un chiodo fisso nella vicenda tanto da assorbirne alcuni passaggi in maniera memorabile (il paese dei balocchi diventa il campo di reclutamento fascista per i govani soldati o quando Pinocchio sbeffeggia il regime, cantando in faccia a Mussolini una canzone sulla cacca al posto dello spettacolo finale di Mangiafuoco qui personificato nella Volpe).
Il 12° film dell'autore è stato dedicato al padre. Per tutta la durata ho trovato deliziosa la narrazione e per assurdo ho dato meno importanza alla stop motion che adoro ma in questo caso l'utilizzo non è sempre stato all'altezza soprattutto quando veniva alzata la posta in gioco e in alcuni scenari dove c'erano da controllare troppi elementi non mi ha particolarmente colpito.
Pinocchio dunque assurge verso una declinazione peculiare di un grande classico della letteratura che troppo a lungo è stata riproposta in salse cinematografiche poco coraggiose e sempre troppo aderenti alla storia originale proponendo per la prima volta un Pinocchio meno passivo e meno vittima delle scelte altrui ma un vero profeta anarchico che disprezza il regime, aiuta gli emarginati (come Immondizia) e a suo rischio e pericolo determina il cambiamento sotto gli occhi dei Guardiani che custodiscono la vita e la morte (anche qui al posto della fata turchina) senza inoltre contare alcuni spunti da favola dark assolutamente magnifici come i conigli scheletro che sono anch'essi Guardiani del regno dei morti. In più se analizziamo i sotto testi e le ispirazioni qui il lavoro è immenso chiamando in cattedra religione, cristologia (Pinocchio come dicevo un nuovo grande e piccolo profeta che vede lo stesso Gesù fatto di legno su una croce) il folclore dove un burattino animato in chiesa viene visto come un preludio maledetto, Shelley, tanti registi italiani pre bellici, e ancora Vajda e Matarazzo.
Forse l'unico apsetto che ho trovato pedante a tratti è l'impiego del sotto testo del musical
Ottima anche la maturità e il ruolo da scrittore del Grillo Parlante Sebastian così come l'incipit con la storia di Geppetto e Claudio.


martedì 20 dicembre 2022

Justice Society World War II


Titolo: Justice Society World War II
Regia: Jeff Wamester
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Mentre si affretta ad aiutare in una battaglia improvvisata, The Flash divampa e squarcia il tempo, solo per ritrovarsi precipitato nel mezzo della Seconda Guerra Mondiale. È qui che The Flash incontra Wonder Woman e il suo team top secret, noto come Justice Society dell'America. Tra le furiose maree della guerra, i combattimenti avvincenti e la velocità del valore, The Flash deve combattere...
 
Nel recente BLACK ADAM si è vista di nuovo la Justice Society con la differenza rispetto a questo
quarantunesimo lungometraggio appartenente al filone dei DC Universe Animated Original Movies, che almeno lì alcuni personaggi erano caratterizzati a dovere nonostante il blockbusterone finale.
Qui cambiate le firme alla regia dove hanno visto per molti anni i soliti nomi noti, si è preferito dare una svolta diversa con questo salto temporale e creando tanta azione ma al contempo sottraendo carattere ai personaggi finendo con troppa leggerezza per creare nel climax finale una vera e propria mattanza degli eroi con il risultato che in fondo non abbiamo legato per nessuno di loro.
Quel poco che si vede come la storia d'amore tra WW e Steve è l'unica che purtroppo decolla quando in realtà, visti i film, la conosciamo già troppo bene. Quando poi si prendono strade intricate come il complotto di Roosvelt per cancellare l'operato della Justice, tant'è che Flash non li aveva mai sentiti prima, e su come questi eroi fortissimi non riescano nemmeno a scalfire l'orda nazista cominciano i veri irrisolti del film.
Purtroppo essendo pieno di paradossi diventa difficile pure provare a giustificare alcune azioni o scelte narrative quando portano ad auto flagellarsi da sole con il risultato che si poteva di certo fare di meglio perchè come ha dimostrato la Dc nei lungometraggi d'animazione, il talento c'è stato e sarebbe un peccato vederlo sprecato soprattutto quando si introducono personaggi nuovi e interessanti

domenica 20 novembre 2022

Beavis and Butt Head-Alla conquista dell'universo


Titolo: Beavis and Butt Head-Alla conquista dell'universo
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

La saga inizia quando Beavis e Butt-Head finiscono in un campo spaziale grazie alla "condanna creativa" di un giudice del tribunale minorile nel 1998. Dopo aver rovinato una missione, vengono abbandonati nello spazio e finiscono per attraversare un buco nero e riemergere sulla Terra nel 2022, solo per scoprire un mondo molto diverso e scoprirsi considerati "Buttholes of Interest" dall'NSA, dal governatore del Texas e da una versione altamente intelligente di loro stessi proveniente da un universo parallelo. Inoltre, arrivano quasi sul punto di perdere la verginità, ma poi non succede.

Nel '96 i due beniamini della contro tendenza e volgarità lanciata da MTV erano alla conquista dell'America sobbarcandosi un viaggio per riprendersi un televisore rubato in mezzo a mille peripezie. Qui da una mostra di scienze in cui per errore vengono scelti come predestinati per una missione spaziale, l'incidente scatenanante non sarà che il pretesto per renderli dei ricercati a livello nazionale e metterli in contatto con altre dimensioni e i loro sosia nel multi universo.
Senza dubbio questo breve lungo funziona per la sua brevitas, perchè le gag per quanto idiote fanno farte del loro modo di fare comicità come per tante serie animate. Cordolio torna all'apice diventando il leader di una sommossa in un carcere dopo essersi calato una busta di meta anfetamine e poi per la strana coppia arriva addirittura la spaccatura per poi ritrovarsi non potendo fare a meno l'uno dell'altro. Simpatico e con un'ottimo stile d'animazione rispetto ai precedenti lavori.

domenica 9 ottobre 2022

Mostro dei mari


Titolo: Mostro dei mari
Regia: Chris Williams
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

La vita di un leggendario cacciatore di mostri marini viene sconvolta quando una giovane ragazza si nasconde sulla sua nave e fa amicizia con la bestia più pericolosa di tutte.

Il mostro dei mari è una bella proposta d'animazione come ultimamente se ne stanno vedendo tante da parte del mercato occidentale e orientale. Qui ci sono oceani infestati da creature giganti, pirati disposti a tutto, leggende in cui credere, piccoli protagonisti che inseguono sogni di gloria e un Regno dispotico.
Il film scritto e pensato da Chris Williams ha tutti i preliminari e gli elementi narrativi per renderla un'opera matura, adatta a tutti i generi, piena di avventura, crudeltà e amore, senza infarcirla esageratamente di momenti melensi e stereotipi ma rendendola interessante con i suoi molteplici connotati sul sociale e una funzionale dinamica di amicizia e affetto paterno sulla natura umana ancora una volta molto più complessa e spaventosa di quella dei cosiddetti "mostri".
Un film che non dimentica di definire un arco narrativo che accompagna un’animazione a tratti strepitosa nel suo realismo, infarcendola di chiari riferimenti letterari e cinematografici (Crow alla fine è un Achab mancato)


giovedì 29 settembre 2022

Dragon Ball Z-La resurrezione di F


Titolo: Dragon Ball Z-La resurrezione di F
Regia: Tadayoshi Yamamuro
Anno: 2015
Paese: Giappone
Giudizio: 2/5

Sorbet, uno dei luogotenenti di Freezer, cerca il modo di resuscitare il suo padrone e sbarca sulla Terra con la sua astronave. Dopo aver trovato delle Sfere di Drago, evoca la creatura ed esprime il desiderio di ridare vita a Freezer, benché ridotto a pezzi da Goku. Tornato alla vita il tiranno cerca subito vendetta contro i Saiyan: gli amici di Goku provano a contenere le truppe nemiche fino al ritorno di Goku, che si sta addestrando su un pianeta remoto. Quando Goku riceve il segnale di allarme torna sulla Terra e sfida Freezer in un duello all'ultimo sangue.
 
Purtroppo un altro flop. Se non altro minore rispetto ai recenti Dragon Ball Super-Super Hero o Dragon Ball-Super Broly.
Il problema di questo ennesimo fan service per i nostalgici di Namec e di aver avuto la supervisione dello stesso Toryiama è quello di essere particolarmente noioso soprattutto nel primo atto in cui seguiamo Sorbet e in cui non succede niente. Ormai persino le gemme del drago sembrano aver perso interesse e vengono inseguite da piccoli gregari inutili. I nostri protagonisti, Goku e Vegeta, pensano solo ad allenarsi avendo conosciuto Whis e Bills nel capitolo precedente e dove il resto della ciurma sulla terra vive annoiata aspettando sempre il peggio come una nuova esplosione del proprio pianeta.
In questo capitolo mancano gli intenti per far decollare un sequel che poteva certo dare di più, caratterizzando maggiormente uno degli antagonisti storici e dare maggior enfasi ai combattimenti e agli scontri.

lunedì 19 settembre 2022

Spine of the night


Titolo: Spine of the night
Regia: AA,VV
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

L'epopea è iniziata molti anni fa, quando un giovane ambizioso ruba la conoscenza proibita da una pianta sacra e, cadendo nelle sue tentazioni più oscure, scatena secoli di sofferenza sull'umanità. Man mano che il suo potere cresce nel corso degli anni, ci sono molti che gli si oppongono. Tra loro, un audace rapinatore di tombe, amanti sfortunati, un negromante maniacale, assassini alati e un guardiano immortale.
 
Spine of the night è un film d'animazione per adulti con la solita interessante tecnica del rotoscopio. Con una partenza che faceva sperare in un epopea fantasy virata sull'horror e il soprannaturale, con magia, esoterismo, rituali e violenza a profusione nonchè scene di sesso, tutto è inserito nel film farcendolo di suppellettili ma senza entrare mai nel vivo di una storia blanda e campata in aria alla veloce. Ed è un peccato perchè ancora una volta ci si ciba di forma e non di sostanza in una prova che poteva davvero ambire a diventare qualcosa di originale e visti i temi trattati un piccolo capolavoro per gli amanti del genere. Invece avvizzisce velocemente sparando molti colpi nelle direzioni più impervie e senza trovare un percorso dove il viaggio dell'eroe o qualsiasi costruzione narrativa potessero davvero dare il loro supporto. Da questo punto di vista anche i personaggi perdono valore, manca l'empatia e tanti sembrano semplici comparse in un teatrino ricco di sfumature ma privo d'effetto.

venerdì 16 settembre 2022

Dragon Ball Super-Super Hero


Titolo: Dragon Ball Super-Super Hero
Regia: Tetsuro Kodama
Anno: 2022
Paese: Giappone
Giudizio: 2/5

Goku nuovamente alle prese con l'Esercito del Fiocco Rosso. Nonostante il Super Saiyan abbia già distrutto questo nemico, alcuni fedeli hanno tenuto vivo lo spirito dell'esercito e sono pronti a scendere di nuovo in battaglia, dopo aver creato gli Androidi perfetti, Gamma 1 e Gamma 2.
I due androidi sono stati incaricati di attaccare Piccolo e Gohan, cosicché il nuovo Esercito del Fiocco Rosso possa riuscire indisturbato a portare a termine la sua missione. Solo una persona può fronteggiare questa minaccia, occorre, infatti, che il Super Hero si risvegli...

L'ultima impresa di Goku & soci fa decisamente un passo indietro rispetto agli ultimi Oav del franchise che già non erano nulla di che. Dragon Ball Z The Movie-Battle of God e Dragon Ball-Super Broly nonostante fossero anch'essi vittima di un sacco di pecche, dilungaggini e leggerezze almeno avevano un buon ritmo e potevano contare su villain interessanti. In questo nuovo capitolo che in parte riprende una storia già conosciuta in passato (l'esercito del fiocco rosso), non sembra esserci nulla di così scoppiettante e i due cyborg non sono nemmeno così ben caratterizzati. Se poi contiamo che il protagonista doveva essere solo il namecciano allora è tutto detto.


martedì 23 agosto 2022

Bubble (2022)


Titolo: Bubble (2022)
Regia: Tetsurō Araki
Anno: 2022
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

In una Tokyo isolata dal resto del mondo, a causa di bolle e anomalie gravitazionali, il destino fa incontrare un ragazzo con un talento particolare e una ragazza misteriosa.
 
Bubble è un ottimo esempio di come l'animazione nipponica riesca ad essere spesso un passo avanti rispetto ai coetanei che bazzicano il genere. Azione, avventura, dramma, scifi, tensione e quant'altro sembrano i soliti ingredienti con cui Tetsurō Araki, regista che non ha bisogno di presentazioni, cerca di immergere il suo pubblico in questo caso sfruttando una componente post apocalittica molto interessante. Bolle, sfide in una Tokyo devastata e isolata che combatte per rimanere a galla e dove tutto sembra riportare ad una guerra tra bande per conservare l'istinto di sopravvivenza.
Se a sconquassare tutto ci mettiamo la solita incognita di una nuova vita che come Lilu o chiunque altro arrivi da un'altra dimensione, può diventare l'ancora di salvezza della civiltà, seppur materia consolidata dal cinema, se trasformata a dovere può sempre rimanere un'ottima scelta narrativa.
Dal punto di vista estetico e dei fondali apportati per descrivere l'ambientazione il film è ineccepibile. Tutto è consolidato da una mano esperta, forse la durata poteva essere leggermente minore dove spesso si ricorre ad alcune slapstick in stile orientale che non riescono proprio a far ridere ma tutto ciò viene evidenziato per bilanciare le scene drammatiche.

sabato 18 giugno 2022

Abc of death


Titolo: Abc of death
Regia: AA,VV
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

27 differenti registi mettono in scena 26 modi differenti, perversi, brutali e violenti, di morire. Ogni cortometraggio è realizzato a partire da una lettera dell'alfabeto, iniziale di una parola scelta per dare sfogo alla fantasia horror.
 
In Abc of death ad ognuno è stato dato modo di esprimersi nella piena libertà sfruttando ogni strumento cinematografico e stile possibile. Qualcuno ci ha preso gusto, qualcuno è risultato particolarmente ispirato e qualcun altro ha fatto il suo senza incidere o lasciare nulla di originale. 26 cortometraggi sono tanti. I nomi in cabina di regia vantano la creme de la creme dell'horror internazionale. Ci sono alcuni dei miei registi preferiti come Weathley, Gens, Vigalondo, Iguchi, Yamaguchi, Tjahjanto, West, Cattet & Forzani. Il livello generale soddisfa in parte, dal momento che il limite più grosso è proprio la durata e molti autori chiamati in causa avevano storie e sceneggiature da lungometraggi o mediometraggi per cui la narrazione a volte viene stroncata di netto. Alcune suggestioni sono visivamente stimolanti soprattutto nell'animazione e nella stop motion (Klutz) ma anche in scelte complesse come Removed di Spasojevic dove un ospedale pratica rimozioni chirurgiche di pezzi di pelle su una cavia umana, i quali diventano – immersi in soluzione – pezzi di pellicola. Oppure Pressure di Rumley dove una madre per comprare la bici alla figlia sarà disposta a tutto, oppure ancora esperimenti molto fantasiosi come Hydro-Electric Diffusion o Unearthed girato in pov proprio sui vampiri dell'outsider Weathley.

ABCs of death 2


Titolo: ABCs of death 2
Regia: AA,VV
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Sequel della più ambiziosa antologia cinematografica mai realizzata. Ciascuno dei 26 registi coinvolti - tra i massimi talenti a livello mondiale del cinema contemporaneo - dirige uno dei 26 capitoli individuali, libero di scegliere una parola - che inizia con la lettera a lui assegnata - per creare una storia dedicata alla morte.

Anche qui troviamo alcuni dei master dell'horror contemporaneo: Robert Morgan , Aharon Keshales e Navot Papushado, Jim Hosking, Jen e Sylvia Soska, Vincenzo Natali, Steven Kostanski, Julien Maury e Alexandre Bustillo. Nonostante la critica abbia bocciato il primo capitolo per dare risalto a questo secondo penso invece che in un modo o nell'altro siano sullo stesso piano anche se in questa seconda tranche sicuramente si verte meno sul weird quindi sulle flautulenze e le merde assassine del primo capitolo.
A is for Amateur (di E. L. Katz) è assolutamente ironico e grottesco allo stesso tempo dove un killer rimane imprigionato nell'impianto di ventilazione ma riuscirà lo stesso, anche da morto, a svolgere la propria missione.
B is for Badger (J. Barratt) Barratt al suo esordio dirige un mockumentary sulle radiazioni e delle talpe cannibale in pochissimi minuti se non fosse che non le vediamo mai..ma di per sè la prova non è affatto male
C is for Capital Punishment (J. Gilbey) un uomo viene incolpato ingiustamente per la morte di una ragazzina di cui non è il responsabile. Finirà davvero molto male..
D is for Deloused (R. Morgan) R.Morgan non compare tra i registi eppure il suo corto in stop motion è forse uno dei risultati più originali, malati che meglio coglie lo spirito del progetto
I is for Invincible (E. Matti) sembra la parodia dei classici risultati in cui si cerca di uccidere i parenti per avere l'eredità..ma con gli ultracentenari sarà molto difficile.
J is for Jesus (D. Ramalho) un torture porn lgbt su un omosessuale che come Gesù torna in vita per vendicare il suo compagno..blasfemo ma originale
O is for Ochlocracy (H. Ohata) una corte di morti viventi giudica una donna per aver ucciso alcuni di loro..
W is for Wish (S. Kostanski) chi, da bambino, non ha mai desiderato di vivere le avventure del suo eroe preferito?
Ecco, gli (s)fortunati ragazzini protagonisti di questo corto scopriranno, a loro spese, che il loro sogno è diventato realtà. Crudelissimo, violentissimo, bellissimo dall'autore di Psycho Goreman e Manborg.


giovedì 12 maggio 2022

Bobby yeah


Titolo: Bobby yeah
Regia: Robert Morgan
Anno: 2011
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 4/5

Il film racconta la storia di Bobby Yeah, una strana creatura che incontrerà altrettanto strane situazioni e personaggi dopo aver rubato un animale domestico.
 
Un folle ambizioso che crea, da forma a esseri purulenti, giocando con la vita e godendo della sofferenza. Robert Morgan non ha bisogno di presentazioni. Un regista che come Tippett sonda progetti folli e ambiziosi, dando sostanza a forme diverse dell'animazione e della stop motion, creando una galleria di incubi e mostri, creature polimorfe e mutanti, con tanto di congegni di tortura e microorganismi. Un corto allucinato, fuori di testa e disturbante, una metafora sul mondo moderno, sulla scienza e gli esperimenti sull'uomo e sugli animali, in questo caso forme senzienti create come ibridi e mischiate da un demiurgo folle e fuori di testa.


martedì 12 aprile 2022

Mad God


Titolo: Mad God
Regia: Phil Tippett
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 5/5

In un mondo popolato di mostri, scienziati pazzi e maiali da guerra, una campana subacquea corrosa fa la sua comparsa in una città in rovina. Dal suo interno, fuoriesce l'Assassino, arrivato per esplorare quel labirinto di paesaggi bizzarri popolato di personaggi altrettanto strambi.
 
Phil Tipett è un baluardo dell'animazione e della stop motion. Innumerevoli solo le sue collaborazioni con vari registi nel corso degli anni e negli anni '80 tra le altre cose ha inventato la tecnica Go-motion, convertendosi alla computer grafica negli anni '90. Tra grandi studios ha sempre trovato il modo e il tempo di portare avanti i suoi progetti personali dove il film in questione rappresenta l'apoteosi ma dove si possono trovare altri corti interessanti in rete come PREHISTORIC BEAST o MUTANT LAND. Mad God come tutti i suoi lavori precedenti è un parto malato, un'opera sontuosa che mischia elementi bizzarri, un universo confuso e caotico, dove come sempre il tema principale dell'autore è la vittoria da parte del più forte e dove non c'è mai salvezza. Insomma una sorta di inferno dantesco degenerato e senza regole dove ogni forma di aberrazione sembra la norma e dove in questa genesi mitologica tutto sembra non avere senso, lasciato alle crudeli leggi di divinità sadiche.
Mad God è un calvario, un film crudele e poetico, un'esperienza visiva che non capita di vedere tutti i giorni e dove probabilmente solo gli amanti del genere verranno premiati con una galleria di immagini strazianti, ipnotiche, una fiera delle atrocità dove il piacere è subissato dal dolore, dalla carne e dal sangue e dove non a caso i protagonisti della storia dell’umanità sono delle marionette mosse un passo alla volta da un Dio beffardo e osservate da un assassino.





sabato 26 marzo 2022

Boys-Diabolical


Titolo: Boys-Diabolical
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Racconti animati inediti emotivamente scioccanti e irriverenti ambientati nell'universo dei supereroi di The Boys.
 
The Boys è sempre stata una serie a fumetti esagerata come lo sono Ennis, Ellis, Millar, Hill, Morrison e compagnia varia . Ma se da questa postilla ci concentriamo sull'animazione allora veramente non sembrano esserci limiti alla sagace satira degli autori. Tutti gli otto episodi sono come sempre connotati da uno spirito dissacrante e fortemente politico conditi da uno humor nero, toni grotteschi, il politicamente scorretto che fa un salto in avanti dimostrando come dalla metafora degli anti eroi possano nascere disamine sulla società e critiche che non sembrano risparmiare nessuno con un registro beffardo e pungente particolarmente efficace.
Da Seth Rogen, all'autore di Rick and Morty, John e Sun-Hee che sembrano omaggiare Miyazaki, lo stesso Ennis con una storia di droga ed eccessi. Le storie sono sempre dure e toste senza risparmiare nulla in termini di trash, contaminazioni, profusioni di sangue e budella, dimostrando come un franchise se utilizzato bene possa beneficiare di tutte le tracce più eterogenee spaziando come contenuti, temi e stili che qui richiamano diverse scuole e artisti famosi.
L'unico peccato è la durata di poco più di un quarto d'ora ad episodio. Qualsiasi fruitore se le sparerà una dopo l'altro continuando a gongolare nell'attesa che ne arrivino di più come se fosse in carenza da composto V.